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Bjoerndalen a Salt Lake City 2002

Nascere a inizio anno aiuta ad arrivare in Coppa del Mondo?


Il Relative Age Effect (RAE) è un fenomeno presente in molti sport professionistici secondo il quale gli atleti nati nei primi mesi della loro fascia d’eta, hanno un vantaggio competitivo sui loro coetanei e maggior probabilità di arrivare ad alto livello. In questa analisi, vogliamo determinare se nascere ad inizio anno (o meglio all’inizio dell’anno sportivo) aiuta ad arrivare in Coppa del Mondo.

La teoria si basa sullo stato fisico e psicologico più sviluppato dei nati subito dopo il cut-off (che nella maggior parte dei Paesi europei è il 31 dicembre mentre per esempio in molti sport statunitensi è il 1° Settembre). Ad esempio un bambino di 10 anni nato 11 mesi prima di un suo coetaneo ha approssimativamente il 10% di esperienza e sviluppo sia fisico che psicologico in più, nonostante entrambi appartengano alla stessa fascia d’eta.

L’effetto è presente anche in campo accademico, ma la natura obbligatoria dell’apprendimento scolastico concede tempo ad ogni individuo di recuperare lo svantaggio e rimettersi in pari. Essendo lo sport a base volontaria invece, un iniziale svantaggio causa un erronea percezione del talento dei giovani atleti che può causare l’abbandono prematuro della disciplina e la mancata entrata in accademie o gruppi sportivi di prestigio, dando meno opportunità ai meno giovani di ogni fascia d’età.

Negli anni sono state avanzate ipotesi sul fatto che la diversa distribuzione di nascite nello sport di alto livello sia dipendente dal diverso tipo di sviluppo dei ragazzi a secondo del loro mese di nascita e non da attribuire al RAE [1].

Il fatto che l’effetto sia presente in sport con diverso cut-off e l’esempio del calcio giovanile Australiano, la cui data di di cut-off è stata spostata sotto suggerimento della FIFA nell ’88 [2], con conseguente shift della distribuzione delle nascite dei giocatori rappresentati, sono tutti fattori che suggeriscono la presenza del RAE [2].

Il Biathlon è uno dei pochi sport in cui non si è indagato in passato in materia nonostante sia un’attività di particolare interesse, come per esempio lo è la ginnastica artistica in cui il RAE non è presente dato che lo sviluppo atletico precoce può essere uno svantaggio.

Il Relative Age Effect è infatti maggiormente presente in ambienti molto competitivi. Un recente studio sul calcio russo [3], per esempio, ha evidenziato come più il livello delle accademie calcistiche si alzasse più la distribuzione delle date di nascita si spostasse verso inizio anno. 

Il RAE è tendenzialmente maggiormente pronunciato in sport con alta partecipazione, dove una selezione basata su abilità avviene cronologicamente in anticipo. Ci aspettiamo quindi nella nostra analisi che il Relative Age Effect sia maggiormente pronunciata in Paesi come la Norvegia mentre potremmo trovare un RAE non molto pronunciato in generale, dato che in molti Paesi rappresentati in Coppa del Mondo il Biathlon non è tra gli sport maggiormente praticati. 

Procediamo nel seguito nel descrivere risultati dell’analisi che abbiamo effettuato sulla presenza del RAE in Coppa del Mondo, seguiti da alcuni suggerimenti avanzati nel corso degli anni per correggere il problema.

Il nostro studio parte dal 1973, anno di nascita del più giovane atleta in gara nella stagione 1990-1991, terminando invece all’anno 2002.

Di seguito visualizziamo il numero di atleti che si sono qualificati per lo studio, ovvero tutti gli atleti nati nel periodo selezionato con almeno un punto in Coppa del Mondo e con una reperibile data di nascita.

Un precedente controllo è stato effettuato per assicurarsi che la distribuzione delle nascite di tutta la popolazione, nei Paesi e nelle annate analizzate, fosse approssimativamente uniforme.

 

Numero


Numero di atleti per ogni nazionalità inclusi nel dataset

Successivamente sono stati tolti i Paesi in cui la data cut-off per essere inclusi in una determinata fascia di età, può dipendere dal determinato Cantone o Länder.

Abbiamo scelto per l’analisi una suddivisione dei 12 mesi che seguono il cut-off in 4 trimestri. Il numero di nati nel primo trimestre è stato poi comparato con quelli nati nell’ultimo, verificando se un eventuale differenza fosse statisticamente significativa.

In letteratura si trovano anche una suddivisione in semestri, quadrimestri o guardando i singoli mesi. [2] [3] [4]

I livelli di significanza che si è soliti utilizzare quando si cerca di verificare la presenza di un qualche tipo di effetto sono scelte usualmente tra il 90%, il 95% o il 99%. Noi scegliamo in questo caso il 90%. Possiamo dire semplificando che se l’analisi ha successo allora, al 90% di probabilità, qualcosa sta effettivamente accadendo.


Risultati

 

Nella figura sottostante viene plottata la distribuzione delle nascite del campione analizzato.

 

 

Numero di nati nel primo e nel quarto trimestre


Numero di nati nel primo e nel quarto trimestre


Vediamo dal grafico una differenza tra 1° e 4° trimestre, ciò che a noi preme sapere però è se questa differenza è statisticamente significativa o al contrario può essere attribuita al caso. 

La risposta è riassunta nella curva sottostante.

 

 

Test Bayesiano di significanza


Test Bayesiano di significanza.


Ciò che a noi interessa è lo 0.073 in basso a sinistra, o meglio, (1 – 0.073)⋅100% = 92.7% che ci permette di concludere che abbiamo una significanza statistica al 90%.

Quello che abbiamo appena fatto non è dimostrare che al 90% di probabilità abbiamo presenza di Relative Age Effect, ma che al 90% la differenza nella distribuzione di date di nascita non è casuale. Successivamente attribuiamo la differenza al RAE e quindi nascere ad inizio anno (o meglio all’inizio dell’anno sportivo) aiuta ad arrivare in Coppa del Mondo.

Il fatto che possiamo accettare l’ipotesi al 90% di confidenza, ma non avremmo potuto accettare un livello del 95% e tantomeno del 99%, testimonia che, come ci aspettavamo, l’effetto e sì presente ma non è dominante come in altri, più popolari sport.

Nell’introduzione avevamo accennato come il RAE sia un effetto amplificato in ambienti altamente competitivi, in sport in cui il maggiore sviluppo fisico crea un vantaggio a meno di politiche mirate o di un sistema di valutazione delle prestazioni diverso dalla norma.

Cerchiamo nel seguito di verificare questa ipotesi restringendo la nostra analisi ai 3 Paesi con il maggior numero atleti, ovvero Norvegia, Russia e Bielorussia.

Anche in questo caso otteniamo una distribuzione spostata verso il 1° trimestre. Considerando le varie operazioni di filtraggio che abbiamo effettuato in cui in pratica escludiamo dall’analisi tutti i nati nei trimestri 2 e 3, non abbiamo un numero sufficiente di atleti per verificare se quanto trovato è statisticamente significativo.

Ciò che scegliamo di fare per visualizzare un eventuale RAE più accentuato in questo caso è di mostrare le percentuali di nati nel 1° e 4° trimestre in entrambi i casi indagati.

Notiamo che guardando le percentuali, come ci aspettavamo, Norvegia, Russia e Bielorussia hanno una distribuzione spostata maggiormente verso i primi mesi del raggruppamento d’età ed il concetto che nascere ad inizio anno aiuta ad arrivare in coppa del mondo, è più accentuato.

 

 

Percentuale di nati nel 1° e 4° trimestre


 


Molte possibili soluzioni sono state proposte per alleviare il Relative Age Effect, alcune di difficile attuazione. 

Sicuramente avere allenatori e genitori consapevoli del possibile svantaggio di cui una parte dei giovani atleti soffrono, può certamente aiutare a correggere la differenza tra talento percepito e talento reale, ad evitare un precoce abbandono dello sport e ad una più corretta selezione dei più meritevoli.

Altre proposte comprendono l’introduzione di una quota minima per nati in ogni trimestre o quadrimestre [2], dei raggruppamenti a step di 9 o 15 mesi o una data di cut-off variabile nel corso degli anni.

Bibliografia


[1] Sandercock, Gavin & Ogunleye, A & Parry, David & Cohen, Daniel & Taylor, Matthew & Voss, Christine. (2014). Athletic Performance and Birth Month: Is the Relative Age Effect More than just Selection Bias?. International journal of sports medicine. 35. 10.1055/s-0034-1368725.

[2] Musch, Jochen & Grondin, Simon. (2001). Unequal Competition as an Impediment to Personal Development: A Review of the Relative Age Effect in Sport. Developmental Review. 21. 147-167. 10.1006/drev.2000.0516.

[3] Bezuglov EN, Nikolaidis PT, Khaitin V, Usmanova E, Luibushkina A, Repetiuk A, Waśkiewicz Z, Gerasimuk D, Rosemann T, Knechtle B. Prevalence of Relative Age Effect in Russian Soccer: The Role of Chronological Age and Performance. Int J Environ Res Public Health. 2019 Oct 23;16(21):4055. doi: 10.3390/ijerph16214055. PMID: 31652677; PMCID: PMC6861900.

[4] Zhang, Chunni & Xie, Yu. (2018). Does the school cutoff date cause the disadvantage for children born in July and August?. The Journal of Chinese Sociology. 5. 10.1186/s40711-018-0075-8.

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