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Mondiali Oberhof 2023, inseguimento femminile: primo oro individuale per Simon, davanti a Herrmann-Wick e Roeiseland. Wierer 11esima

In una consueta giornata nebbiosa alla Thüringen Arena è andata in scena la gara ad inseguimento femminile valida per i Campionati Mondiali di Oberhof 2023. I distacchi accumulati dalle atlete nella sprint disputata venerdì lasciavano presagire una contesa molto aperta per le medaglie e l’atleta di punta di casa, Denise Herrmann-Wick, partiva con l’ambizioso obiettivo di centrare una doppietta mondiale sprint+pursuit. Lisa Vittozzi ed Elivira Oeberg erano certamente due tra le protagoniste più attese e pronte a recuperare posizioni, ma sfortunatamente i sintomi influenzali non hanno permesso loro di presentarsi ai blocchi di partenza.

Le condizioni di visibilità critiche che spesso caratterizzano le gare nella località della Turingia potevano far pensare a delle clamorose sorprese, ma alla fine a trionfare è l’atleta più in forma di questa stagione. Julia Simon, attualmente in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo, conquista la prima medaglia iridata individuale, rimontando nove posizioni e tagliando il traguardo davanti a tutte con il tempo di 32:00.8 e un solo bersaglio mancato (0+0+0+1). Denise Herrmann-Wick (1+0+1+2) conquista la medaglia d’argento e Marte Roeiseland (1+1+1+0) ritorna sul podio mondiale grazie a un prezioso terzo posto. Il bronzo odierno è la sedicesima megaglia mondiale per la campionessa originaria di Froland.

La gara subisce il primo scossone fin dal primo poligono, dove Hanna Oeberg e Denise Herrmann-Wick si sdraiano assieme in piazzola. La svedese è più veloce ad aprire ma incappa in un errore, così come la beniamina di casa. Dietro al tandem di testa, Marte Roeiseland perde terreno a causa di un errore, mentre Linn Persson e Julia Simon sono le più abili a cogliere l’occasione per ridurre il gap, coprendo velocemente tutti i bersagli. Persson si mette sulle code di Herrmann-Wick, mentre Simon si porta a meno di 30” dal vertice e rientra prepotentemente in lotta per il titolo iridato. Complessivamente si rivela un poligono selettivo, dove pochissime riescono ad uscire con lo zero.

Il secondo poligono diventa uno spartiacque nella corsa alla medaglia d’oro. Herrmann-Wick copre tutti i bersagli e stacca le più dirette inseguitrici; sia Hanna Oeberg che Persson incappano infatti in due giri di penalità, mentre Simon si mantiene in quota con un altro 5/5. All’inizio della terza tornata troviamo in terza posizione la sorprendente norvegese Juni Arnekleiv, autrice di un rilevante 10/10 a terra.

All’uscita della terza sessione di tiro la lotta per la vittoria sembra restringersi alle due atlete che occupano le prime due posizioni, mentre il podio rimane a portata ancora di molte inseguitrici. Nella quarta tornata la campionessa tedesca mette in mostra la propria superiorità sugli sci stretti e scavalca Simon per andare a sparare nel poligono conclusivo in prima piazzola.

Nel momento decisivo Simon colpisce il primo bersaglio in meno di 10” e riesce a sopravanzare la rivale tedesca grazie a un errore in meno. La nativa di Albertville completa il sorpasso decisivo dopo aver compiuto un giro di penalità; Herrmann-Wick vede sfumare la possibilità di una clamorosa doppietta a causa di un errore in più. I due giri di penalità le consegnano comunque un’altra medaglia, grazie alla piazza d’onore finale.

Nel giro finale le posizioni che contano sono ormai in ghiaccio; la medaglia di bronzo infatti va alla detentrice della sfera di cristallo Marte Roeiseland, brava a uscire dall’ultima sessione di tiro senza errori. Dietro la fuoriclasse norvegese, giunta al traguardo a 37.7” dalla vincitrice, troviamo in quarta posizione la connazionale Ingrid Tandrevold (0+1+1+1) con oltre 1′ di distacco dalla prima piazza, una positiva Sophia Schneider (0+2+0+2) in quinta posizione, e la talentuosa Lou Jeanmonnot (0+0+1+0), capace di acciuffare l’ultima posizione valida per la flower ceremony dopo essere partita con il pettorale 26.

Da sottolineare anche due prestazioni oltre le aspettative, e speculari guardando gli errori in piazzola, da parte della giovanissima céca Tereza Vobornikova (1+1+0+0) e della tedesca Hanna Kebinger (1+1+0+0), rispettivamente settima e ottava al traguardo.

In chiave Italia naturalmente pesava moltissimo l’assenza forzata di Lisa Vittozzi, che sarebbe dovuta partire con il pettorale 5 con chiare ambizioni di medaglie. Dopo la sprint avevamo comunque altre 4 atlete qualificate per la gara odierna. Purtroppo nessuna di loro riesce a trovare la precisione necessaria al poligono per poter sopravanzare in maniera importante in classifica. Dorothea Wierer, in partenza con il pettorale 19, incappa in un giro di penalità nelle prime tre sessioni di tiro, ma riesce a trovare il 5/5 all’ultimo poligono per chiudere a ridosso della top-ten. Al traguardo è la migliore delle azzurre con l’undicesimo posto a 1:29.2 dalla testa.

La giovane altoatesina Hannah Auchentaller al termine è 32esima e può dirsi comunque mediamente soddisfatta, dato che riesce a terminare un’altra gara tra le prime 40 nonostante 5 errori complessivi al tiro (2+0+1+2). 5 errori al tiro anche per la valdostana Samuela Comola (0+2+2+1), 42esima al traguardo, mentre Rebecca Passler incappa addirittura in 6 giri di penalità complessivi (2+2+1+1), chiuedendo 45esima.

La prossima gara femminile nel programma di questa rassegna iridata è la 15km individuale, in partenza mercoledì 15 febbraio alle ore 14.30.

 

Foto: Getty Images

 

Mirko Chiaradia