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Fabio Cianciana

Fabio Cianciana: “Vedo Wierer molto serena, per i ragazzi sarà fondamentale la tranquillità”

Quando mancano 15 giorni alla partenza della Coppa del Mondo di biathlon, abbiamo raggiunto telefonicamente Fabio Cianciana per fare il punto della preparazione. L’allenatore valdostano del CS Esercito da questa primavera sta seguendo per quanto riguarda il tiro la squadra A maschile ma anche Dorothea Wierer per il team Elite. Cianciana aveva già seguito Wierer e Hofer quando erano ancora nelle nazionali giovanili e ha avuto modo di collaborare nelle ultime stagioni praticamente con tutti o quasi gli azzurri della squadra Milano-Cortina. Esperienze e competenze sviluppate anche nel comitato ASIVA ed ora potrà seguire i giovani che ha visto crescere anche in Coppa del Mondo.

Innanzitutto abbiamo fatto il punto sul raduno a Beitostolen, considerando che per motivi logistici non abbiano potuto partecipare alle gare di Sjusjoen con i norvegese per rompere il ghiaccio: “Ci siamo concentrati sulla base, cercando di lavorare al tiro ma soprattutto per prendere più confidenza con la neve e le diverse condizioni della pista a seconda delle condizioni. Abbiamo già fatto dei lavori con media intensità e dei veloci. La scelta di non andare a Sjusjoen è dettata anche un po’ per la distanza, ad ogni modo qui a Beitostolen abbiamo la possibilità di poter sciare su 4.5 km di pista, cosa che non avremmo avuto a Sjusjoen nei giorni successivi alle gare prestagionali, per cui lavoreremo qui anche con i ragazzi che si recheranno a Idre per l’IBU Cup per simulare la competizione, in modo tale da mettere un po’ di pepe e di stress/tensione prima di Oestersund”. 

Sarà una bella soddisfazione per il suo percorso di carriera, dopo aver visto tanti giovani ragazzi ora può allenarli in Coppa del Mondo: “Ormai ho quasi cinquant’anni, a gennaio ne faccio 47 e l’esperienza non mi manca. Sono tranquillo e sereno per il passo in Coppa del Mondo. Cerco di mettere gli atleti nelle migliori condizioni possibili e poi saranno loro a dover scendere in pista e sentire la gara. Sarà importante riuscire a cogliere bene tutti i dettagli al tiro per poter esprimere il potenziale che hanno e poter crescere”.

Partiamo da due membri della squadra Elite, che hanno avuto percorsi diversi e che hai avuto modo di seguire da giovani. Lukas Hofer si è allenato per la maggior parte dei raduni in Svezia mentre hai seguito Dorothea Wierer con la squadra maschile, con la quale si percepisce un feeling speciale. Con la loro esperienza di oltre un decennio in Coppa del Mondo, dal punto di vista del tiro se trovano in gara il 90% al tiro hanno dimostrato di poter essere da podio in ogni contesto.

“Assolutamente si, Lukas ho avuto modo di seguirlo poco per quanto riguarda la preparazione, mentre vedo Dorothea davvero serena, ma lo è stata durante tutta la preparazione. Sono fiducioso, con il 90% sono entrambi da prime 10 posizioni in Coppa del Mondo. Però abbiamo lavorato con loro come con gli altri ragazzi, sicuramente possiamo dire di essere sulla strada giusta”.

Con il ritiro di Windisch e Bormolini salgono le aspettative per il rendimento di Tommaso Giacomel e Didier Bionaz, ma lo step in avanti passerà per forza di cose dal poligono, dove devono trovare maggiore continuità. “Non dimentichiamo che abbiamo una squadra maschile composta da tiratori. Giacomel è chiaramente più veloce, Bionaz più controllato ma preciso e in allenamento hanno dimostrato di poter esprimersi al meglio. La testa fa il 95% del tiro, per cui se arrivi al poligono tranquillo sparerai bene, se arrivi invece teso sparerai sicuramente peggio. Il percorso durante questa preparazione ci sta dando ragione, sono cresciuti tanto ma parlo piano per prudenza. Il segreto come detto sarà la tranquillità, non devono dimostrare niente a nessuno”.

Discorso diverso per Daniele Cappellari e Patrick Braunhofer, che hanno meno esperienze dei più giovani in Coppa del Mondo. Sicuramente non manca il feeling con il poligono, ma possono dare qualcosa di più in pista soprattutto in ottica staffetta.

“Hanno un bel potenziale da esprimere, ma non devono sentirsi più responsabili. Chiaramente quella della Coppa del Mondo è una vetrina importante, ma stiamo lavorando sulla consapevolezza dei propri mezzi per poter quotidianamente centrare step by step l’obiettivo per il loro percorso. Cappellari è sicuramente migliorato tanto anche sul lato atletico, sul tiro non lo scopriamo certo oggi il suo talento: un po’ più di pressione la avrà, ma entrambi non possono dormire sugli allori perchè dietro ci sono diversi ragazzi che hanno lavorato molto per poter conquistare un posto in Coppa del Mondo. In questo momento partono in prima linea ma bisognerà confermarsi tappa dopo tappa”.

C’è curiosità anche per valutare la crescita di David Zingerle, che nelle ultime stagioni ha fatto dei bei passi in avanti. Per lui ci sarà con ogni probabilità l’esordio in Coppa del Mondo, ma sarà più importante per lui concentrarsi sul lavoro piuttosto che sui risultati.

“Chiaramente ci sarà un po’ di tensione in più per lui qualora arrivasse l’esordio nel massimo circuito (ad oggi non ci sono ancora le convocazioni ufficiali), ma andrà tutto come da previsione, speriamo senza malanni. David è un ragazzo sereno e un gran lavoratore, l’esordio può dargli tanta fiducia, chiaramente sarà una sorta di battesimo e per lui sicuramente una bella prova. Ha dimostrato in questi anni di poter scalare la montagna un gradino per volta e ogni passo in avanti è stato davvero solido. Lo vedo pronto”.