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Ruhpolding, staffetta femminile: Italia, è ancora podio! La Norvegia trionfa davanti alla Germania e al quartetto azzurro

Nella tradizionale località bavarese di Ruhpolding (Germania) è andata in scena la terza staffetta femminile della stagione, valida per la Coppa del Mondo di biathlon 2022/23.  Dopo l’inebriante giornata di giovedì, che ha regalato il primo successo stagionale per i colori azzurri, il quartetto italiano centra un’ulteriore prestazione da incorniciare e conquista il secondo podio in questo format di gara. Samuela Comola, Lisa Vittozzi, Rebecca Passler e Dorothea Wierer tagliano il traguardo in terza posizione, dietro solamente alla Germania (Weidel-Voigt-Schneider-Herrmann-Wick) e alla Norvegia (Knotten-Femsteinevik-Roeiseland-Tandrevold), che ferma il cronometro per prima sul tempo di 1:08:17.3.

Ai blocchi di partenza la notizia più rilevante è l’assenza delle atlete che occupano le prime due posizioni della classifica generale. Sia la francese Julia Simon che la svedese Elvira Oeberg, infatti, non sono schierate nei quartetti odierni. Tuttavia, entrambe le formazioni vantano dei ricambi di alto livello e sicuramente le aspettative erano alte, anche se il risultato finale sarà piuttosto deludente. Il team francese infatti chiuderà la gara in sesta piazza, mentre la Svezia conclude appena dietro, settima.

Dopo un primo giro con ritmo compassato, le squadre più quotate passano indenni la prima sessione di tiro. Nel corso del secondo giro le frazioniste di testa impongono un ritmo più elevato, ma la nostra Samuela Comola è brava a rimanere agganciata e arriva a sparare in piedi in sesta posizione. La valdostana copre tutti i bersagli, pur con tempi maggiori rispetto a Jeanmonnot (Francia), Knotten (Norvegia), Zdouc (Austria) e Baserga (Svizzera), mentre Mona Brorsson mette nei guai il team svedese, dovendo addirittura compiere un giro di penalità che compromette le ambizioni di podio per una delle nazioni che partiva tra le favorite.

Dopo i primi due poligoni troviamo davanti cinque frazioniste che hanno coperto i bersagli senza utilizzare nemmeno una ricarica e al primo cambio Jeanmonnot e Baserga arrivano quasi affiancate, dimostrandosi due fra le atlete più in forma in queste prime competizioni del nuovo anno solare. Lisa Vittozzi raccoglie il testimone da Comola con 30” di ritardo dalla vetta, ancora pienamente in lotta per le posizioni che contano.

Nel corso del quarto giro la sappadina tiene il ritmo della transalpina Chloe Chevalier. Il poligono a terra ci regala delle ottime prove al tiro sia per la più giovane delle sorelle Chevalier, che per la nostra portacolori. Ancora più impressionante la sfida di velocità e precisione con la carabina nel corso della quarta sessione di tiro. L’atleta francese è ancora una volta freddissima e riesce ad uscire senza utilizzare ricariche; tuttavia la vincitrice della gara individuale di giovedì, prendendosi dei rischi importanti, completa la serie in piedi con un range time migliore, pur dovendo inserire due ricariche per coprire tutti i bersagli.

A metà gara la Francia mantiene un buon margine sull’Italia, che è ancora l’inseguitrice più vicina.  Da dietro si fanno sempre più pericolose Norvegia, Repubblica Ceca e Germania. Al quinto poligono la francese Sophie Chaveau riesce a mettere una pezza ai tre errori, sfruttando tutte le ricariche, ma viene sopraggiunta dalla campionessa norvegese Marte Roeiseland, capace di coprire velocemente i cinque bersagli. Rebecca Passler commette un errore in apertura, ma è brava a uscire dalla piazzola con un distacco intorno ai 7” dalla prima posizione sfruttando la ricarica.

Germania e Repubblica Ceca guadagnano progressivamente terreno nel corso dell’ottava tornata e si avvicinano pericolosamente all’Italia. La giovane biathleta originaria di Anterselva è però bravissima a completare un 5/5 significativo in piedi, riuscendo a non perdere troppo terreno da Roeiseland. Proprio nella sessione di tiro in piedi la terza frazionista transalpina commette un disastro ed è costretta ad un doppio giro di penalità. Dopo una prima parte di gara da protagonista, la Francia quindi si chiama fuori dalla lotta per la vittoria.

A raccogliere il testimone per la frazione finale troviamo nelle prime tre posizioni delle atlete di alto spessore; dietro alla norvegese Ingrid Tandrevold, c’è la nostra Dorothea Wierer, che ha un piccolo vantaggio sulla temibile Denise Herrmann-Wick. La tedesca fa valere la propria potenza sugli sci stretti per arrivare in piazzola accanto all’altoatesina, distaccate poco più di 30 ” da Tandrevold. La norvegese mette un’ipoteca sulla vittoria coprendo tutti i bersagli, mentre Wierer porta a scuola le più dirette concorrenti nella lotta per il podio, completando la serie a terra con il miglior shooting time.

Nel momento decisivo Tandrevold non trema e consegna alla Norvegia un’importante vittoria, beneficiando subito del rientro della detentrice della sfera di cristallo Roeiseland. Wierer è più veloce anche nel tiro in piedi e, anche grazie agli errori di Herrmann e della svizzera Haecki-Gross mette in ghiaccio il podio.  Giusto sottolineare, comunque, un altro ottimo risultato per il biathlon elvetico (oggi con il quartetto Baserga-Aita Gasparin-Elisa Gasparin-Haecki), che conquista un inaspettato quarto posto, davanti alla Repubblica Ceca (Vobornikova-Jislova-Davidova-Charvatova), quinta al traguardo.

Per l’Italia il risultato è oltremodo positivo, non solo per la conferma dopo il risultato della staffetta femminile di Hochfilzen lo scorso dicembre, ma anche perchè per con con oggi si raggiunge già la doppia cifra di podi in stagione. Con ancora due gare da disputare nella giornata di domenica, dove le ambizioni di podio non mancheranno, non ci poteva essere miglior viatico alla vigilia della tappa casalinga di Anterselva e ancor di più in vista dell’appuntamento iridato di Oberhof nel mese di febbraio.

Domani le due gare con partenza in linea chiuderanno il programma della tappa di Ruhpolding, prima di trasferirsi in Italia per il classico appuntamento di gennaio alla Suedtirol Arena.

 

Foto: Fabio Cianciana

 

Mirko Chiaradia