fbpx
Dorothea Wierer biathlon

Dorothea Wierer all’IBU: “Sono motivata per ottenere altri successi”

Con due sfere di cristallo in bacheca, tre medaglie olimpiche e dieci iridate al collo, la carriera di Dorothea Wierer è tra le più grandiose nella storia del biathlon. La carismatica azzurra, che ha sempre trovato interessi al di fuori dello sport, ha comunque deciso di continuare nel biathlon per (almeno) un’altra stagione ed è stata recentemente intervistata dall’IBU. Le motivazioni per continuare? Vuole ottenere altri successi.

Quando hai deciso di continuare per almeno un altro anno?

“Quando l’inverno è finito, mi sono seduta con i miei allenatori, mio marito e la mia famiglia e ho ascoltato i loro pensieri. Questo mi ha aiutato a prendere una decisione. Ho preso io la decisione finale perché, alla fine, sono io che devo tener conto delle ore di allenamento e delle energie mentali necessarie per le gare. Ma volevo avere un feedback anche dai miei allenatori. Volevo sapere se onestamente pensavano che avessi ancora la possibilità di ottenere buoni risultati. D’altra parte, i miei genitori speravano che me lasciassi, poiché hanno visto che sono spesso stressata e quasi sempre in viaggio”.

Qual è la parte più dura del biathlon? Cosa ti fa venir voglia di fermarti (a volte)?

“La parte più impegnativa per me è che ho poco tempo per me stessa e pochi giorni per riposarmi e staccare la testa dallo sport”.

E qual è la parte migliore del biathlon? Cosa ti fa andare avanti?

“La motivazione è quella di ottenere altri buoni risultati. Amo quando le cose vanno bene, ovviamente. Ma sono anche consapevole del fatto che tutti gli atleti attraversano alti e bassi, quindi bisogna rimanere positivi e credere nelle proprie possibilità”.

Il tuo allenamento estivo è cambiato negli anni a livello di quantità, con una routine più focalizzata e forse meno dispendiosa in termini di tempo?

“Il mio allenamento estivo è sempre stato abbastanza simile in passato. Ma credo che quest’anno punterò sulla qualità piuttosto che sulla quantità, soprattutto visto che i miei giorni di riposo sono sempre pochi per i numerosi impegni. Rispetto ad altri anni, quest’anno ho iniziato la preparazione con due settimane di ritardo rispetto al solito. Non ho fatto letteralmente nulla tra Oslo e il 15 maggio. Quindi, è stato francamente difficile ricominciare! Fortunatamente, mancano ancora molti mesi all’inizio della nuova stagione e so che non ha senso essere al top della forma durante l’estate, quindi devo concentrarmi per arrivarci al momento giusto!”.

Cosa ha scatenato in te la medaglia olimpica individuale? Ti ha soddisfatta come atleta?

“La medaglia conquistata a Pechino è stato un momento fantastico, ma non è qualcosa a cui penso più. Fa parte del passato ed è stata una stagione molto impegnativa. Ho sentito così tanta pressione e sono davvero contenta e orgogliosa di esser riuscita a vincere quella medaglia”.

Con una carriera meravigliosamente ricca di successi come la tua: vincitrice della Coppa del Mondo (due volte), campionessa iridata (tre volte), medagliata olimpica; cosa vorresti ancora ottenere?

“So che la qualità in campo è davvero alta, e ci sono tante ragazze forti, quindi non sarà facile. Ma il mio obiettivo è salire diverse volte sul podio durante la stagione. So che ci vuole quasi una giornata perfetta, sia sul lato del fondo che del tiro. Purtroppo, ho avuto alcuni problemi di salute all’inizio della scorsa stagione. Spero che non sarà più così nel 2022/2023. Poi, di sicuro, l’evento principale saranno i Mondiali di Oberhof. Non è un segreto che non sia uno dei miei posti preferiti, ma lì ho conquistato dei buoni risultati. Sto mantenendo le mie speranze per qualche altro successo ad Oberhof!”.

Milano-Cortina 2026 è presente nei tuoi pensieri?

“Ogni atleta sogna di avere i Giochi Olimpici in casa. Sarebbe fantastico. Ma bisogna anche essere realistici, e quattro anni sono un arco di tempo pazzesco per un’ atleta. Non so se il mio corpo e la mia mente mi permetteranno di arrivarci ed essere ancora competitiva. Al di fuori dello sport, voglio perseguire altri obiettivi di vita. È anche positivo che molti giovani forti spingano dietro di me. Sono molto motivati e possono fare bene nel 2026. Quindi, Milano-Cortina al momento non è nei miei pensieri. Non ne vedo il senso”.

Foto e fonte: IBU