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Beijing 2022, mass start femminile: le dichiarazioni di Dorothea Wierer

Vi riportiamo le dichiarazioni dell’azzurra Dorothea Wierer al termine della mass start femminile a Pechino, sede dei Giochi Olimpici Invernali. 22ma posizione finale per l’azzurra classe 1990 delle Fiamme Gialle. Otto gli errori commessi da Wierer al poligono, due in ogni serie, nella mass start vinta a sorpresa dalla francese Jusstine Braisaz-Bouchet che ha fatto la differenza sugli sci nel corso del quarto giro. A medaglia anche le due norvegesi Tiril Eckhoff, che replica i bronzi nel format ottenuti a Sochi 2014 e Pyeongchang 2018, precedendo grazie al forcing nel finale la connazionale Marte Roeiseland che ha conquistato la sua quinta medaglia in questa edizione delle Olimpiadi. Quarto posto per la ceca Marketa Davidova.

Le dichiarazioni dell’azzurra rilasciata in mixed zone per FISI, dove ha fatto un bilancio sui Giochi e sull’eventuale prosieguo di carriera:

“È stata un’Olimpiade molto faticosa, molto impegnativa dalla neve lenta alle temperature e al vento. Abbiamo visto tante ragazze che hanno fatto fatica, non era semplice da gestire e siamo state anche fortunate a trovare delle gare con meno vento di quanto ci aspettassimo. Sono contenta della medaglia, però diciamo che è stata molto molto dura qua a pechino. È andata bene, peccato per oggi che ho fatto troppi errori al poligono anche sa in pista mi sentivo bene ma due errori ad ogni poligono sono semplicemente troppi, però può capitare. È’ stato un continuo rincorrere, non era impossibile ma come detto si sentiva la stanchezza. Sono soddisfatta con la medaglia, non era facile perché c’erano molte aspettative però ho fatto delle buone gare a parte oggi.

È stato il coronamento di una bellissima carriera, tutti mi chiedevano di questa medaglia individuale e ci ho veramente messo tuta me stessa ed è andata alla grande, più di così non potevo fare. Il momento più difficile è stata la staffetta mista perché ho patito tantissimo vento e freddo, non ero pronta mentalmente a queste condizioni in più la pista era difficilissima con moltissimo ghiaccio, quello è stati un inizio traumatico. Il livello è stato altissimo, con tante atlete che possono giocarsi il podio e la differenza più grossa era sui materiali che ovviamente ti davano una spinta in più. Noi eravamo nella media ma le gare si fanno molto sul poligono dove alcuni giorni abbiam lavorato benissimo, mentre altri siamo andati meno bene ma fa parte dello sport di alto livello. Il sogno di ogni atleta è quello di fare l’Olimpiade a casa, ma bisogna essere realisti non so se ci arriverò. Abbiamo ancora tre settimane di Coppa del Mondo in cui posso giocarmi la coppa di specialità nella mass start e vorrei ancora confermarmi nelle posizioni di vertice della classifica generale, poi a fine stagione a bocce ferme ci penserò”.

Foto: Pentaphoto