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Ruhpolding 2022: Fillon Maillet concede il bis e si conferma re dell’inseguimento. Hofer è il migliore degli italiani, 16esimo

La sesta tappa valida per la Coppa del Mondo di biathlon 2021/2022 si rivela oltremodo positiva per il francese Quentin Fillon Maillet, netto vincitore oggi dell’ultima gara del weekend, l’inseguimento di 12,5km. L’attuale leader della classifica generale e di specialità fa bottino pieno nelle gare individuali disputate sul tracciato di Ruhpolding (Germania) e, dopo la vittoria nella 10km sprint di giovedì, concede il bis andando a trionfare anche nel format di gara a lui più congeniale, ovvero l’inseguimento.

Sette delle undici vittorie conquistate dal transalpino in Coppa del Mondo arrivano infatti dalla specialità “pursuit” e in questa stagione siamo a un eloquente 4 su 5. Dietro al biathleta francese (primo al traguardo con il tempo di 31:30.6 e il 90% di bersagli centrati), troviamo il russo Alexandr Loginov a 8.8” con un solo errore nella terza serie e il bielorusso Anton Smolski (1+1+0+0, con 13.1” di distacco). Con i punti conquistati Fillon Maillet guadagna terreno in classifica generale sullo svedese Samuelsson e sul connazionale Emilien Jacquelin, autore oggi di una gara discreta ma solamente 20esimo al traguardo, dopo essere partito per 53esimo.

Fillon Maillet parte con il pettorale numero 1 e dopo aver allungato nel primo giro commette un errore nella prima sessione di tiro e cede la testa della corsa al tedesco Benedikt Doll, partito con il numero 2.  Doll e Fillon Maillet passano indenni il secondo poligono e incrementano il distacco sugli inseguitori; il francese riesce a ricucire lo strappo nel corso della terza tornata e arriva a sparare assieme al collega tedesco.

Qui c’è il momento di svolta della gara, poiché Doll incappa in due errori nel tiro in piedi, che storicamente è sempre stato il tallone d’achille della sua carriera. L’attuale pettorale giallo invece fa valere la sua abilità e rapidità proprio nelle due sessioni di tiro in piedi e si lancia in solitaria alla conquista della quinta vittoria della stagione in gare individuali, nonostante l’errore commesso in apertura all’ultimo poligono. Nel momento decisivo, dietro di lui il tedesco Erik Lesser e lo svedese Sebastian Samuelsson buttano via rispettivamente con uno e due errori una prestazione eccellente fino ad allora, lasciandosi sfuggire il podio.

In mezzo a tanti bersagli mancati emerge sorprendentemente il lituano Vytautas Strolia, che è secondo all’uscita dell’ultimo poligono, ma vede sfuggire il podio anche quest’oggi, dovendo cedere il passo ai più quotati Loginov e Smolski, e successivamente anche al francese Simon Desthieux, quarto al traguardo con 22.4” di ritardo dalla vetta e un errore in ciascuna delle due sessioni a terra. Se Strolia è una piacevole sorpresa per i risultati di sprint e inseguimento nella tappa bavarese, Loginov dimostra di essere molto centrato e guida una squadra russa evidentemente in crescita in questa fase di stagione. Altra prestazione convincente anche per il bielorusso Smolski, che sta diventando un biathleta competitivo in ogni format di gara e con una grande costanza di rendimento, che gli fa meritare il settimo posto nella classifica generale di Coppa.

Dietro al lituano Strolia, quinto con 30.4” di distacco, troviamo poi Lesser a 37.9” (0+0+0+1) e Samuelsson a 40.8” (1+0+0+2). Completano la top-ten tre atleti capaci di rimontare molte posizioni, ovvero lo sloveno Fak (0+1+0+0, partito con il pettorale 39), il russo Tsvetkov (0+0+0+2, 21esimo in partenza) e il tedesco Zobel (0+0+0+1, pettorale 24 al via).

In chiave azzurra il migliore è Lukas Hofer, 16esimo al traguardo, a 1:17.7 dal vincitore e autore di una discreta gara al tiro (1+0+1+1) e più che convincente sulla parte sciata, capace di avere la meglio sul rettilineo finale sul russo Serokhvostov e sul compagno di squadra Thomas Bormolini, anche oggi autore di un’ottima prestazione sotto tutti i punti di vista. Al termine il livignasco è 18esimo a 1:18.4 dalla testa con due soli errori complessivi e ben 15 posizioni guadagnate. L’atleta azzurro con la miglior posizione di partenza era Dominik Windisch, pettorale 13. Dopo un primo poligono senza errori, Windisch perde però terreno in seguito a 4 bersagli mancati in tutto, concludendo 22esimo con 1:32 di ritardo (0+2+1+1). L’ultimo italiano al via era Didier Bionaz, che non riesce a confermare la zona punti conquistata nella sprint e termina 44esimo a 2’48.7” con un bersaglio mancato per ciascuna sessione di tiro.

I segnali di crescita di tutta la squadra azzurra sono comunque incoraggianti e ci proiettano con fiducia alla tappa di casa ad Anterselva, dove saranno assenti molti atleti di prima fascia per rifinire la condizione in vista delle Olimpiadi di Pechino e dove purtroppo non sarà ammesso il pubblico per il secondo anno di fila. Saranno proprio gli uomini ad inaugurare la tappa italiana, con la gara individuale da 20km, giovedì 20 gennaio alle 14.15. Anche se a distanza, saremo pronti a incitare i nostri atleti per poterci proiettare all’appuntamento olimpico con ancora maggior fiducia.

 

CLASSIFICHERISULTATI

 

Foto: Manzoni / IBU

Mirko Chiaradia