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Didier Bionaz: “Non mi sono mai sentito così bene”

Sensazioni positive e fiducia accompagnano Didier Bionaz in questi ultimi giorni prima del via della Coppa del Mondo. Il valdostano a Sjusjoen ha raccolto risultati incoraggianti e ha testato per la prima volta sugli sci il lavoro fatto durante l’estate. Per il 23enne dell’Esercito la stagione in arrivo potrebbe essere quella del definitivo salto di qualità, dopo la crescita manifestata nella seconda parte dello scorso inverno. Nel 2022/2023 Bionaz ha conquistato la prima medaglia mondiale in carriera: l’argento nella staffetta mista. A livello individuale è mancato l’acuto, ma le prestazioni nelle gare a squadre testimoniano che è solo questione di tempo.

Ciao Didier, com’è andato il raduno in Norvegia?

“Abbiamo trovato belle condizioni per allenarci. Sono contento delle sensazioni fisiche avute. Nelle ultime due stagioni non mi sono mai sentito così bene. A Sjusjoen i norvegesi volavano, ma il confronto con i tedeschi è stato molto buono. Domenica ho sparato lentamente altrimenti il risultato sarebbe potuto essere anche migliore. È stata una gara di altissimo livello e sono felice della mia prestazione”.

Quale programma seguirai in quest’ultima settimana di avvicinamento?

“Cercherò di mantenere la condizione. Per fortuna a Bionaz ho la possibilità di sciare su neve e anche al poligono posso allenarmi al meglio. A Sjusjoen abbiamo sfruttato la possibilità di mettere gli sci. Avevo tanta curiosità di fare le due gare in Norvegia perché sapevo di stare bene, ma finché non lo testi in pista non sai mai”.

Com’è andata la preparazione estiva, sei soddisfatto?

“Si è andata molto bene. Eravamo un bel gruppo di atleti formato da quattro giovani più Dorothea Wierer. C’era tanto affiatamento e ne è uscita un’ottima preparazione. Abbiamo aumentato il volume di lavoro rispetto agli anni scorsi e sta dando i suoi frutti”.

Su quali aspetti ti sei concentrato maggiormente?

“Ho cercato di migliorare la tecnica di sciata. Abbiamo curato anche l’alimentazione durante gli allenamenti, dove, a mio avviso, eravamo un po’ indietro. Di questo dobbiamo ringraziare Andrea Zattoni che si informa tanto e ci permette di stare al passo con i tempi. Al tiro ho ricominciato da zero nel poligono in piedi. Ho avuto bei feeling soprattutto nell’ultimo mese. Ho lavorato anche sulla velocità, ma quella viene in automatico quando si è in fiducia”.

Cosa ti aspetti dalla prima tappa?

“In termini di risultati non so cosa aspettarmi, perché è la prima gara. Abbiamo avuto un confronto a Sjusjoen, ma in una settimana molte cose possono cambiare. Non conosciamo neanche lo stato di forma delle altre squadre. L’obiettivo è replicare le cose buone fatte in Norvegia e se possibile migliorarle”.

Sei felice di iniziare con l’individuale, che feeling hai con questa gara?

“È un format che mi piace molto. Bisogna gestire le energie, è molto lunga e bisogna rimanere concentrati per tanto tempo. Mi sono sempre trovato bene in questa gara, perciò sono contento di rompere il ghiaccio con la 20km”.

Quanto influisce a livello mentale e fisico una tappa che di fatto dura una settimana?

“Essendo la prima settimana secondo me incide meno perché arriviamo tutti freschi e carichi di energie. Bisognerà gestire bene il recupero tra una gara e l’altra, ma per iniziare è meglio, almeno facciamo più gare”.

Hai un obiettivo specifico per questa stagione?

“Mi piacerebbe arrivare con continuità nei primi trenta. Vorrei avere più costanza anche a livello fisico durante l’anno, cosa che mi è sempre mancata. Lo scorso inverno mi sono ammalato e per tutto il mese di dicembre ho dovuto rincorrere. Quest’anno vorrei partire forte da subito. Essere partito bene mi dà già molta fiducia”.

Cosa pensi del caso fluoro, la sua abolizione quanto influirà sulla preparazione dei materiali?

“È una domanda a cui nessuno sa dare una risposta. Tutti i team si trovano nella stessa situazione, si riparte da zero. Sarà una stagione difficile per tutti. In certe gare potrà incidere, favorendo una nazionale rispetto a un’altra, ma non è detto. Il nostro staff tecnico sta lavorando tantissimo e sono fiducioso che avremo ottimi materiali. A Sjusjoen non ci sono state squalifiche, ma è impossibile prevedere se ce ne saranno nel corso dell’inverno”.

Christian Leo Dufour