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Biathlon, Lisa Vittozzi: “Ho trovato dei nuovi stimoli nella preparazione, ne avevo bisogno”

Durante il raduno in corso di svolgimento a Lavazè abbiamo scambiato due chiacchiere con Lisa Vittozzi, biathleta classe 1995 del gruppo sportivo dei Carabinieri. La sappadina è apparsa serena e motivata, sempre più consapevole dei propri mezzi. Nell’intervista realizzata da Nicolò Persico e Michele Brugnara ha avuto delle belle parole per i compagni di squadra e per le giovani azzurre che si allenano con lei a Forni Avoltri

Ciao Lisa, innanzitutto questa stagione è iniziata con una preparazione un po’ diversa perché avevate due gruppi di lavoro separati a livello di squadra A e in questo primo raduno di Lavazè vi siete ritrovati. Come stanno andando gli allenamenti e i carichi di lavoro?
“La FISI ha diviso le squadre per lavorare sulla qualità, penso che con il gruppo più ristretto si lavori decisamente con più qualità. Ora facciamo questo raduno di quindici giorni che è molto importante, anche per la quota: sarà molto duro, ma sarà utile anche in vista dei Giochi Olimpici”.

Ci sono ancora diversi mesi prima di arrivare all’inverno: su quali aspetti ti stai concentrando sia sul lato skiroll che sul tiro?
“In realtà sto lavorando su tutti e due gli aspetti: un po’ perché la scorsa stagione non sono riuscita a sparare come avrei voluto, ho cambiato calciolo perché non mi trovavo bene e ho avuto problemi soprattutto a terra come si è visto l’anno scorso. Ho lavorato tanto su quello e sono contenta perché sto già tornando sui miei passi. Sulla parte atletica avevo bisogno di stimoli nuovi, era da un po’ di anni che facevo sempre le stesse cose e mi serviva fare un nuovo salto di qualità per spingermi oltre”.

Hai pubblicato sui social gli allenamenti di Forni Avoltri, dove lavori con Mirco Romanin anche fuori dai raduni della nazionale, in compagnia delle ragazze della squadra juniores e le giovani. Sei un po’ un apripista, ti senti un po’ il riferimento sia per loro ma anche per il tuo gruppo di lavoro della squadra A.
“Si, sono la più grande del mini gruppo di lavoro e allo stesso tempo con più esperienza in Coppa del mondo, sono un po’ quella che traina il gruppo però non troppo, perché mi sento ancora giovane. A casa invece con le giovani mi diverto e direi che stanno crescendo molto e devo ammettere che mi sento come la mamma chioccia: le aiuto a crescere durante gli allenamenti”.

A proposito, l’ultima entrata nella squadra A è Rebecca Passler e che fa parte anche del tuo gruppo sportivo, come sta evolvendo la conoscenza con lei e come è il vostro rapporto?
“Rebecca è una ragazza molto tranquilla, è davvero in gamba e crescerà sicuramente. Sono contenta di essere in squadra con lei perché comunque avere anche dei giovani è sempre uno stimolo in più e quindi sono felice di poter lavorare con lei nel gruppo”.

Quali saranno i tuoi appuntamenti invece per questa estate alla vigilia dei campionati italiani di Anterselva (previsti a settembre)?
Parteciperò solo ai campionati austriaci e ai campionati italiani: quelle saranno le due competizioni estive a cui prenderò parte”.

Foto: Manzoni Ibu