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Ibu Youth Camp Oberhof

Oberhof, International Biathlon Youth Camp: le impressioni dei giovani azzurri

Sono appena rientrati da Oberhof (Germania), la sede che ospiterà dal 6 al 19 febbraio i Campionati Mondiali di Biathlon 2023, i giovani azzurri impegnati nell’International Biathlon Youth Camp, un raduno collegiale di respiro internazionale, aperto ai migliori prospetti della disciplina che si è disputato dal 24 al 30 ottobre.

Per quanto concerne la l’Italia sono stati selezionati i migliori atleti nati nel 2004 selezionati per i risultati ottenuti in Coppa Italia, non inseriti nelle squadre nazionali azzurre (aspiranti e giovani). I giovani convocati dal Dt Klaus Höllrigl sono stati coordinati da Saverio Zini (Esercito), alla prima esperienza da allenatore a livello internazionale, dopo il ritiro dall’agonismo avvenuto a Martello la scorsa primavera:

“Il raduno è andato molto bene, diciamo che è stata un’ottima esperienza come come pensavo e auspicavo perché comunque ragazzi sono riusciti un po’ a confrontarsi con le altre nazioni e poi hanno hanno visto un po’ come si lavora anche in un centro di preparazione come Oberhof, che penso sia uno degli impianti migliori in tutta Europa e nel mondo. Siamo riusciti a sciare nel tunnel, dove abbiamo lavorato un po’ sulla tecnica e abbiamo fatto anche un test all’interno con dei lavori intervallati dove i ragazzi si sono espressi molto bene.  Abbiamo gareggiato anche all’International test sul tiro e anche lì i giovani si sono comportati molto bene, sono molto soddisfatto del lavoro e i ragazzi si sono dimostrati molto motivati e hanno indubbiamente un bel talento.
Per quanto mi riguarda è stata un’ottima esperienza, perché sono riuscito a vedere un po’ anche come lavorano nazioni di vertice come la Germania e la Francia, ma non solo. Mi sono confrontato anche le altre nazioni. Secondo me è stata un’ottima settimana e adesso è andato tutto per il meglio. Ora i ragazzi possono tornare ad allenarsi ancora più motivati per concludere la preparazione in vista della stagione agonistica, sono stati promossi a pieni voti”.

Ci siamo anche confrontati con gli azzurri per cogliere le loro sensazioni e farci raccontare la loro esperienza:

Nadège Gontel (Sc Granta Parey) – “Inizio subito dicendo che è stata un’esperienza veramente fantastica. Per prima cosa devo dire che mi sono trovata sin da subito molto bene con i miei compagni italiani e con l’allenatore, che dal primo momento ha cercato di creare un’ambiente sereno e gioioso, aiutandoci a conoscerci. Il fatto di allenarsi insieme a tantissime nazioni ci ha permesso di imparare molto, di condividere numerose conoscenze e di vedere il livello mondiale.

Durante la settimana abbiamo anche affrontato numerose challenge in staffette formate da due persone di nazioni diverse e questo ci ha proprio aiutati a legarci anche a moltissimi atleti non italiani. Negli allenamenti ci hanno guidato vari allenatori e dunque abbiamo anche fatto esercizi mai fatti prima. È stato anche bellissimo poter sciare nel tunnel di Oberhof e allenarsi in uno stadio famosissimo, dove gareggiano in Coppa del mondo. Devo davvero ringraziare i miei compagni di questa esperienza e Saverio, i miei allenatori e soprattutto la mia famiglia, che mi supporta e aiuta in tutte le situazioni”.

Carlotta Gautero (Fiamme Oro) – “È stata una bellissima esperienza. Abbiamo avuto l’opportunità di allenarci con molte altre nazioni e allenatori. Ci siamo confrontati con gli altri ragazzi e abbiamo imparato a comportarci in questo nuovo ambiente, sicuramente diverso da quello della Coppa Italia a cui sono e siamo abituati.
Ci siamo divertiti e abbiamo creato un bel clima tra noi 4 ragazzi e Saverio, che è stato super disponibile e competente. Questo raduno sarà sicuramente un bel ricordo che mi porterò dietro ed è stato un grande stimolo per iniziare la stagione”.

Alex Perissutti (Sc Fornese) – “Il raduno è andato molto bene. L’ IBU Youth Camp di Oberhof è stata per me una nuova fantastica esperienza che ha dato la possibilità a noi atleti di allenarsi anche in ambito internazionale e mettersi a confronto con gli atleti appartenenti ad altre nazioni. Infatti l’ambiente di lavoro era molto stimolante e ben organizzato. È stato un piacere e un divertimento lavorare in un centro importante e rinomato come Oberhof; che ha permesso a noi atleti di sfruttare al massimo le strutture che fornisce come poligono, pista da skiroll e ski hall.

Abbiamo avuto la fortuna di poter far uso del tunnel innevato per fare degli allenamenti con gli sci ai piedi, utile soprattutto per migliorare tecnicamente e riprendere le giuste sensazioni e i giusti equilibri sulla neve, dopo un’estate ricca di allenamenti con gli skiroll.

Tutto questo è stato molto importante come avvicinamento alla stagione invernale che è ormai alle porte. Il nostro accompagnatore è stato uno dei tecnici della squadra nazionale junior: Saverio Zini, che si è dimostrato da subito molto disponibile, competente e vicino a noi atleti instaurando un ottimo rapporto, e facendoci lavorare bene e con serietà.

È stato un piacere allenarmi anche con i miei compagni di squadra: Nicola Giordano, Nadege Gontel e Carlotta Gautero…
Per questo vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno permesso di vivere questa esperienza e coloro che mi hanno aiutato e supportato durante questa settimana ricca di emozioni, di sport, di divertimento, di biathlon!”

Nicola Giordano (Fiamme Gialle) – “Ho appena terminato il raduno a Oberhof e devo dire che è stata una bellissima esperienza. Lì avevo l’opportunità di allenarmi con nuove persone provenienti da tutto il mondo. Ad accompagnarci c’è stato Saverio zini che ha svolto un ottimo lavoro da allenatore super disponibile e attento alle nostre esigenze. È stato anche in grado di far sì che si creasse subito un bellissimo clima tra noi compagni italiani. Oltre a me c’erano Carlotta Gautero, Nadege Gontel e Alex Perissutti. Io conoscevo già Carlotta perché mi alleno da sempre con lei, ma ho invece avuto l’opportunità di conoscere meglio Alex e Nadege con cui mi sono trovato benissimo.
A Oberhof abbiamo potuto sciare diverse volte nel tunnel e ci siamo allenati nel poligono di Coppa e sulla pista di skiroll. Inoltre abbiamo anche partecipato ad alcuni meeting in cui trattavamo diversi argomenti utili al nostro sport con persone anche di un certo rango (ad esempio Kati Wilhelm).

In generale penso che sia stata assolutamente una bella esperienza, ma non solo dal punto di vista sportivo. Abbiamo avuto l’opportunità di vistare città, di metterci in gioco, di assaggiare nuovi cibi, di vedere posti sconosciuti, di relazionarci con gente nuova e con culture completamente diverse dalla nostra e persino di migliorare il nostro inglese. Ringrazio quindi tutti per l’opportunità e coloro che hanno vissuto con me questa esperienza”.