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Passler dichiarazioni sprint

Rebecca Passler: “Ogni gara di Coppa del Mondo sarà per me una grande esperienza”

Abbiamo il piacere di continuare il nostro ciclo di interviste con la sudtirolese Rebecca Passler, nipote di Johann, due volte medaglia di bronzo nel biathlon a Calgary. L’azzurra classe 2001 arruolata per il gruppo sportivo dei Carabinieri tornerà a 12 mesi di distanza in Coppa del Mondo, dopo l’esordio avvenuto a Östersund. Una stagione complicata quella della azzurra di Anterselva, soprattutto dal punto di vista atletico. Il riscatto è avvenuto parzialmente ai Mondiali Junior con l’argento ottenuto nella sprint e l’oro conquistato in staffetta con Beatrice Trabucchi, Linda Zingerle e Hannah Auchentaller. Rebecca Passler ha tutto per poter crescere in un ambiente come quello della Coppa del Mondo.

Ciao Rebecca, innanzitutto come stai?

“Direi piuttosto bene: nel penultimo raduno che abbiamo avuto a Ramsau sul ghiacciaio, ho sentito un po’ di stanchezza e non ho caricato troppo, facendo qualcosa in meno rispetto alle mie compagne, ma ho avuto modo di riposare bene”. 

Che riscontri hai avuto a livello di condizione durante i test di Beitostolen?

“In Norvegia è andata benissimo, la condizione cresceva giorno dopo giorno e negli ultimi giorni erano programmati i test. Sono andati abbastanza bene e adesso sono fiduciosa per ritrovare una buona forma. A livello mentale è stato importante”.

 

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Su quali aspetti ti sei concentrata in questa preparazione sulla parte atletica e sul tiro?

“Soprattutto sul tiro a terra, dove mi sento un po’ insicura e devo limare qualche dettaglio, mi manca ancora qualcosa per sparare al meglio, mentre in piedi mi sento più tranquilla. Chiaramente dal punto di vista atletico lavoro sempre sulla tecnica con Mirco Romanin che dispensa consigli utili su come approntare la sciata in maniera più efficiente”. 

 

 

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Torni in Coppa del Mondo dopo l’esperienza di Östersund dello scorso anno. Quali sono le tue sensazioni e cos’è cambiato nel corso di questi 12 mesi?

“L’anno scorso mi sono spesso allenata da sola perchè le mie compagne erano molto più avanti, a livello mentale è stato difficile. Già questa stagione con il gruppo Milano Cortina ho potuto lavorare con compagne che sono al mio livello, come Linda Zingerle, Hannah Auchentaller e le altre ragazze. Sento di aver fatto un passo in avanti, il confronto diretto con loro durante questa stagione mi ha aiutato. Rispetto a loro il mio corpo era già abituato ai carichi di lavoro richiesti da una squadra A, avendo iniziato una stagione prima, per cui mi sento più pronta. L’esperienza dello scorso anno mi ha aiutato a gestire meglio il lavoro di questa stagione”.  

 

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A proposito, hai trascorso l’ultima stagione di Ibu Cup senza cogliere grandissimi risultati, sebbene tu sia salita sul podio nella single mixed a Obertilliach e hai sfiorato questo risultato anche agli Europei di Arber. Ti ha aiutato a crescere questa esperienza?

“Non ero in forma, non mi sentivo al top. In alcune gare riuscivo ad esprimermi bene al tiro, ma non era sufficiente. Non è stata una stagione negativa, però sono soddisfatta a metà”.

Ti sei però riscattata ai Mondiali Junior di Soldier Hollow con argento nella sprint e e l’oro conquistato nella staffetta con le tue compagne. Come valuti l’esperienza americana, considerando che come a Obertilliach nel 2021 hai trovato il picco di condizione nel momento più importante della stagione

“Ero pronta ed ero in forma, non mi aspettavo di raggiungere la condizione proprio nel finale di stagione. Siamo andate tutte bene, quindi il lavoro svolto in precedenza ha aiutato ad ottenere il picco proprio per la rassegna iridata giovanile”. 

 

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Per questa stagione sarà importante partire bene a livello morale e di fiducia. Se così fosse con ogni probabilità ti vedremo impegnata in qualche staffetta

“Adesso vediamo, ora come ora sono la quinta azzurra e le mie compagne sono sicuramente un passo avanti sugli sci. Qualora una di loro non fosse nella condizione di gareggiare coglierei l’opportunità al volo, sarebbe una bella esperienza da vivere. Ogni gara di Coppa del Mondo sarà una grande sfida per me, non ho dubbi che gara dopo gara mi aiuterà a crescere”.

Foto: Pentaphoto – FISI