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Daniele Cappellari biathlon

Biathlon, Daniele Cappellari: “Sto lavorando per crescere il mio passo sugli sci, mi allenerò duramente per tornare in Coppa del Mondo”

Abbiamo il piacere di intervistare Daniele Cappellari, reduce da una stagione positiva trascorsa in Ibu Cup, conclusa al nono posto nella classifica generale. Per l’atleta friulano delle Fiamme Oro di Moena, cresciuto nella ASD Società Sportiva Fornese, le conferme sono arrivate soprattutto al poligono, ma l’azzurro sta lavorando molto anche sulla componente fondo per poter alzare il proprio biathlon.

Ciao Daniele, questa stagione per te è stata sicuramente positiva. Nonostante la preparazione in squadra A non hai preso parte alla tappe di Coppa del Mondo, gareggiando a dicembre in Coppa Italia e da gennaio stabilmente in Ibu Cup, conclusa al nono posto in classifica generale alle spalle di norvegesi e tedeschi. Come valuti le tue performance durante questa annata?

“Innanzitutto durante la preparazione estiva ho aumentato i miei carichi di lavoro rispetto alla stagione precedente, sapevo che il lavoro avrebbe pagato più avanti nel corso della stagione e non nel mese di dicembre, infatti era già previsto che non disputassi le prime tappe, anche ad Obertilliach nei primi test non ero in condizione, per cui sono partito in Coppa Italia ma il fisico gara dopo gara reagiva sempre meglio. Non appena è partita l’Ibu Cup mi sono subito trovato a mio agio, anche perchè il mio obiettivo stagionale era quello di assimilare i carichi estivi per poter migliorare la mia prestazione sugli sci. Aver trovato questa continuità di gare nel secondo circuito mi ha permesso di migliorare e crescere lungo tutto l’arco della stagione e mi sono tolto delle soddisfazioni”. 

Un podio a lungo inseguito a livello individuale e che è arrivato nell’ultima tappa a Obertilliach ma nella short individual, c’eri già andato vicino ad Arber nella sprint: nella località tedesca hai ottenuto il podio nella single mixed con Rebecca Passler, risultato che avete poi sfiorato anche ai Campionati Europei di Duszniki Zdroj, dove erano presenti anche atleti che si giocavano la convocazione per i Mondiali di Pokljuka

“Riuscire ad essere competitivi in una sprint è fondamentale, una gara corta ma che è il punto di partenza per l’inseguimento. Sono contento di essere riuscito a trovare degli ottimi risultati in questo format: quest’anno il livello di Ibu Cup era comunque alto e forse i fratelli Andersen hanno permesso di alzare l’asticella di questo circuito, si sono espressi bene anche a Östersund nell’ultima tappa di Coppa del Mondo. Come hai ben detto Arber a livello di condizione è stato il mio picco stagionale, c’è stato un piccolo calo in occasione degli Europei e poi mi sono ripreso ad Obertilliach dove ho trovato il podio con i quattro zeri, riuscendo a tenere duro fino alle ultime gare”. 

Hai trovato lo zero in otto gare individuali in stagione con ottimi tempi di rilascio, anche al poligono sei riuscito a trovare continuità e fiducia al tiro, anche se è mancato sempre qualcosa sugli sci nell’ultimo giro per potersela giocare con gli atleti più performanti del circuito. Su quali aspetti ti stai concentrando sul lavoro per la tua crescita?

“Quest’estate lavorando con Klaus Höllrigl abbiamo cercato di valorizzare le mie doti al tiro, riuscendo poi a trovare delle belle serie rapide con il giusto compromesso con lo sci di fondo. La condizione è arrivata con più picchi e il lavoro che svolgerò in queste stagioni poi sarà una buona base per la mia crescita e per il futuro. Siamo in linea sui programmi predisposti”. 

Vedremo come saranno organizzati i gruppi di lavoro per questa stagione, però non sarà facile trovare posto in Coppa del Mondo vista la stagione realizzata dai tuoi compagni. Importante però per te e Patrick Braunhofer sarà ancora confrontarsi con loro durante la preparazione per trarne dei benefici.

“Essere in un ambiente come quello della squadra A con ottimi riferimenti ti aiuta molto a crescere per capire gli aspetti su cui bisogna lavorare: aspettiamo la composizione delle squadre, sicuramente per tutti noi sarebbe uno stimolo poterci confrontare durante la preparazione”.

Visto che avete praticamente affrontato insieme la stagione e che vi allenate spesso a Forni Avoltri, ti aspettavi il passaggio di Giuseppe Montello allo sci di fondo?

“Ad Obertilliach avevamo fatto discorsi su questo passaggio, non pensavo però che avvenisse subito perchè ero convinto che avrebbe proseguito con il biathlon almeno per un’altra stagione. Capisco anche il suo punto di vista a livello di stimoli e anche per le doti che ha mostrato nel fondo durante questa stagione di Ibu Cup: nel fondo è sempre stato molto competitivo, gli è mancato sempre quel pizzico di fortuna al tiro per cogliere dei piazzamenti prestigiosi. Sono convinto che possa togliersi delle belle soddisfazioni anche nello sci di fondo”. 

Sogno nel cassetto e ambizioni per la prossima stagione?

“Il sogno sarebbe la partecipazione olimpica, anche se non lo considero un obiettivo personale. Mi allenerò duramente per poter tornare a gareggiare in Coppa del Mondo mantenendo alto il mio livello al tiro durante tutta la stagione, allo stesso tempo devo riuscire ad allenarmi bene anche durante la prossima preparazione per aumentare il passo sugli sci. Se le due situazioni verranno avanti insieme penso che riuscirò a fare delle belle gare e vedremo se riuscirò ad entrare nelle qualifiche olimpiche, per ora rimane un sogno”.

Foto: Deubert – IBU