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Nove Mesto 2021: la Svezia si impone sulla Norvegia nella Single Mixed, sedicesima l’Italia

Al termine di una volata combattutissima è la Svezia ad avere meglio sulla Norvegia nella Single Mixed di Nove Mesto. Sebastian Samuelsson e Linn Persson trovandosi a metà gara a 30 secondi dalla vetta, sono partiti all’inseguimento nell’ultima parte dove sono stati abili a rimontare nel finale complice la precisione al poligono. Nella vittoria odierna, oltre alla buona prova della frazionista femminile, è stato superlativo Samuelsson che nel finale ha saltato via Laegreid, recuperandogli cinque secondi nell’ultimo giro. Il classe 97′ si è dimostrato maturo nella gestione del poligono, eccezion fatta per due ricariche. All’ottavo poligono ha tentato un approccio più rapido rispetto al norvegese concedendo un errore. Eppure, lo svedese è stato freddissimo con la ricarica e nell’ultimo giro ha azionato i cavalli del motore concludendo la gara con una volata autorevole.

Dal canto suo, la coppia norvegese si è dovuta accontentare del secondo posto, con un ritardo di soli 1.5″. Ingrid Landmark Tandrevold ha pasticciato a terra, ma con l’evolversi della gara ha trovato più precisione, mentre il compagno di squadra ha fatto sempre fatto la differenza rispetto agli altri, fatale è stata solo l’ultima tornata. Terza posizione per la rivelazione di giornata, gli Stati Uniti. Susan Dunklee e Sean Doherty sono sempre stati all’interno del gruppo di testa con percentuali elevate e un quid rispetto al solito sugli sci. I nordamericani hanno concluso a 26.1″ dai vincitori, sconfiggendo la più quotata Austria nel testa a testa per il podio.

A tradire la coppia composta da Lisa Theresa Hauser e Simon Eder (ritardo finale di 40.8″) è stato l’ottavo poligono, approcciato male da quest’ultimo. In quinta posizione la Russia, staccata di 1.10.8″ dalla vetta e mai in lotta per le prime tre posizioni. Sesta posizione per la Francia, con Julia Simon e Antonin Guigonnat, che si giocava oggi la Coppa di specialità: per loro, l’unica strada per conquistarla era la vittoria. Nonostante un atteggiamento garibaldino al poligono per entrambi, sono arrivati troppi errori e ben due giri di penalità, letali nell’economia della competizione. I transalpini hanno chiuso a 1.19.3″ di distacco e l’ennesima coppa è volata in Norvegia. Settima posizione per una buona Svizzera a 1.23.00″, ottava la Bielorussia e nona un’altra piacevole sorpresa, il Belgio.

L’Italia si deve accontentare della sedicesima posizione: nonostante un inizio sopraffino di Michela Carrara, che al primo cambio si trovava in vetta e una buona prima parte di gara da parte di Tommaso Giacomel, la giovane coppia italiana ha sbagliato troppo nella seconda metà retrocedendo gradualmente nella classifica. Ciononostante, gare come questa fanno esperienza e aiutano nella crescita complessiva.

Appuntamento alla prossima settimana per il finale di stagione in Svezia a Oestersund con tanto ancora da assegnare soprattutto al maschile, oltre alla generale resta aperta la corsa per i due format individuali: inseguimento e mass start. Discorso diverso al femminile dove Tiril Eckhoff ha già in tasca tutto ad esclusione della mass start.

Manuel D’Angeli