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Addio all’ex olimpionico valdostano Lino Jordan

Gli sport invernali piangono la scomparsa di Lino Jordan. Nato a Saint-Rhémy-en-Bosses (Ao) nel 1944 e residente a Etroubles, Jordan fu uno dei pionieri del biathlon in Italia, nel corso della carriera prese parte a sei edizioni dei Mondiali e alle Olimpiadi di Sapporo nel 1972 e Innsbruck nel 1976. In quest’ultima occasione ottenne i migliori piazzamenti, con un settimo nell’individuale e un sesto nella staffetta assieme a Willy Bertin, Pierantonio Clementi e Luigi Weis. Fu grande protagonista anche dei Campionati Italiani, in cui ottenne tre vittorie e dieci medaglie complessive.

Il funerale si svolgerà giovedì 8 giugno alle ore 14.30 presso la chiesa di Etroubles. Il Presidente Flavio Roda, il Consiglio Federale e tutta la famiglia della FISI rivolgono alla moglie Luciana e i due figli Ivan e Lorena le più sentite condoglianze.

Nel video, l’estratto di un servizio del 2019 in occasione di un raduno di vecchie glorie dello sport per Rai Valle d’Aosta.

«A Lino si deve l’inizio della storia del biathlon. Non solo in Valle d’Aosta, ma a livello nazionale e internazionale» dice Carlo Favre, altro grande degli sport invernali valdostani.

«Correvamo insieme, poi lui ha iniziato con il biathlon e io ho proseguito con il fondo – prosegue Favre -. Abbiamo fatto le due Olimpiadi insieme, era già atleta del Centro sportivo forestale, con Ivo Brunod, quando arrivai anche io».

«Ha fatto una gran bella carriera sportiva, è stato anche allenatore della squadra azzurra, atleta di sci di fondo, di scialpinismo, un supersportivo, giocava a anche a fiolet» aggiunge Favre.

Nel fiolet mancò il Bâton d’Or di poco, nel 1977, finendo secondo dietro al vincitore Daniele Olivier.

Allevatore e rabeilleur Lino Jordan era molto conosciuto in tutta la Valle d’Aosta. «Era quello che si dice un personaggio. Un grande amico» conclude Favre.

Nonostante l’aspetto burbero dato dalla fitta chioma e dal barbone bianco, famosa la sua foto con la barba ghiacciata che campeggiava sull’Agenda dello sciatore di qualche tempo fa e in un ingrandimento nella sede dell’Asiva, Jordan era un uomo di compagnia, un grande ballerino, che amava fare festa.

Il cordoglio dell’amministrazione regionale

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, e l’assessore regionale allo Sport, Giulio Grosjacques, esprimono il cordoglio di tutta la Giunta regionale.

«Con la scomparsa di Jordan la Valle d’Aosta perde non solo un grande atleta, ma anche un valdostano che ha dato lustro alla sua comunità, conosciuto nella regione anche per le sue doti di rabeilleur».