Coppa del Mondo: Lisa Vittozzi e la maledizione del primo poligono da eliminare
La Coppa del Mondo di biathlon ha appena salutato la Svezia, dove sono state disputate le prime due tappe stagionali che hanno lasciato alcuni interessanti spunti di riflessione. Uno dei più interessanti di casa Italia riguarda certamente Lisa Vittozzi, che ha purtroppo continuato la tendenza a litigare non poco con il primo poligono delle competizioni individuali. A ben vedere però, si tratta della conferma di un trend che vede la sappadina soffrire la prima serie da ormai oltre due anni. Dopo la straordinaria stagione 2018/2019 che l’ha vista lottare per la Sfera di Cristallo fino all’ultima gara con la compagna Dorothea Wierer, le percentuali di Vittozzi sono calate sempre più (staffette escluse).
In particolare, sono soprattutto gli errori nella prima serie a balzare all’occhio e condizionare le gare dell’azzurra. Nelle quattro gare disputate in questo inizio di stagione 2021/2022, Vittozzi ha mancato in tutto ben 9 bersagli nella prima sessione di tiro. I principali problemi riguardano le gare sui quattro poligoni: 3 errori in avvio dell’individuale di apertura e altri 3 nell’inseguimento di questa settimana, mentre rispettivamente sono stati 2 e 1 nelle due sprint di questo back-to-back di Oestersund.
Situazione che rispecchia quanto avvenuto nella stagione 2020/2021, dove nelle prove su quattro poligoni Vittozzi ha commesso mediamente 2 errori nella prima serie. Come anticipato le cose vanno certamente meglio nelle sprint, dove il dato medio sui bersagli mancati scende a 1,2 grazie ai 5 zeri trovati (su 10 prove). I problemi, sempre in riferimento alla prima serie, sono maggiori nell’inseguimento: su 7 gare disputate la media di errori è di poco superiore a 2, con un solo zero che non cancella i tre bersagli mancati in due gare e addirittura i quattro mancati in un’altra.
Questa tendenza negativa è partita nella stagione 2019/2020, quando si iniziarono a palesare le prime incertezze nel tiro a terra, che storicamente è sempre stato un asso nella manica di Lisa. Le maggiori difficoltà nella prima serie ci sono state ancora nel format dell’inseguimento (media di 1,83). In quella stagione invece, Vittozzi è riuscita a limitare i danni nell’individuale. Sui 15km ha infatti commesso zero errori in due delle tre occasioni e uno nell’altra. Insomma, la prima serie sta diventando una vera maledizione per la sappadina, spesso autrice di belle rimonte nella seconda parte di gara. La campionessa azzurra sta lavorando tantissimo sia dal lato psicologico che tecnico per risolvere il problema, un miglioramento che le permetterebbe senza subbio di tornare a essere il cecchino che è capace di essere e lottare per le posizioni di vertice. I mezzi e le capacità ci sono, ma per sognare bisogna sfatare quello che ormai sembra diventato un vero tabù.
Foto: Marco Trovati/Pentaphoto
Deborah Sartori