Canmore 2024, sprint femminile: Lisa Vittozzi trionfa e si avvicina al pettorale giallo!
Si apre la tappa conclusiva della Coppa del Mondo con il circuito che chiude il suo viaggio a Canmore, 5 anni dopo aver solcato per l’ultima volta suolo canadese. Si comincia con la sprint femminile che si preannuncia decisiva per le sorti della classifica generale di Coppa del Mondo con Lisa Vittozzi che deve attaccare Tandrevold e difendersi da Braisaz e Simon.
In ballo anche la classifica di specialità: Braisaz e Tandrevold le pretendenti alla coppetta. Michela Carrara, Samuela Comola, Rebecca Passler , Hannah Auchentaller e Beatrice Trabucchi le altre italiane al via.
Lisa Vittozzi (0+0) dopo 5 anni torna a vincere in una sprint di Coppa del Mondo e sceglie il momento migliore per farlo. Lisa con questo risultato guadagna infatti punti preziosissimi su tutte e si trova adesso a soli 7 punti di distacco da Tandrevold (0+0). La sappadina ha coniugato alla solita precisione al poligono una prestazione sugli sci da prima della classe: secondo tempo dietro Lampic.
Confermano la grande stagione e l’ottimo momento di forma Lou Jeanmonnot (0+0) e Lena Haecki (0+0) che completano il podio piazzandosi in seconda e in terza posizione rispettivamente.
Justine Braisaz (1+0) paga un errore a terra e questa volta non riesce a compensare sugli sci (7o tempo) perdendo in un colpo solo punti preziosi nella generale e la coppetta di specialità. Ottima Julia Simon (0+1) alla fine 4a all’arrivo e che darà sicuramente battaglia nell’inseguimento.
Le altre italiane
Italia sugli scudi quest’oggi anche come squadra. Eccellente gara per Samuela Comola (0+0) 13a all’arrivo al miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo. Si supera anche Beatrice Trabucchi (0+0) 21a ottenendo il suo miglior piazzamento di sempre, mentre Michela Carrara (1+1) sfrutta un ottimo 11o tempo sugli sci per piazzarsi in 27a posizione nonostante i due errori. Fuori della zona punti invece Auchentaller (1+2) e Passler (0+2) che saranno comunque della partita nell’inseguimento.
Foto: IBU, Fabio Cianciana
Tommaso Amico
