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Johannes Boe

Nove Mesto 2023, inseguimento maschile: Johannes Boe il cannibale si aggiudica gara e coppa di specialità. Giacomel 14^

Nella tradizionale località di Nove Mesto (Repubblica Ceca) è andato in scena oggi l’inseguimento maschile, valido per la Coppa del Mondo 2022/2023 di biathlon. La sprint disputata giovedì ci aveva consegnato una classifica di partenza già sbilanciata e le aspettative della vigilia non sono state smentite. Il cannibale norvegese Johannes Thignes Boe (0+0+1+1) si aggiudica anche la gara odierna condividendo per la decima volta in carriera i due gradini più alti del podio con il fratello maggiore Tarjei Boe (0+0+1+0). Il podio è completato dallo svedese Martin Ponsiluoma (0+3+1+1).

Non ci sono più aggettivi per descrivere la stagione del fuoriclasse nativo di Stryn. Fra poco più di due mesi Johannes festeggerà il trentesimo compleanno, ma già ora può vantare una bacheca che difficilmente potrà essere avvicinata da altri biathleti in futuro. Grazie alla sedicesima vittoria stagionale a livello individuale, si archivia oggi la 71esima vittoria individuale della carriera considerando Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi. I 90 punti conquistati oggi gli permettono, tra l’altro, di aggiudicarsi la coppa di specialità e avvicinarsi all’aritmetica vittoria della classifica generale.

Nonostante l’eccellente prova di Tarjei, che partiva con un distacco di 30”, il succeso odierno è l’ennesimo arrivato senza mai essere realmente in discussione. Al primo poligono i fratelli Boe coprono tutti i bersagli e guadagnano terreno sugli inseguitori. Fra questi, Ponsiluoma e Guigonnat sono tra i più veloci a trovare lo zero ed escono quasi appaiati dalla piazzola ma si trovano già a più di un minuto e mezzo dalla testa.

Nel corso della seconda tornata il dominatore della Coppa del Mondo non forza troppo sugli sci stretti e gestisce ottimamente anche la seconda sessione di tiro, riuscendo a non commettere errori nonostante delle condizioni di vento non semplici. Il fratello maggiore lo imita poco dopo e prova a mantenere ancora aperta la lotta per la vittoria, ma il cronometro recita già +46.4” rispetto al tempo di Johannes. Dietro di loro Ponsiluoma incappa in tre giri di penalità, mentre Hartweg, Samuelsson, Doll e Ress trovano un prezioso zero che li proietta alla caccia del terzo posto.

Nel corso della terza tornata Johannes Boe ingrana le marce alte e allunga su Tarjei in maniera significativa, arrivando alla prima sessione di tiro in piedi con circa un minuto di vantaggio. I fratelli norvegesi continuano la corsa speculare al tiro, trovando un 4 su 5 che non pregiudica le loro posizioni. I distacchi sono talmente elevati che dietro è ormai impensabile per chiunque provare a ricucire il gap. Anzi, molti incappano in una sessione di tiro fallosa e fra i pochi abili a trovare lo zero c’è il francese Fabien Claude, che si avvicina alla terza piazza, occupata momentaneamente da Benedikt Doll.

L’ultimo poligono è una formalità per il team norge, che si gode l’ennesimo trionfo, l’ennesimo back-to-back sprint+inseguimento e l’ennesima doppietta. Johannes Boe incappa in un errore ininfluente, mentre Tarjei Boe trova un altrettanto ininfluente zero, ma è giusto sottolineare come in una competizione tra “umani” staremo parlando di una prestazione eccezionale. Nel corso della tornata conclusiva si assiste ad una battaglia serrata per il gradino più basso del podio tra Ponsiluoma e Doll. Al traguardo la spunta lo svedese, bravo a trovare l’allungo decisivo poco prima del rettilineo finale.

Altrettanto serrata la lotta per il quinto posto, con un finale al photofinish che premia il francese Fabien Claude (1+1+0+2), capace di beffare il connazionale Antonin Guigonnat (0+1+2+1) e Sebastian Samuelsson (0+0+2+2). Dietro di loro troviamo Vetle Christiansen, che sciupa il pettorale 3 con una prova troppo imprecisa al poligono (1+2+0+1), il tedesco Roman Rees (0+0+3+0) e il belga Florent Claude (100% al tiro), che si aggiudica la migliore prestazione in termini di pursuit time.

In chiave azzurra c’è una discreta gara di Tommaso Giacomel, che partendo con il pettorale 26 riesce a rimontare ben 12 posizioni per guadagnarsi il 14esimo posto conclusivo a 2:19.5′ dal vincitore. In una giornata contrassegnata da basse percentuali al poligono, il trentino limita i danni incappando in un giro di penalità nella prima sessione di tiro e in due errori nella terza sessione. Oltre a Tommaso l’unico altro azzurro qualificato era il trentino classe 2001 Elia Zeni, grazie al 53esimo posto della sprint. Purtroppo Zeni incappa in una giornata difficile al tiro (1+3+3+0) chiudendo la gara in 55^ piazza a 7:12.1 dalla testa e riuscendo ad evitare per poco il doppiaggio.

La tappa di Nove Mesto si concluderà domani con la giornata dedicata alle staffette miste. Alle 11.30 di domenica prenderà il via la staffetta mista, mentre alle 15.15 assisteremo alla single mixed.

 

Foto: IBU Media

Mirko Chiaradia