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Oslo Holmenkollen 2023, sprint femminile: Herrmann-Wick vince gara e coppa di specialità. Vittozzi migliore delle italiane, settima

Dopo la cancellazione di ieri, a Oslo Holmenkollen è andata in scena nella giornata di sabato l’ultima sprint femminile valida per la Coppa del Mondo 2022/2023. La tedesca Denise Herrmann-Wick, dopo aver ufficializzato il ritiro a fine stagione, conquista la gara difendendo il pettorale rosso e avvicinandosi anche alla terza posizione nella classifica generale, per cui tenterà l’assalto nella mass start che chiuderà la sua carriera. Dopo la medaglia d’oro conquistata ai Mondiali di Oberhof in febbraio in questo format, la classe 1988 di Bad Schlema si conferma la regina della sprint andando a conquistare la coppa di specialità per la seconda volta dopo il 2020.

La tedesca ha fermato il cronometro sul tempo di 21.06.5, senza commettere errori. Il podio è completato dalla svedese Hanna Oeberg, seconda a 3.5” di distacco e dalla connazionale Anna Magnusson, a 33.1” dalla vetta, entrambe con una prova perfetta al poligono. Anche Chloe Chevalier completa la gara senza errori al tiro e dopo la serie in piedi era pienamente in corsa per il podio, ma l’ultimo giro è fatale per la francese, che perde terreno nell’ultimo tratto e conclude con il quarto tempo complessivo, a soli 3 decimi  dalla terza piazza.

Per i colori transalpini è comunque una giornata da festeggiare, visto che Julia Simon si aggiudica matematicamente la classifica generale, con la certezza sostanziale di sollevare domani anche la coppa di specialità nella mass start. Simon commette un errore solamente nel primo poligono e termina la gara in quinta posizione, a 39.3” dalla vincitrice.

La sorpresa della giornata è sicuramente la giovane céca Tereza Vobornikova, che completa la sua miglior gara della carriera piazzandosi in sesta posizione con 42.7” di ritardo dalla testa senza commettere errori al poligono. Nell’ordine di arrivo Vobornikova precede di soli 6 decimi la nostra Lisa Vittozzi. La sappadina si chiama fuori dalla lotta per il podio con una serie a terra piuttosto complessa, dove è costretta a un giro di penalità, ma è fortunata nel vedere chiudersi due bersagli sbordati. Il poligono in piedi, in compenso, è l’ennesima prova eccezionale della “sniper” classe ’95, capace di centrare tutti i bersagli il migliore shooting time. I 36 punti conquistati le permettono di rimanere terza nella classifica generale e domani ci sarà l’ultima chance per lasciare il segno su una stagione che già così possiamo definire superlativa e, come da lei dichiarato, ben oltre le aspettative iniziali.

Dorothea Wierer incappa oggi in una giornata difficile, soprattutto nella parte sciata. In partenza l’altoatesina era ancora in corsa per la conquista della classifica di specialità, ma l’errore nella serie a terra complica fin da subito la situazione. Di fronte a una Herrmann perfetta c’era comunque poco da fare oggi e, nonostante un 5/5 nel poligono in piedi, Wierer conclude  in 23^ posizione, con 1:21.3′ di ritardo dalla tedesca.

Discreta la prova di Rebecca Passler, che conclude in 30^ posizione con un solo errore commesso nella serie in piedi. Percorso analogo al poligono per la valdostanda Samuela Comola, che accusa però un maggiore ritardo nel corso della terza tornata e chiude 38^. Fuori dalla zona punti, invece, la rientrante Michela Carrara, che ha mostrato nel corso di tutta la gara un passo sugli sci di alto livello (15^ tempo complessivo), ma è penalizzata dalla poca precisione in piazzola (2 errori a terra e 1 in piedi). Per Hannah Auchentaller un piccolo passo indietro rispetto alle ultime uscite; con 5 errori al tiro (1+4) compromette la gara e chiude solo 85^, a più di 3 minuti dalla testa.

Con il cambio di programma non assisteremo all’inseguimento, ma domani la mass start femminile di Oslo Holmenkollen chiuderà la stagione di Coppa del Mondo. L’appuntamento è fissato per domenica 19 marzo, a partire dalle 15.10. Vittozzi e Wierer proveranno a regalarci ancora emozioni, per difendere il podio nella classifica generale e suggellare un’annata in ogni caso memorabile per il biathlon azzurro.

 

Foto: Federico Angiolini

Mirko Chiaradia