Hannah Auchentaller: “Devo focalizzarmi sul lavoro e non sui risultati, sarà importante prendere fiducia in Ibu Cup”
Hannah Auchentaller, figlia di Armin, allenatore degli Stati Uniti che abbiamo recentemente intervistato, non vede l’ora di poter iniziare la stagione. Prenderà il via martedì nella sprint di Idre (Svezia), valevole per l’IBU Cup, dopo la cancellazione della prima tappa di Sjusjoen. La scorsa stagione è andata in crescendo la sudtirolese classe 2001 dei Carabinieri, conquistando la medaglia d’argento dell’inseguimento nei Mondiali Juniores di Soldier Hollow e l’oro in staffetta con una grande performance nell’ultima frazione. Questi risultati hanno aumentato le aspettative nei suoi confronti, ma allo stesso tempo le hanno dato ancora più motivazioni. Hannah Auchentaller partirà dall’Ibu Cup ma spera di poter tornare in Coppa del Mondo, dopo l’esordio avvenuto a Östersund la passata stagione e con dei buoni risultati in partenza potrebbe mettere in difficoltà le scelte dello staff tecnico azzurro per le prossime tappe.
Ciao Hannah, come stai a livello di condizione?
“Direi bene, siamo arrivati da qualche giorno a Idre. In precedenza abbiamo fatto un lungo e intenso raduno a Beitostolen, per cui la forma atletica va un po’ su e giù. Ma non mi posso lamentare, mi sento piuttosto bene. Continuo a migliorare, per cui non vedo l’ora di poter gareggiare, perchè stiamo facendo tanti allenamenti ma abbiamo voglia di iniziare la stagione, visto che le prime gare di Sjusjoen sono state cancellate e riprogrammate”.
A Beitostolen avete anche fatto un test con le atlete della squadra di Coppa, il livello è stato molto vicino tra voi atlete del team Milano Cortina, per cui è sicuramente positivo
“Si spera, comunque si. Incrociamo le dita e speriamo di poterci confermare dopo le prime gare”.
Su quali aspetti ti sei concentrata in questa preparazione sulla parte atletica e sul tiro?
“Generalmente sulle basi del tiro, ossia precisione e sulla velocità, perchè è una costante su cui bisogna sempre lavorare per poter crescere di livello, curando bene ogni dettaglio che in gara potrebbe fare la differenza. Dal punto di vista atletico abbiamo lavorato su diversi aspetti, sia sulla tecnica di sciata che migliorare la spinta: abbiamo avuto la fortuna di poterci allenare con le nostre compagne più esperte, sicuramente è stimolante provare a starle attaccate, è un bello stimolo”.
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La scorsa stagione è stata quella dell’apprendistato in Ibu Cup, ma hai poi trovato le migliori gare della stagione ai Mondiali di Soldier Hollow con argento nell’inseguimento e l’oro conquistato nella staffetta con le tue compagne
“Negli ultimi anni mi sono sempre sentita meglio nel finale di stagione, faccio sempre un po’ più di fatica all’inizio ma poi la forma arriva per mia fortuna nel momento clou. Nella prima parte della scorsa stagione ho avuto un po’ di problemi a livello di gambe, si stancavano subito. Una volta risolto quel problema è stato tutto in discesa”.
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Riparti dall’Ibu Cup da Idre, dove hai ottenuto un bel risultato lo scorso anno (quinta nell’inseguimento con il 20/20), ma l’obiettivo è quello di tornare in Coppa del Mondo?
“Sicuramente si, l’obiettivo è quello. Sarà importante fare bene nel circuito cadetto per dimostrare le qualità per salire in Coppa del Mondo, poi è ovvio che sarà un nuovo punto di partenza, ma c’è ancora molta strada da fare. Continuerò a lavorare, devo concentrarmi sulle prime gare e poi vedremo quello che sarà”.
Abbiamo fatto di recente un’intervista con tuo papà Armin, per lui la chiave della stagione sarà la crescita della fiducia in te stessa gara dopo gara, a prescindere dal circuito
“So che se azzecco la gara perfetta posso fare bene, quindi è veramente solo una questione di aver fiducia nei miei mezzi e far vedere in gara quello che so fare in allenamento. Non devo focalizzarmi sui risultati ma sul lavoro, poi di conseguenza i risultati arriveranno”.
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Foto: Pentaphoto
