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Oberhof 2022: Roeiseland non fa più notizia mentre il podio di Alimbekava sì. Wierer a doppia faccia (15esima)

In questo momento nella Coppa del Mondo di biathlon femminile c’è poca storia e il dominio è pressoché assoluto: Marte Olsbu Roeiseland vince anche l’inseguimento femminile di Oberhof e raccoglie la seconda doppietta sprint-inseguimento della carriera, dopo quella realizzata a Nove Mesto nella stagione 2018/2019.

In partenza, approfittando anche dell’assenza di Hanna Sola prima inseguitrice, Roeiseland gestisce e incrementa il vantaggio, non solo in pista ma soprattutto al poligono dove, in questo momento, viaggia con una sicurezza assoluta sia in termini di velocità che in termini di precisione (parliamo di 91%). Apre e chiude con lo zero e seppur con un errore a sessione nelle due serie centrali, non ha alcun tentennamento e uno shooting time veloce le permette di non perdere praticamente nulla, anche dalle atlete più precise. L’ultimo giro su un tappeto rosso immaginario accompagna la norvegese che arriva al traguardo con 33”4 sulle seconda, dopo averlo iniziato all’uscita dal poligono con un vantaggio di quasi un minuto.

Il pettorale giallo di leader è sempre più consolidato ma resta da capire, viste le diverse voci che arrivano da casa Norvegia, quale sarà la scelta di Roeiseland sulle prossime tappe di Rupholding e Anterselva per preparare le Olimpiadi di Pechino: saltarle entrambi, saltarne una sola, o disputarle entrambi. Non ci resta che aspettare e vedere cosa succederà.

Alle spalle della solitaria norvegese, arriva al traguardo una ritrovata Hanna Oeberg. La sorella maggiore di casa Oeberg conclude seconda con due errori a 33”4, praticamente lo stesso di ritardo alla partenza dalla nona casella. Alterna due sessione da zero a due da 4/5 e con una passo nel fondo più che positivo ritorna su un podio che le mancava da Annecy dove, anche in quel caso nell’inseguimento, era arrivata terza.

La principale notizia delle giornata riguarda, però, Dzinara Alimbekava. Dopo aver ottenuto la “bellezza” di 5 quarti posti in stagione, l’ultimo nella sprint di venerdì, centra finalmente il podio arrivando terza, sfatando così il proprio tabù personale. E pensare che, anche oggi ha rischiato nuovamente, quando all’ultimo appuntamento con la carabina l’errore poteva compromettere ancora una volta il podio. Uscita dal poligono con soli 3” di vantaggio su Anais Chevalier, la bielorussa ha messo in pista tutta se stessa e con una motivazione ultra per chiudere questa serie negativa ha allargato il proprio vantaggio, ottenendo il terzo posto non solo in gara ma anche nella classifica generale. All’arrivo è staccata di 42”7 (1-0-0-1) e basta per battere il duo francese all’inseguimento, composto da Julia Simon e Anais Chevalier-Bouchet, arrivate rispettivamente quarta a 51”2 (2-0-0-1), e quinta a 59”7 (1-0-0-0).

Nell’ordine di arrivo della top-ten troviamo praticamente solo grandi nomi, compresa anche Marketa Davidova, ottava a 1’46” che mostra segnali di ripresa, soprattutto sugli sci dopo una fase di calo delle ultime gare, seguita al botto di inizio stagione con la vittoria nell’Individuale di Oestersund.

Le prime dieci posizioni, e forse non solo, rappresentano un assoluto rammarico per la nostra Dorothea Wierer, l’unica azzurro impiegata in gara visto il forfait di Lisa Vittozzi. L’altoatesina, partita decima a 38”, butta via la gara con due disastri nei poligoni a terra, con 3 e 2 errori (5 totali), in cui sprofonda in 37esima posizione a 2’41”3. Dopo la tempesta, la reazione è quella da due volte Campionessa della generale e con due poligoni in piedi da cineteca con il 10/10 e uno shooting-time clamoroso per i tempi di Oberhof, salva la gara, seppur con estremo ritardo, arrivando 15esima a 2’25”. Una prestazione completamente a due facce: disastro prima e spettacolo poi.

Gli zero di giornata sono, invece, solamente due: il primo dell’ucraina Darya Blashko (22esima all’arrivo), il secondo, da un certo punto di vista con più clamore, della cinese Fanqi Meng (25esima). L’asiatica, assieme alle sue connazionali, è allenata dal re Ole Einar Bjoerdalen e i primi grandi miglioramenti, soprattutto al poligono, sono chiaramente visibili.

 

RISULTATICLASSIFICHE

Foto: biathlonworld.com

Alberto Pilone