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Staffetta mista argento

Un biathlon azzurro più misto e sempre più giovane, l’argento di una squadra che non molla mai

Un argento pesante, la rassegna iridata di Oberhof inizia nel migliore dei modi per i colori azzurri: se il bronzo di Oestersund del 2019 e l’argento del 2020 ad Anterselva sono arrivate con il quartetto olimpico che ci aveva regalato grande soddisfazioni tra Sochi e Pyeongchang (con l’unico avvicendamento tra Oberhofer e Vittozzi), quello odierno è stato forse il metallo più emozionante. Eguagliato così il risultato ottenuto in stagione nella staffetta mista di Pokljuka, a ordine inverso perchè il lancio fu degli uomini e le donne a chiudere.

Bisogna festeggiare perchè Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer hanno dimostrato la classe e il valore dei giorni migliori. La sappadina in prima frazione ha provato a fare il forcing sia sugli sci che al tiro, arrendendosi solo alla francese Simon, leader della classifica generale. La campionessa di Rasun ancora una volta si è fatta trovare pronta per l’appuntamento iridato e ha resistito alla rimonta delle grandi fondiste del circuito, sul tracciato che forse è più complesso per le sue caratteristiche.

Dorothea Wierer Didier Bionaz

Oggi però permetteteci di celebrare i nostri due enfant prodige: Didier Bionaz e Tommaso Giacomel non hanno tremato alla prima prova di grande responsabilità in un Campionato del Mondo. Già a Pokljuka erano stati nella mista (Bionaz) e nella staffetta maschile (entrambi), ma oggi hanno dimostrato di poter lottare con i migliori. Senza paura, con lucidità. Il valdostano è stato perfetto: gestione delle ricariche e grande forza sugli sci, per rimanere aggrappati fino alla fine e giocarsi addirittura la medaglia d’oro.

Tommaso Giacomel ha sfidato il numero 1 nella serie finale: come per Windisch ad Anterselva, anche per Tommy non c’è stata storia nell’ultimo giro con l’alieno Johannes Boe, particolarmente falloso a terra, che ha però coronato una grandissima rimonta per la Norvegia. Partita ad handicap con Tandrevold, ma capace di risalire la china con Marte Olsbu Roeiseland ma soprattutto Sturla Holm Laegreid, mvp di giornata. La Francia che ha provato a tenere la testa della gara è medaglia di bronzo, con individualità come Simon e Jacquelin che potremo verificare nel corso della rassegna iridata, mentre quella medaglia ha rischiato di perderla Fillon Maillet che ha inboccato la strada sbagliata verso l’arrivo.

Svezia e Germania, più quotate della nostra nazionale, devono digerire un boccone amaro e rimangono fuori dal podio. Austria e Repubblica Ceca, le outsider, ci vanno vicino.

Non poteva iniziare nel modo migliore questo Mondiale e che sia di buon auspicio per le prove individuali a partire da venerdì con le sprint femminili, ma la strada verso i Giochi di Milano Cortina è ancora lunga e con i nostri giovani possiamo davvero sognare in grande.

 

Foto: Manzoni IBU

Nicolò Persico