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Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia insieme per ospitare le Olimpiadi invernali, possibile la candidatura per il 2038

Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia insieme per ospitare le Olimpiadi invernali nella prima edizione utile successivamente a quella del 2034, forse già nel 2038.

Lo hanno annunciato ieri in Regione il governatore Massimiliano Fedriga e la vice premier e ministro degli Affari esteri della Slovenia Tanja Fajon, durante la conferenza stampa convocata al termine della riunione del Comitato congiunto Friuli Venezia Giulia-Slovenia.

Un confronto che ha portato alla firma di un’intesa che rafforza la collaborazione tra i due territori in vari settori, dalla mobilità alla sanità, dalle infrastrutture digitali all’agricoltura, dalla cultura alla protezione civile, fino allo sport.

Proprio in questo ambito, tra le novità più rilevanti annunciate ieri in piazza Unità c’è la volontà di lanciare una candidatura congiunta per ospitare i Giochi invernali: la data non è definita, ma si avvia un iter che punta alla prima edizione utile dopo quella del 2034.

«Abbiamo concordato di iniziare il percorso per avanzare una candidatura congiunta Fvg-Slovenia-Austria per ospitare le Olimpiadi invernali successive al 2034 – hanno spiegato Fedriga e Fajon -. Un esempio della straordinaria collaborazione fondata sul dialogo, sulla volontà di pace e di approfondire il reciproco scambio culturale, che rappresenta al meglio i valori fondanti dell’Europa unita».

La candidatura congiunta, ha evidenziato il presidente della Regione, «è un esempio di collaborazione straordinario, che ha dei precedenti, penso ad Eyof nel 2023. Portare in queste terre «l’evento sportivo più importante al mondo» vuol dire «poter riproporre una storia che riguarda lo sport, ma soprattutto riguarda la cultura, la pace e il dialogo».

L’evento stuzzica la fantasia degli sportivi e degli appassionati di sport invernali e, benché i tempi siano prematuri, è già scattato il toto-location transfrontaliero: se il Fvg potrebbe ad esempio ospitare lo sci alpino a Tarvisio e il biathlon a Forni Avoltri (Piani di Luzza), c’è chi ipotizza che Kranjska Gora potrebbe essere destinata a ospitare lo sci di discesa, Planica il salto con gli sci e Lubiana il pattinaggio di figura. La Carinzia? A Klagenfurt o Villaco potrebbe trovare posto l’hockey su ghiaccio e il pattinaggio di velocità.

Come detto, lo sport è stato solo uno dei numerosi temi toccati durante una riunione del Comitato congiunto che «è stata molto fruttuosa», hanno affermato Fedriga e Fajon. Al termine dell’incontro è stata anche siglata l’intesa tecnica tra il ministero delle Infrastrutture sloveno e la Regione Fvg per la pianificazione e la realizzazione di un sistema di mobilità sostenibile transfrontaliera.

Un accordo che vuole intervenire dal punto di vista operativo «su temi concreti di grande interesse per le comunità» che risiedono nei due territori al di qua e al di là del confine «dando vita a nuove opportunità di collaborazione», ha rimarcato il governatore, sottolineando che «vogliamo creare una mobilità sostenibile che garantisca ai cittadini di spostarsi dal Fvg alla Slovenia e viceversa in un’ottica di programmazione e progettualità condivisa, anche sul fronte dei tariffari, in modo tale da annullare veramente il confine».

L’intesa prevede la realizzazione di un sistema condiviso di trasporto pubblico transfrontaliero e ne disciplina le modalità di attuazione per quanto concerne i trasporti su strada, ferroviaria e via mare. Il tutto attraverso i contratti di servizio pubblico sottoscritti nei singoli territori con gli operatori locali sia per quanto attiene i servizi di linea, sia quelli flessibili.

Verrà rafforzata la mobilità sostenibile attraverso la pianificazione coordinata del sistema di mobilità pubblica e la definizione di servizi di trasporto pubblico transfrontaliero. Una volta individuate le aree e le direttrici dove avviare la sperimentazione verrà definito in maniera condivisa un masterplan transfrontaliero dei servizi di trasporto pubblico che terrà conto delle connessioni con il sistema della mobilità ciclabile, con particolare riferimento alle principali direttrici cicloturistiche e poli attrattori.

Fedriga ha spiegato che la prima sperimentazione partirà con Go! 2025, ma poi «si andrà avanti. Penso ad esempio che sia fondamentale rafforzare i collegamenti ferroviari su Lubiana che possano comprendere Trieste, Udine e Venezia. Partiamo da Go2025 e poi estenderemo su altri territori ciò che funziona».