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Beijing 2022: la prima 20km di Fillon-Maillet vale l’oro olimpico. Argento Smolski, bronzo Boe. 13esimo Windisch

Quentin Fillon-Maillet non era mai riuscito a ottenere vittorie in Coppa del Mondo di biathlon nella 20km individuale e centra la prima vittoria  della carriera nell’appuntamento che conta di più: le Olimpiadi di Pechino 2022.

Il francese ha costruito il proprio successo grazie a un passo sugli sci semplicemente straordinario: dopo una prima parte di gara abbastanza in sordina nonostante lo zero al primo poligono, il transalpino ha iniziato a macinare secondi e secondi sugli avversari. Al poligono, due errori, uno nel primo appuntamento in piedi e il secondo a terra, rischiano di compromettere la sua gara. Qui però, da grande campione come sta diventando, reagisce e cambia completamente passo: nel quarto giro, in particolare, stacca tutti gli avversari, rifilando addirittura 1’19”5 a Johannes Boe.

Nell’ultimo giro, in maniera molto simile, venendo a conoscenza anche degli errori nell’ultimo poligono degli avversari pretendenti alle medaglie partiti prima di lui, trova prima lo zero e poi vola al traguardo, staccando il campione norvegese di 31”1 a parità di errori. Per quest’ultimo gli errori arrivano nelle sessioni opposte rispetto a Fillon-Maillet, ovvero la prima e l’ultima, ma il secondo tempo di corsa totale vale comunque la medaglia di bronzo.

Davanti a lui, infatti, si piazza la sorpresa, ma forse anche no visti i risultati stagionali, Anton Smolski, che con quattro zeri esce dall’ultimo poligono addirittura con 2”1 di vantaggio su Fillon- Maillet. Nell’ultimo giro tenere il passo del francese è impossibile e all’arrivo è staccato di 14”8 che gli vale comunque una splendida e inaspettata medaglia d’argento. Il 100% al poligono all’arrivo sono solo due: quello di Smolki e  quello dell kazako Kireyev che, però, non va oltre alla 24esima posizione staccato i 3’41”8.

Chi ha sfiorato il 20/20 e forse anche la medaglia d’oro è stato il russo Maksim Tsvetkov, che praticamente con una gara perfetta grazie anche al traino di Johannes Boe in alcuni tratti della pista, arriva a sparare all’ultimo poligono per un risultato clamoroso: la carabina pesa un macigno e dopo il 4/4 sbaglia incredibilmente l’ultimo bersaglio. Come nei peggior incubi, a un passo dal’estasi Tsvetkov cade nella beffa atroce del quarto posto, che lo aspetta all’arrivo con 34”9 di ritardo dal vincitore. Chissà quante volte ancora penserà a quel maledetto bersaglio.

Stessa fine anche per Tarjei Boe, che arriva all’ultimo poligono con il 15/15  per giocarsi una medaglia: il fratello maggiore dei Boe sbaglia però il terzo bersaglio dicendo così addio alle sue speranze. Un passo sugli sci non da top-class non gli vale oltre che l’ottava posizione all’arrivo con un ritardo di 1’29”1.

Buonissima gara, anche per il nostro Dominik Windisch, che dopo una metà gara semplicemente impeccabile con due zeri e il terzo posto all’uscita dal secondo poligono incappa in due errori nei successivi due appuntamenti con la carabina, che lasciando un pizzico di rammarico. Il passo sugli sci è comunque molto buono e all’arrivo è 14esimo staccato di 2’38”2.

Gli altri azzurri concludono più indietro: Lukas Hofer (0+2+0+0) conclude 27esimo 3’56”2 e non grandissimi segnali positivi riguardo al tempo sugli sci. Discorso simile anche Thomas Bormolini (0+1+2+2) che fatica sin da subito e con 5 errori, totali arriva 63esimo a 7’01”2. Il giovane Didier Bionaz (1+1+1+0), invece, sbaglia tre volte e arriva 48esimo a 5’57”3.

Delusioni di giornata sicuramente sono Sturla Laegreid, 15esimo a 2’40”7 con tre errori, Sebastian Samuelsson, 30esimo a 4’04″1 con tre errori ma soprattutto Emilien Jacquelin, addirittura 72esimo con 7 errori totali e un ritardo di 7’44”.

Per gli uomini il ritorno sulla pista di Zhangjiakou sarà nella giornata di sabato 12 febbraio alle ore 10 italiane, quando andrà in scena la sprint.

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Foto: gettyimages

Alberto Pilone