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Dorothea Wierer

Beijing 2022, sprint femminile: gioia Wierer, è uno storico bronzo per l’Italia! Oro a Roeiseland, argento a Elvira Oeberg

Gioia Wierer, gioia Italia a Pechino 2022! Con la medaglia di bronzo nella sprint 7,5km di biathlon disputata oggi sulle nevi di Zhangjiakou (Cina), Dorothea Wierer raccoglie forse l’ultimo pezzo del puzzle di una carriera leggendaria, centrando la prima medaglia olimpica in competizioni individuali.

La 31enne originaria di Rasun (BZ), già vincitrice di due Coppe del Mondo e di cinque medaglie mondiali individuali, è ancora una volta l’atleta italiana che scrive una pagina storica per la disciplina del biathlon e in generale per gli sport invernali.  Guardando al palmares complessivo dei giochi olimpici invernali si tratta della prima medaglia individuale femminile nella disciplina del biathlon per la nostra nazione. Si tratta di un risultato oltremodo significativo anche perchè per la prima volta l’Italia va a medaglia in otto discipline differenti nel corso di un’edizione di Giochi Olimpici invernali.

Dorothea Wierer è stata abilissima a gestire lo sforzo sugli sci e centrare una prestazione al tiro fantastica, suggellata da un poligono in piedi irreale e dal miglior range time totale. Con un solido giro conclusivo riesce a mettere in ghiaccio la terza posizione a 37.2” dalla testa.

Giusto celebrare però anche una “marziana” Marte Olsbu Roeiseland, medaglia d’oro davanti alla svedese Elvira Oeberg. Marte Olsbu Roeiseland trova la gara perfetta e si regala il primo oro olimpico di una splendida carriera, a cui potrebbe aggiungere a marzo la ciliegina sulla torta con la conquista della prima Coppa del Mondo. La norvegese, una delle principali favorite alla vigilia, combina una prestazione sugli sci eccellente (1° tempo complessivo al termine) con due poligoni senza errori e taglia il traguardo con il tempo di 20:44.3.

Il risultato è storico non solo a livello personale ma anche perchè si tratta della prima medaglia d’oro individuale a livello femminile in questo format per la Norvegia. La medaglia d’argento Elvira Oeberg è autrice comunque di un’ottima gara e, nonostante un doppio zero non molto quotato (in base alle sue percentuali in stagione), non riesce a tenere il passo sugli sci della collega norvegese, arrivando in seconda posizione a 30.9” dalla vincitrice. Si tratta ad ogni modo di un argento preziosissimo, conquistato peraltro nella sua prima Olimpiade.

 

Fuori dal podio troviamo l’austriaca Lisa Theresa Hauser, quarta a 10” dalla terza posizione grazie a un doppio zero, e la norvegese Ingrid Tandrevold che, nonostante due poligoni senza errori chiude quinta pagando un minuto di ritardo dalla connazionale Roeiseland.

La russa Reztsova (1+1) è sesta a 1:05 dalla vincitrice e precede di 9 decimi la svedese Anna Magnusson (0+0). Dietro di loro l’ucraina Dzhima, che è arrivata all’ultimo poligono con possibilità concreta di scavalcare Wierer, ma si toglie da sola dalla lotta per le medaglie con un errore in piedi e termina ottava. Anais Bescond (1+0) è la migliore delle francesi al traguardo con la sua nona piazza. Chiude la top-ten la sorprendente biathleta moldava “di importazione” Alina Stremous, autrice di una prova senza errori al tiro.

Delusione invece per altre protagoniste attese alla vigilia, come la norvegese Tiril Eckhoff (11esima al traguardo con un errore in ciasun poligono) e la svedese Hanna Oeberg (solamente 19esima con 3 errori complessivi). Gara negativa anche per le bielorusse di punta: Alimbekava (0+1) chiude 15esima, mentre Hanna Sola (1+3) addirittura 26esima. Giornata da dimenticare anche per la Germania. La migliore è la debuttante Vanessa Voigt, 18esima con doppio zero, davanti anche alla medaglia d’oro dell’individuale Denise Herrmann (1+1), solo 22esima al termine.

In chiave Italia c’erano al via altre tre atlete. Registriamo purtroppo ancora difficoltà al tiro per la sappadina Lisa Vittozzi, rapida ma ancora troppo imprecisa nella sessione del poligono a terra. Dopo i quattro errori a terra, Lisa centra rapidamente tutti i bersagli nel tiro in piedi e conclude 36esima a 2:24.8′ dalla testa, qualificandosi dunque per l’inseguimento di domenica.

Gara negativa per Federica Sanfilippo (3+2), 82esima con un distacco di 4:12.8′. Il risultato non le garantisce l’accesso all’inseguimento e nemmeno alla mass start conclusiva, perciò l’ultimo sforzo olimpico per lei sarà nella staffetta femminile. La valdostanda Samuela Comola, all’esordio assoluto alle Olimpiadi, paga dazio sulla parte sciata, ma grazie a una buona prova al tiro (un solo errore nella sessione a terra), conclude 57esima, a 2:46.6 dalla vetta. Garantita dunque anche per lei la qualificazione alla gara “pursuit”.

La gioia per la medaglia in casa Italia è un viatico fondamentale per le prossime gare e, guardando la posizione di partenza nella gara a inseguimento, non possiamo che nutrire ancora forti speranze di medaglia grazie alla nostra campionessa. La prossima occasione sarà proprio nella gara ad inseguimento, con partenza prevista domenica 13 febbraio alle 10:00 (ore italiane).

 

 

RISULTATIMEDAGLIERE

Foto: Pentaphoto

Mirko Chiaradia