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Lavazè, Gilmozzi (Apt Fiemme): “Pista di skiroll, opera centrata in pieno”, raduno per le migliori nazionali di fondo e biathlon

Sembra un paradosso, ma anche in estate i grandi atleti delle discipline invernali animano l’attrattività turistica del Passo del Lavazè e della Val di Fiemme. Paolo Gilmozzi, presidente dell’Apt di zona: “La pista di skiroll rende il passo un’eccellenza a livello internazionale, un fiore all’occhiello della val di Fiemme. E possiamo fare ancora meglio”. L’intervista realizzata dal sito Dolomiti.it .

TRENTO. Da qualche anno, nel programma di allenamenti estivi delle principali nazionali di sci di fondo e biathlon c’è una località praticamente onnipresente: il Passo del Lavazè. Il perché è resto detto: la pista di skiroll in perfette condizioni, l’alta quota che favorisce la performance degli atleti, la comodità di strutture a un passo dal poligono di tiro e dalla pista stessa. Il tutto inserito in un contesto di rara bellezza paesaggistica di un angolo di mondo in cui la tranquillità e il silenzio favoriscono la concentrazione e il ritmo di allenamento.

Ad “aprire” un’estate ricchissima di grandi atleti e grandi squadre al Lavazè è stata la nazionale svedese di biathlon, che in Italia è arrivata lunedì 3 giugno e che qui rimarrà fino al 19. La formazione delle sorelle Hanna ed Elvira Öberg e di Sebastian Samuelsson, solo per citarne alcuni, sarà poi seguita (22 giugno – 3 luglio) dalla Norvegia del biathlon, la squadra che da anni sta letteralmente dominando la disciplina in campo maschile. E ancora durante l’estate nel comune di Varena saranno ospiti la Norvegia femminile e la Svezia dello sci di fondo, ma anche l’Austria (biathlon e fondo), naturalmente l’Italia (biathlon e fondo) e molte altre (da segnalare la squadra paralimpica dell’Ucraina).

Un grande orgoglio per una valle che guarda con fiducia al futuro forte delle sue scelte e delle sue eccellenze, come testimoniato dalle parole di Paolo Gilmozzi, presidente dell’Apt Val di Fiemme.

Presidente Gilmozzi, la chiave di lettura sembra piuttosto chiara: i grandi atleti e il grande sport scelgono la Val di Fiemme. Anche d’estate.

“Assolutamente sì. Non si riesce sempre a dare forza a questo tipo di messaggi: che lo sci di fondo o il biathlon potessero giocare un ruolo nel turismo estivo una volta era impensabile. E anche oggi naturalmente è tutt’altro che scontato. Quello che è stato realizzato al Lavazè è qualcosa di unico, di speciale: anche a detta di atleti, tecnici e addetti ai lavori, questa location è un fiore all’occhiello della val di FiemmeUn’eccellenza a livello internazionale: basti pensare che con la sua quota di 1.800 metri è la più alta pista di skiroll d’Europa, e gli alloggi per gli atleti o i turisti sono alla stessa altitudine, a poche centinaia di metri dalla pista e dal poligono. Per atleti di alto livello questo aspetto è fondamentale, sia dal punto di vista dell’altitudine che della logistica. Ecco perché abbiamo così tante nazionali prestigiose che vogliono svolgere parte del lavoro qui, anche d’estate: grandi atleti, grande sport, grandi eventi. Non dimentichiamoci che la val di Fiemme è la valle che ospiterà i giochi olimpici nel 2026. Insomma, lo sport qui è davvero un bel filo conduttore”.

Tornando al Lavazè, sulle piste di skiroll non si incrociano solo i grandi campioni degli sport invernali, ma anche appassionati di sport e montagna di ogni età.

“La pista è libera e ospita tanti appassionati, anche atleti “della domenica” che hanno piacere di fare sport in un ambiente montano di rara bellezza. Per noi il turismo attivo legato a doppio filo alla proposta di molteplici attività all’aperto gioca un ruolo fondamentale, in inverno e anche in estate. E a proposito di piste di skiroll, sta arrivando a compimento anche quella di Tesero, dove ama allenarsi Dorothea Wierer che qui è di casa; e a Ziano di Fiemme ospitiamo i mondiali di questa disciplina che ormai è quasi a sé stante”.

Quattro anni fa di questi tempi venivano ultimati i lavori della pista di skiroll al Lavazè: oggi insomma il bilancio di quest’opera è positivo?

“Parto da un principio secondo me fondamentale, quasi una massima: una tradizione è un’innovazione che ha avuto successo. Innovare porta visioni diverse, idee differenti, nuove sfide da affrontare: ma poi quando le cose si fanno e si fanno con strategia lungimiranza, come in questo caso, non si può che ribadire che quest’opera è stata assolutamente centrata. Dà lustro alla valle, rafforza il rapporto con il passo del Lavazè, diventa un prezioso biglietto da visita da livello di comunicazione e marketing anche grazie alla cassa di risonanza dei grandi atleti e delle grandi squadre coinvolte. Ma ci sono ancora margini di crescita e non ci vogliamo accontentare”.

Dal punto di vista turistico invece, allargando lo sguardo, come è iniziata la stagione estiva?

“Diciamo che il meteo non ci ha aiutato, ma ce la stiamo mettendo tutta: penso con soddisfazione al successo dell’iniziativa “Fiemme senz’auto” andata in scena solo pochi giorni fa, uno dei tanti piccoli e grandi tasselli che compongono poi un’identità della val di Fiemme coerente e compatta. Credo che la forza di questo territorio, capace di diventare un player internazionale in grado di avere un peso nell’assegnazione dei giochi olimpici, sia proprio la forza e il senso di unione di tutti i cittadini, le associazioni, le istituzioni”.