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Hochfilzen 2022, staffetta maschile: la Norvegia si conferma imbattibile, Svezia e Germania completano il podio. La giovane Italia chiude nona

Nel primo pomeriggio di sabato è andata in scena la seconda staffetta 4×7.5km maschile della stagione, valida per la Coppa del Mondo di biathlon. A distanza di dieci giorni il risultato non cambia e sul tracciato di Hochfilzen (Austria) la Norvegia sbaraglia nuovamente la concorrenza confermandosi la nazione più completa e più forte.

A differenza della gara di Kontiolahti, il maggiore dei fratelli Boe non è inserito nel quartetto, complice l’avvio di stagione problematico. Naturalmente la Norvegia può contare su una “panchina” di lusso e chiunque subentri si inserisce in una squadra sostanzialmente senza punti deboli. Nonostante il brivido finale con un giro di penalità rimediato all’ultima sessione di tiro, il quartetto composto da Sturla Laegreid (0+3), Filip Andersen (0+1), Johannes Boe (0+0) e Vetle Christiansen (1+3) taglia per primo il traduardo fermando il cronometro sul tempo di 1:18:02.6.

Al posto d’onore troviamo la Svezia (Nelin 0+2, Ponsiluoma 0+4, Femling 0+1, Samuelsson 0+1), capace di riavvicinarsi nel corso dell’ultimo giro per chiudere a soli 20” dalla testa. Sul gradino più basso del podio c’è il quartetto tedesco (Strelow 0+1, Kuehn 1+3, Rees 0+0, Doll 0+1), abile a ricucire il distacco nella seconda parte di gara fino a scavalcare la Francia per completare il podio odierno. Va rimarcata la buona, a tratti straordinaria, prestazione della squadra azzurra, che si presentava al via con un quartetto giovanissimo, composto da Didier Bionaz (0+1), Tommaso Giacomel (0+0), David Zingerle (0+1) e l’esordiente Daniele Fauner (0+2). Al termine gli azzurri si rivelano i più precisi al poligono, al pari con l’Austria, grazie alle sole 4 ricariche utilizzate, e il nono posto finale è molto più incoraggiante di quanto potrebbe sembrare a una semplice lettura della classifica.

I ritmi di gara sono elevati fin dal primo giro, quando Laegreid mette in mostra tutte le sue qualità sugli sci e in piazzola. La maggior parte degli atleti, compreso il nostro Bionaz, passano indenni la sessione di tiro a terra, e nella seconda tornata molte squadre viaggiano ancora in gruppo, mentre il norvegese prova a fare il vuoto e arriva al secondo poligono con un buon margine. Qui Laegreid è però costretto ad utilizzare tutte le ricariche per coprire i bersagli e perde così tutto il vantaggio accumulato in precedenza. Ancora bene Bionaz, che riesce a rimanere agganciato al gruppone di testa sfruttando la ricarica per coprire l’unico bersaglio mancato. Il primo frazionista norvegese comunque fa valere la sua superiorità e incrementa progressivamente il distacco arrivando al primo cambio con 10 secondi di margine sulla Svezia.

Tommaso Giacomel prende il testimone con soli 26.2” di distacco dalla testa e a pochi decimi dalla decima piazza. Andersen, quarto nella sprint di ieri, viene rimontato dagli inseguitori e la situazione al primo poligono della seconda frazione è ancora apertissima. Ponsiluoma perde del tempo prezioso a causa di due errori, mentre Norvegia e Austria sfruttano la precisione al tiro per proseguire la corsa di testa. La prestazione migliore in piazzola è però opera del nostro portacolori, capace di coprire tutti i bersagli con il miglior shooting time. Nel poligono in piedi si assiste poi a una prova letteralmente spettacolare del biathleta trentino, che completa un 5/5 in 18” uscendo in prima posizione. Oltre alle percentuali al tiro va rimarcata l’eccellente prova sugli sci di Giacomel, che nel corso della tornata finale riesce a tenere alle spalle gli inseguitori, completando la miglior frazione in staffetta della sua giovane carriera.

Al secondo cambio l’Italia è meritatamente in testa, ma tutte le pretendenti alla vittoria sono lì dietro, e la terza frazione si preannuncia decisiva, vedendo gli atleti impegnati. Come previsto, Johannes Boe parte motivato per spaccare la gara in due e accoglie il guanto di sfida lanciato da Emilien Jacquelin, scatenato nel corso della settima tornata. Nel corso del poligono a terra i due fuoriclasse delle squadre più quotate non deludono, coprendo velocemente ottimi bersagli. David Zingerle è superlativo nel tiro a terra e riesce ad uscire dal poligono senza errori, dando sostanza all’ottima prestazione di squadra. La seconda sessione di tiro della terza frazione si rivela fatale per la gara, quantomeno per la lotta per la vittoria. Johannes Boe completa una sessione di tiro irreale e mette l’ipoteca sulla vittoria finale.  Jacquelin commette un errore e perde terreno prezioso dal vertice, concludendo la sua frazione comunque in seconda posizione.

All’ultimo cambio ormai l’unica sfida possibile rimane per i due gradini più bassi del podio. A contendersi il posto d’onore sono tre atleti di alto spessore: Sebastian Samuelsson per la Svezia, Quentin Fillon Maillet per la Francia e Benedikt Doll per la Germania. Il detentore della Coppa del Mondo mostra ancora qualche incertezza al poligono e una condizione sugli sci non ottimale; il tedesco Doll ne approfitta e completa il sorpasso ai danni del francese all’uscita dal poligono a terra.

La sessione finale di tiro regala l’ultimo briciolo di emozioni a causa di 4 errori del norvegese Christiansen. Nonostante il giro di penalità e l’ottima prestazione del più diretto inseguitore, la Norvegia fa tesoro del vantaggio accumulato nel corso della gara e conclude la gara in testa. Il sappadino Daniele Fauner mostra ancora una volta sangue freddo e chiude tutti i bersagli con una sola ricarica. Al termine, Fauner taglia il traguardo in nona posizione, regalando la prima top-ten stagionale per il quartetto maschile.

Complessivamente possiamo trarre molti spunti positivi in chiave azzurra da questa gara, non solo per l’eccellente prova di Giacomel e le ottime percentuali al tiro di tutti i frazionisti, ma anche per la capacità di lettura del poligono e delle situazioni di gara di tutti i nostri portacolori. La strada è ancora lunga, ma i segnali sono già più che incoraggianti.

Per i maschi la tappa di Hochfilzen si concluderà domani, con la gara a inseguimento al via alle 14.15.

 

Foto: IBU

Mirko Chiaradia