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Beijing 2022, inseguimento maschile: un perfetto Fillon Maillet è di nuovo d’oro. Lukas Hofer sfiora la medaglia

Il francese Quentin Fillon Maillet è impeccabile e, dopo l’individuale di martedì scorso, conquista la seconda medaglia d’oro ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, grazie alla vittoria nella gara a inseguimento di 12,5km di biathlon.

Con altre due gare da disputare nel corso di questa edizione delle Olimpiadi, Fillon Maillet si candida prepotentemente come uomo copertina per le competizioni maschili di biathlon e forse anche come uomo copertina dell’intera spedizione olimpica transalpina. Guardando al medagliere francese infatti, il 29enne originario di Champagnole è titolare di tutte le medaglie del metallo più pesante e vanta anche i due argenti conquistati nella staffetta mista e nella sprint. La staffetta maschile e la mass start conclusiva saranno ulteriori occasioni per incrementare il bottino, ma già così si tratta di un’Olimpiade da incorniciare.

La gara odierna è carraterrizata da condizioni meterologiche avverse, a causa di una nevicata accompagnata da forte vento. Durante la prima sessione di tiro i primi due pettorali, ovvero il norvegese Johannes Boe e proprio Fillon Maillet, sono bravi a leggere la situazione e trovano uno zero tutt’altro che scontato viste le folate di vento. L’azzurro Lukas Hofer, partito con il pettorale 14, è l’atleta che si avvantaggia maggiormente grazie alla precisione al tiro, uscendo dal primo poligono in quinta posizione e agganciandosi al norvegese Tarjei Boe in rincorsa alla terza posizione.

Il terzo posto è conteso anche dal russo Eduard Latypov, partito 11esimo con 1:14 di distacco, e dallo svedese Sebastian Samuelsson, quinto in partenza a 52” dalla prima piazza. Nel corso della seconda tornata si allarga la forbice tra i primi sei atleti in lotta per le posizioni che contano e il secondo gruppone di inseguitori.

Al secondo poligono Johannes Boe va in difficoltà nei primi due tiri ma copre i restanti tre bersagli e conserva la testa della corsa su Fillon Maillet, che trova un altro prezioso 5 su 5. Hofer è ancora una volta abile a gestire con i tempi giusti il tiro a terra e chiude tutti i bersagli, riuscendo a rimanere in scia a Tarjei Boe. Latypov, ancora senza errori al tiro, dimostra di essere molto in palla anche sugli sci e riesce a guadagnare progressivamente terreno, rafforzando la sua candidatura quantomeno per la terza piazza.

Arrivando al terzo poligono una folata di vento mette in difficoltà Johannes Boe, che commette tre rovinosi errori. Lo specialista del tiro in piedi Fillon Maillet sfrutta una finestra buona di condizioni di vento e passa indenne il terzo poligono, completando il sorpasso sul norvegese. Latypov però dimostra di non essere da meno e, con un velocissimo 5 su 5, si lancia all’inseguimento della testa della corsa. Dietro di loro Lukas Hofer trova un’altra strepitosa prestazione al poligono e continua la gara in tandem con il maggiore dei fratelli Boe, lasciandosi alle spalle Johannes.

All’ultimo poligono Quentin Fillon Maillet è impeccabile e completa una gara perfetta involandosi verso la quarta medaglia di questa edizione dei giochi olimpici. Latypov va in diffoltà dopo i primi tre bersagli ma è davvero intelligente a prendersi i tempi necessari per coprire il quarto bersaglio, evitando il secondo giro di penalità, che lo avrebbe escluso dalla lotta per le medaglie. Hofer completa un altra sessione di tiro impeccabile centrando un fantastico 20 su 20 complessivo. A separare il 32enne carabiniere di Brunico dalla sua prima meritatissima medaglia olimpica individuale ci sono però Latypov, uscito in seconda posizione dopo aver percorso il giro di penalità, e il compagno di viaggio odierno Tarjei Boe (senza errori anche all’ultimo poligono).

L’esperto norvegese riesce subito ad agganciare il biathleta russo e lo stacca nel corso dell’ultima tornata, perciò Lukas prova a superarsi per ricucire lo strappo con la terza posizione. Purtroppo per noi, Latypov riesce a gestire le ultime energie rimaste e conclude la gara andando a conquistare la medaglia di bronzo. Certamente rimane un pizzico di amaro in bocca per la medaglia così vicina, che sarebbe davvero risultata un meritatissimo premio alla carriera per Luki, ma gli va riconosciuta una gara encomiabile che tra l’altro garantisce ampiamente la partecipazione alla mass start di venerdì prossimo.

Completano la top-ten un deluso (e sfortunato) Johannes Boe (0+2+3+2), attardato di oltre 2 minuti, il tedesco Roman Rees, che giunge sesto con pettorale 17 grazie a un’ottima gara al tiro (0+0+1+0), il francese Simon Desthieux (2+0+0+1), settimo a 2:47 dalla vetta dopo essere partito 24esimo, Samuelsson in ottava posizione, Jaquelin in nona e Felix Leitner in decima, pettorale 46 e autore di una grandissima rimonta.

Gli altri due azzurri al via completano una discreta gara riuscendo a rimanere tra i primi 40 al traguardo. Dominik Windisch riesce a centrare la qualificazione alla mass start grazie al 26esimo posto (1+1+3+2) e a una condizione sugli sci che fa ben sperare anche in vista della staffetta maschile. Davvero peccato per Thomas Bormolini, che è rimasto a lungo tra i primi venti ma compromette la gara e di conseguenza la possibilità di qualificarsi alla gara con partenza in linea con quattro errori nell’ultima sessione di tiro. Al termine il livignasco è 33esimo (0+1+1+4).

Il prossimo appuntamento con le gare di biathlon è fissato per martedì 15 febbraio, con la staffetta maschile 4×7,5km in programma a partire dalle 10.00 ore italiane.

 

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Foto: IBU

Mirko Chiaradia