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Dorothea Wierer Coppa del Mondo

Dorothea Wierer: “Non ho le stesse energie delle più giovani, ma il mio carattere mi impone di dare sempre il massimo”

Con due sfere di cristallo in bacheca, tre medaglie olimpiche e dieci iridate al collo, la carriera di Dorothea Wierer è tra le più prestigiose nella storia del biathlon. La carismatica atleta classe 1990 sarà al via con il pettorale numero 1 al pari di Tommaso Giacomel, il destino ha voluto che proprio entrambi gli atleti delle Fiamme Gialle aprissero le danze nelle rispettive stagioni di Coppa del Mondo. Le motivazioni per continuare? Vuole ottenere altri successi, perchè il carattere di Doro è quello combattivo di sempre e non manca il desiderio di lottare con atlete più giovani. Abbiamo raggiunto telefonicamente Dorothea Wierer direttamente in Finlandia, pronta per il via della Coppa del Mondo.

Ciao Doro, come stai? Che clima si respira a Kontiolahti?

“Abbastanza bene, qui fa freddo. Nei primi giorni la temperatura è scesa fino a -10, ora è a -2 ed è più sopportabile. Sicuramente si è sentito lo sbalzo ed è stato traumatico, fortunatamente ora è più fattibile”. 

Come è andata complessivamente la preparazione, ricordiamo che sei seguita al tiro da Fabio Cianciana e Andrea Zattoni per la parte atletica. Hai sofferto di problemi fisici oppure è filato tutto nel migliore dei modi?

“Ho avuto degli alti e bassi, soprattutto all’inizio della preparazione perchè dopo la scorsa stagione mi sono presa un lungo stop. Nei primi raduni ero meno brillante ho fatto meno carichi, ma piano piano mi sono ripresa. I tanti impegni e il fatto che stato sistemando casa mi hanno rubato tante energie e non ho praticamente avuto giorni per riposare. Alla fine però sono riuscita a fare quasi tutti gli allenamenti in programma, per cui sono soddisfatta”.

 

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Che sensazioni hai avuto durante il raduno sulla neve di Beitostolen? C’è stata anche l’occasione di fare dei test interni

“Ora sto decisamente rispetto al raduno norvegese, chiaramente c’è ora c’è più tensione in vista della gara ma ho buone sensazioni. Vedremo poi da domani in poi come andranno le cose. Sicuramente ho bisogno di fare un po’ di gare per entrare un po’ nel ritmo della Coppa del Mondo. Non avendo avuto occasione di testarci con le altre nazioni sarà un’individuale particolare”. 

 

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Nell’ultima settimana hai finalizzato il lavoro tra Martello e Obertilliach, su quali aspetti hai lavorato?

“La settimana prima dell’esordio stagionale è sempre un po’ particolare. Dovresti cercare di riposare, ma dall’altra parte ci sono ancora gli ultimi dettagli da sistemare e gli ultimi appuntamenti legati agli sponsor. Sicuramente non è stata una settimana rilassante, ma ho preferito fare un po’ di chilometri sulla neve. In questo modo mi sento più tranquilla mentalmente, sebbene fisicamente sia stato un po’ più pesante”. 

Le ultime due detentrici prima di te della sfera di cristallo, tue coetanee, hanno dato forfait per problemi diversi di salute. Stiamo parlando di Marte Olsbu Roiseland e Tiril Eckhoff. Senza fare previsioni sulla classifica generale, il tuo obiettivo potrebbe essere quello di tenere duro per tutta la stagione e fare i conti alla fine, cercando di mantenere alta la condizione il più a lungo possibile?

“La vedo molto dura, devo essere realista. Non ho le energie di un’atleta di 25 anni. Sono tanti anni che sto lottando con le migliori atlete del circuito e non so nemmeno cosa aspettarmi, sulla carta ci sono atlete più accreditate rispetto a me e punterei su qualche atleta più giovane. Sinceramente sono tranquilla e so di aver lavorato bene, ho meno aspettative rispetto al passato e cercherò di dare il massimo. Poi a fine marzo vedremo cosa avrò raccolto. Potrebbe essere una stagione particolare visto che sono cambiate diverse regole nell’assegnazione dei punteggi, sono curiosa di vedere come andrà”.

I tuoi allenatori ti vedono tranquilla, probabilmente l’ultimo tassello conquistato con la medaglia olimpica ti ha dato una certa serenità: una delle tanti motivazioni che ti hanno spinto a continuare è quella di voler vincere ancora?

“Non lo so, sono tranquilla perchè nella mia carriera ho vinto anche di più di quello che pensavo. Non devo dimostrare niente a nessuno, ma sono fatta così. Per carattere voglio sempre andare bene ed essere la migliore, però l’età avanza e bisogna essere molto realisti, sicuramente nel recupero si fa sentire. Se devo fare un nome dico per esempio la svedese Elvira Oeberg, è veramente forte”.

 

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A proposito di recupero, ti aspetta subito una bella due giorni infrasettimanale con individuale e staffetta in due giorni per iniziare bene la stagione.

“Per ora le sensazioni sono buone, direi non male. Poi vedremo subito il confronto con le altre nei primi due giorni. Sono curiosa perchè è difficile valutare a che punto siamo, sarà una stagione lunghissima…”

Foto: FISI- Pentaphoto