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Ruhpolding 2022: la Russia fa il botto e conquista la staffetta maschile 4×7,5km. Un’ottima Italia chiude ai piedi del podio

L’opportunità era ghiotta e la Russia non se la fa sfuggire. Con il tempo complessivo di 1:11:06.1 e solamente quattro ricariche utilizzate, il quartetto russo composto da Said Karimulla Khalili, Daniil Serokhvostov, Alexandr Loginov e Maksim Tsetkov conquista la terza staffetta maschile 4×7,5km della stagione di Coppa del Mondo di biathlon.

Sulle nevi bavaresi di Ruhpolding (Germania) il terreno di conquista era privo dei migliori biathleti norvegesi, impegnati nella preparazione pre-olimpica al passo di Lavazè in Trentino. La Norvegia schierava al via un quartetto sperimentale, ma di tutto rispetto, composto da Fjeld Aleksander Andersen, Sverre Dahlen Aspenes, Johannes Dale e Erlend Bjoentegaard. La striscia aperta di diciassette gare consecutive a podio in questo format si conclude oggi, ma i norvegesi possono recriminare per un episodio sfortunato e insolito avvenuto al secondo poligono, dove lo svedese Peppe Femling spara incredibilmente sui bersagli accanto. Il primo frazionista norvegese si vede dunque costretto a due giri di penalità senza averne colpa. In corso d’opera il tempo viene aggiustato ma la gara è ormai falsata e al termine la squadra “norge” è solamente settima a 2:00.6 dalla testa.

Dietro la sempre più convincente squadra russa (ancora priva di Eduard Latypov, positivo al Covid), si piazzano la formazione di casa della Germania (Lesser-Rees-Doll-Nawrath) e il quartetto bielorusso (Labastau-Lazouski-Varabei-Smolski), rispettivamente con 7” e 23” di ritardo. Un’ottima e convincente Italia chiude ai piedi del podio, in quarta posizione a 53.7” dalla vetta e a poco più di 30” dalla terza piazza.

L’Italia schierava una formazione diversa rispetto alle precedenti staffette disputate in questa stagione, con Thomas Bormolini al lancio, Dominik Windisch in seconda frazione, Didier Bionaz in terza e Lukas Hofer a chiudere. Nella frazione d’apertura registriamo un’altra ottima prestazione di Thomas Bormolini che passa quasi indenne entrambi i poligoni, dovendo utilizzare una sola ricarica nella sessione a terra e arrivando al cambio nel gruppetto di testa con il secondo tempo sugli sci.

Dominik Windisch conduce con auterovelezza il terzo giro arrivando a sparare a terra in prima piazzola dove è costretto a sfruttare una sola ricarica con tempi comunque rapidi. Nella sua seconda tornata gestisce saggiamente lo sforzo e regala un poligono fantastico in piedi, chiudendo i cinque bersagli con uno shooting time di primissimo livello.

Dietro di lui si forma un drappello di inseguitori temibili, che comprende il francese Jaquelin, il bielorusso Lazouski, l’ucraino Pidruchnyi e il russo Serokhvostov; al secondo cambio l’altoatesino consegna il testimone in prima posizione a Didier Bionaz con un margine di circa 8”.  Prima del quinto poligono il distacco è totalmente ricucito e le cinque nazioni al comando giungono assieme a sparare. Loginov, Varabei e Tsymbal centrano tutti i bersagli mentre i due giovani biathleti di Italia e Francia (Bionaz e Perrot) perdono il treno in seguito a due errori che li costringono all’utilizzo delle ricariche.

La Germania sfrutta la precisione al tiro e la velocità sugli sci di Benedikt Doll per scavalcare Italia, Francia e Ucraina e lanciarsi all’inseguimento della testa della corsa. Nella sesta sessione di tiro, il valdostano classe 2000 è abile a sfruttare la ricarica per coprire l’unico bersaglio mancato e arriva all’ultimo cambio con meno di 25” di ritardo dalla terza piazza.

Nell’ultima frazione troviamo quindi Russia e Bielorussia con Maxim Tsvetkov e Anton Smolski a guidare saldamente la gara, mentre dietro rimangono diverse nazioni ancora in lotta per il podio. A guidare la rincorsa per la formazione azzura c’è il rientrante Lukas Hofer, non ancora al top della condizione ma decisamente in crescita rispetto alle ultime apparizioni del 2021. Il carabiniere di San Lorenzo di Sebato (BZ) centra con rapidità tutti i bersagli nella sessione di tiro a terra e allunga su Francia e Ucraina, meno precise al tiro. Si arriva così al poligono decisivo con Tsvetkov padrone del proprio destino e un tandem a inseguire con 20” di ritardo, formato dal tedesco Philipp Nawrath e dal bielorusso Anton Smolski. Tsvetkov è glaciale e non delude i compagni di squadra, completando una gara magistrale da parte di tutti gli interpreti del quartetto russo e riuscendo a resistere alla rimonta di Nawrath, parso molto in forma anche nella gara a sprint disputata giovedì.

Lukas Hofer arriva a sparare con l’obiettivo di salvaguardare la quarta posizione e centra un entusiasmante 5/5 nel tiro in piedi con il miglior shooting time.  Al traguardo troviamo quindi nell’ordine Russia, Germania e la ormai “solita” Bielorussia a chiudere il podio. I segnali positivi e la prestazione di squadra oltremodo convincente da parte di tutti i frazionisti azzurri sia al tiro che sulla parte sciata sovrastano l’amaro in bocca lasciato da un podio mancato di poco.

Altre nazioni invece non possono nascondere la propria delusione, a partire dalla Francia (F.Claude-Jaquelin-Perrot-Fillon Maillet), che nonostante l’inserimento del giovanissimo Perrot, partiva con ambizioni di vittoria nel giorno in cui la principale rivale (Norvegia) era priva degli uomini più forti. Il giro di penalità scontato da Fabien Claude in prima frazione ha complicato l’andamento della gara e nonostante le buone percentuali degli altri frazionisti non c’è stato più modo di ricongiungersi con la testa della corsa. Al termine i transalpini sono quinti, attardati di 1′ e 15”. In sesta podizione con 1:44.9 di ritardo troviamo il quartetto ucraino (Pryma-Pidruchnyi-Tsymbal-Dudchenko), precisi comunque al poligono con sole sei ricariche utilizzate. Forse ancor più delusa della Francia è la Svezia, che schierava la formazione tipo con Femling, Nelin, Ponsiluoma e Samuelsson, ma ha dovuto rincorrere per tutta la durata della competizione in seguito agli errori del primo frazionista e chiude solamente ottava a oltre due minuti con un giro di penalità e 12 ricariche. Completano la top-ten la compagine canadese e la Svizzera, rispettivamente nona e decima all’arrivo.

Prima della staffetta che metterà in palio le medaglie olimpiche avremo modo di goderci un’altra staffetta già la prossima settimana nell’attesissima tappa italiana di Anterselva. La 4×7,5km maschile si svolgerà domenica 23 gennaio a partire dalle 12:15. Le sensazioni lasciate dai biathleti azzurri sono un buon viatico per la tappa di casa e ancor di più per l’appuntamento chiave di tutta la stagione, le Olimpiadi in Cina.

 

CLASSIFICHERISULTATI

 

Foto: IBU

Mirko Chiaradia