Didier Bionaz: “So di aver lavorato bene nella preparazione, ho aspettative più alte per questa stagione di Coppa del Mondo”
Didier Bionaz è sereno per il via di questa stagione di Coppa del Mondo, consapevole del lavoro svolto durante la preparazione. C’è grande voglia per l’alpino di Bionaz di riscattare una stagione andata al di sotto delle sue aspettative. Il valdostano del Centro Sportivo Esercito ha 22 anni ma si appresta, al pari di Giacomel, a partire per la terza stagione tra i big del circuito.
Ciao Dido. Come è andata la preparazione con Fabio Cianciana e Andrea Zattoni, come è andata? Hai avuto problemi fisici?
“Bene, alla fine è andato tutto da programma, ho saltato solo la gara dei campionati tedeschi di Oberhof. Il resto della preparazione è andato bene, ho sofferto un po’ la stanchezza nelle tre settimane tra i Mondiali estivi e i campionati italiani, ma poi è andato tutto liscio”.
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Come ti sei sentito nei test di Beitostolen, sebbene il confronto fosse solo con Tommaso e i ragazzi della squadra nazionale?
“Difficile capire a che punto siamo, ma siamo ottimisti. Stiamo abbastanza bene e siamo vicini come passo sugli sci, aspettiamo di fare il confronto con le altre nazioni. Il morale è alto e partire già così per noi positivo”.
Su quali aspetti hai lavorato nell’ultimo periodo prima dell’inizio della stagione?
“Dopo Beitostolen ho recuperato più energie possibile e recuperare in vista delle gare. Ho faticato un po’ al tiro e avevo bisogno di staccare, ora mi sento molto più fluido a livello di feeling, vediamo se riesco a mettere in gara tutti i pezzi del puzzle per fare una bella performance”.
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La scorsa stagione interlocutoria e complicata, tanto da dover scendere al pari di Windisch in Ibu Cup a Obertilliach per ritrovare fiducia. Quanto è importante partire bene per il morale?
“La fiducia c’è, bisogna arrivare all’inverno essendo consapevoli del lavoro svolto durante la preparazione. Lo scorso anno non era stato così, perchè anche durante l’autunno ho sofferto alcuni momenti in cui non ero brillante ed ero un po’ più titubante sulle mie condizioni e anche a Idre nelle gare prestagionali non mi ero comportato bene. Iniziavo la stagione con diversi dubbi, ero insicuro e non ero sereno. Quando inizi così la stagione e inizi a faticare anche a livello mentale è difficile uscirne.
In questa stagione la situazione è molto diversa, perchè so di aver lavorato bene. Ho avuto dei feedback positivi per cui ho più serenità e mi sento più tranquillo. Poi magari le cose non andranno bene, ma ho più fiducia”.
Tu e Tommy, con il ritiro di Dominik Windisch e Thomas Bormolini e con l’assenza di Lukas Hofer, il quale ha svolto gran parte della preparazione con la squadra svedese, siete il punto di riferimento di questa squadra maschile a soli 22 anni: è finito il periodo di apprendistato, ora si fa sul serio in vista di Milano Cortina 2026
“Decisamente si, le prime due stagioni erano importanti per capire il ritmo e fare un po’ di esperienza. Le aspettative ora sono diverse e bisogna a far vedere qualcosa. Questa sarà la terza stagione in Coppa del Mondo ed è giusto che cerchiamo di fissare l’asticella più in alto. Chiaramente ciò non deve portare a dei pensieri negativi, ma deve essere da stimolo per poter dare qualcosa in più”.
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Infine quanto ti possa aver aiutato il CS Esercito nel tuo percorso di crescita verso l’alto livello?
“Il centro sportivo Esercito è stato ed è un capitolo fondamentale per la mia crescita, nel senso che una volta che inizi a far parte di quella famiglia cambia l’approccio al mondo dello sport. Ti permette di poter diventare la tua passione il tuo lavoro, per cui ringrazio tutto il gruppo per la disponibilità e il supporto nei miei confronti e per la crescita di tutti gli atleti”.