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Didier Bionaz Daniele Piller

Chiusa Pesio, Didier Bionaz: “Migliorare le percentuali del tiro in piedi e la velocità del rilascio colpi sarà fondamentale per la mia crescita”

Il raduno della nazionale maschile a Chiusa Pesio è giunto al termine e il primo tassello per costruire le fondamenta per la prossima stagione è stato posto. Ci raggiunge ai nostri microfoni dopo gli allenamenti della mattinata anche Didier Bionaz, il ventiquattrenne valdostano reduce da una stagione sorprendente e ben oltre le aspettative.

Come gran parte dei suoi colleghi, ha sfruttato il periodo di “off-season” per rimanere a casa, insieme alla famiglia e gli amici: “E’ stata l’occasione per incontrare di nuovo quelle persone che non riesci a vedere durante l’inverno. Mi sono riposato, ma non troppo, altrimenti ricominciare poi è dura. L’accoglienza che noi atleti abbiamo ricevuto dal fans club valdostano è stata splendida; molti di loro sono ragazzi della nostra età che hanno praticato biathlon e con cui ho condiviso parte del mio percorso agonistico. E’ bello ritrovarsi insieme ancora adesso e che continuino a fare il tifo per noi, mostrandoci così tanto affetto”.

La scorsa stagione ha rappresentato un punto di svolta per il proseguimento di carriera: “E’ stata importante perché finalmente sono riuscito a dimostrare il livello che ho nelle mie corde; l’obiettivo era quello di trovare costanza ed è stato centrato. Ho rammarico per come sono andati i campionati mondiali, purtroppo non ha funzionato nulla in quelle due settimane. Un momento indimenticabile? Senza dubbio la staffetta mista di Anterselva: essersi trovati in testa davanti a tutti gli amici e il pubblico di casa è stato qualcosa di speciale, ed essere riuscito a gestire tutta la pressione che avevo addosso mi ha reso ancora più soddisfatto”.

Per il futuro la strada sembra essere già tracciata: “L’obiettivo rimane quello di perfezionarsi un po’ ovunque, ma voglio sicuramente migliorare, sia le percentuali nel tiro in piedi, sia la velocità del rilascio dei colpi perché mi stanno penalizzando”. Tutto questo con una novità; Didier, infatti, utilizzerà il nuovo calciolo DW-One sviluppato e promosso da Dorothea Wierer: “Volevo cambiare qualcosa per avere nuovi stimoli e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. E’ un ottimo prodotto e i risultati sembrano essere buoni. Scopriremo durante l’inverno se darà i suoi frutti”.

Bilancio positivo anche per la scelta del primo raduno a Chiusa di Pesio, novità nel programma di preparazione della nazionale: “Ero stato qui solamente per due campionati nazionali ad aria compressa quando ero piccolo. E’ un’ottima località per fare ritiri, specialmente per la fase atletica: si possono fare allenamenti in bici molto belli e ci sono tante piccole strade non trafficate adatte allo ski-roll. La nuova pista è stato un ottimo investimento anche per tutto il movimento della zona”.

Quanto è importante, infine, il ruolo della squadra per raggiungere i risultati? “Passando così tanto tempo assieme diventa fondamentale. Il gruppo è affiatato e funziona, questo è dimostrato dai piazzamenti che riusciamo a ottenere nelle staffette. Il livello è alto e ciò permette di sostenerci e migliorarci a vicenda”.

Giovanni Molinari