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Beijing 2022, staffetta maschile: le dichiarazioni degli azzurri

Vi riportiamo le dichiarazioni degli azzurri al termine della staffetta maschile odierna a Pechino, sede dei Giochi Olimpici Invernali. Settima posizione finale degli azzurri con Thomas Bormolini, Tommaso Giacomel, Lukas Hofer e Dominik Windisch nella gara vinta dalla Norvegia su Francia e Russia, con un finale rocambolesco dopo che i sovietici avevano un vantaggio di quasi un minuto all’ingresso dell’ultimo poligono. Questo è il biathlon.

Le dichiarazioni degli azzurri rilasciate in mixed zone per la RAI:

LUKAS HOFER

“Si è visto cos’è il biathlon, è stato impressionante vedere tanti errori, magari il vento è cambiato oppure è stato tutto dovuto alla maggiore tensione. Latypov ha sbagliato tanto, purtroppo per me non l’ha fatto domenica. Ciò insegna che in sport può succedere di tutto e si deve lottare fino alla fine.

Dopo le 17 la temperatura cala di brutto e al tiro hai meno sensibilità alle dita. Diciamo che il primo giorno dopo l’inseguimento mentalmente ero distrutto, perché era un’occasione che volevo sfruttare e non ho portato a buon fine. Oggi ho approcciato diversamente e meglio all’ultimo giro, una cosa che purtroppo vedi solo dopo. Ahimè nella gara odierna non ci volevano quegli errori a terra, perché eravamo lì con i primi e restare in quelle posizioni poteva esserci di aiuto. Purtroppo quando sono arrivato nella serie a terra, è cambiato il vento. C’è ancora la mass start, dove faremo l’ultimo sforzo. Importante fare una bella prestazione al tiro e vediamo cosa accade”.

DOMINIK WINDISCH

“In generale non è mai facile fare l’ultima frazione. Sono partito abbastanza bene, a terra ho gestito il vento con tranquillità, mentre in piedi ho perso il ritmo, anche con le ricariche ho fatto fatica. All’inizio sono partito convinto che fosse tutto possibile, quando sono entrato all’ultimo poligono, gli altri erano già andati via. È una sensazione difficile da spiegare, ma a quel punto perdi un attimo la concentrazione. Mi dispiace per la squadra, siamo partiti forte, abbiamo dato tutto e alla fine è andata così. Hanno vinto i migliori. Come dicevo all’inizio, non è facile avere la responsabilità dell’ultima frazione. Chiudere la gara è diverso proprio nell’approccio, in quanto sai che conta ogni secondo e ogni errore pesa, mentre nelle altre frazioni hai sempre la speranza che gli altri facciano bene anche sbagliando qualcosa in più. Per questo motivo, come accaduto oggi, spesso nell’ultima frazione ci sono più errori. Cosa bisogna fare? Io cerco sempre di concentrarmi solo sul mio lavoro, spesso va bene ma non sempre è così, siamo umani. A volte ti rendi conto di cosa fanno gli altri anche se non vuoi, e devi restare freddo. Non sempre va, dipende anche dalla giornata”.

Fonte: Fondoitalia

Foto: Pentaphoto