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Lisa Vittozzi - Felicetti

Lisa Vittozzi: “Penso di essere uscita dal periodo difficile, mi sento pronta per fare bene in Coppa del Mondo”

Abbiamo seguito da vicino la conferenza stampa di Lisa Vittozzi a Molina di Fiemme (TN), presso il Pastificio Felicetti per la presentazione della sponsorship che lega la sappadina al brand produttore di pasta alla vigilia della stagione agonistica. A coordinare l’evento il giornalista Stefano Vegliani in compagnia di Riccardo Felicetti, amministratore delegato di Pastificio Felicetti Spa. Tanti i temi toccati dalla biathleta azzurra, non solo la sua passione per la cucina.

Obiettivo Milano Cortina 2026
“Le Olimpiadi sono una cosa a parte, sono il mio più grande obiettivo, non ho ancora mai pensato al ritiro. Le prime Olimpiadi sono state un’emozione unica, ero lì con tante aspettative, avevo grandi sogni che devo ancora raggiungere. Ho ottenuto grandi risultati, avevo 23 anni e abbiamo vinto una medaglia importante oltre a risultati individuali che mi sono goduta. Le scorse Olimpiadi sono state più difficili ma tutto si supera e io non mollo”.

Le difficoltà
“Ero molto giovane e ho bruciato molte tappe, non avevo la mentalità per affrontare una cosa più grande di me. Quando sei sul tetto del mondo di aspetti di restare sempre lì, ma se non hai la testa libera puoi essere penalizzata. Poi ho avuto anni difficili e molte persone mi hanno aiutato in questo periodo. Mi ha aiutato anche uno psicologo, ora mi sento bene e sono contenta di come ho preparato la stagione, penso di essere uscita da questo periodo”.

Biathlon in Italia
Il Biathlon ha avuto un boom, ora lo conoscono in molti. È uno sport che ti incolla alla televisione, è bello che ci segua tanta gente anche dalla tv. Negli ultimi anni si è alzato il livello, anni fa potevi permetterti degli errori, oggi bisogna andare forte. Per essere perfetto devi avere la tua mentalità e restare freddo e pronto. Sono nata come fondista sulle orme di Pietro Piller Cottrer e Fauner, facevo tanti sport ma un giorno mi hanno detto “Vieni a provare a sparare” ho detto perché no? È cosi che ho cominciato. A Sappada c’erano le sagome mobili, stavo con gli amici e ci andavo volentieri. Adesso c’è il centro sportivo di Forni Avoltri ed è fondamentale per l’allenamento”.

Rapporto con Dorothea Wierer
“Abbiamo fatto un cammino insieme, lei è sempre stata la figura di riferimento per me. Siamo cresciute insieme ma siamo diverse, il giorno e la notte, abbiamo due caratteri diversi ma facciamo la stessa cosa. Siamo in due squadre diverse adesso, ognuno ha preso la propria strada”.

Sui risultati estivi sugli skiroll e sul cambio di materiali
“Con gli skiroll non è la stessa cosa ma non ci sono troppe differenze se non il mezzo. Il poligono alla fine è uguale”. L’aspetto dei materiali invece è importante, devi essere perfetto su qualsiasi campo, deve girare tutto per il meglio. Mi sentivo di fare questo cambiamento perché non ero più contenta, lo vedo anche come un modo per voltare pagina”.

Format preferito
“Posso fare bene in tutte le gare, preferisco sprint e inseguimento, l’individuale è più noiosa, mi piace più la battaglia. C’è un cambio generazionale ma anche in staffetta possiamo dire la nostra. I giovani e le giovani stanno crescendo bene, lavorano tanto con noi”.

Inizio stagione
“La partenza quest’anno sarà più regolare, nazionali come la Svezia saranno comunque avvantaggiate nelle prime gare perché si alleneranno tutto il mese di novembre sulla neve. Mi sento pronta per la partenza e spero di fare subito bene”.

Focus su Oberhof, sede dei Mondiali
“Oberhof è stata una giornata assurda, mi sentivo Superman, non capivo cosa stava succedendo. Mi hanno detto “Hai vinto” e non ci credevo. Sono andata a letto stanchissima e poi mi sono giocata la vittoria anche il giorno dopo. Tornare per il Mondiale è emozionante perché ho bei ricordi, ma sarà dura perché è una pista difficile”.

Lisa Vittozzi Felicetti

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