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Semplicemente Lisa…

Semplicemente Lisa: alterando leggermente la canzone presentata a Sanremo della quasi omonima Annalisa l’Ibu ha celebrato domenica l’inseguimento d’argento della sappadina. Oggi, con la conquista del suo primo oro iridato, potremmo alternare al “Seven Nation Army” dei White Stripes, musica celebrativa del team azzurro e dell’ allieno Micheal Van Gerwen, uno che di precisione se ne intende. Oggi siamo passati direttamente all’ “Euforia“, singolo recente della stessa cantante ligure.

Lei con ogni probabilità avrebbe preferito musica commerciale anni 2000, magari proprio con quel Gigi D’Agostino che è apparso recentemente nel Festival della Canzone Italiana.

“Mi sento molto serena”: è quello che traspare sempre nelle dichiarazioni di Lisa, venerdì dopo la sprint non lo era di certo e non lo è stata per diversi tratti della sua carriera. Domenica si è concentrata pensando solo ai bersagli: una rimonta dal settimo al secondo posto nell’inseguimento, proprio quel format in cui 12 mesi fa non gareggiò per malattia. Oggi ha chiuso però il primo cerchio, con una gara che si era messa in salita dopo la prima serie. Merito anche del lavoro degli skimen che dopo le prime gare difficoltose hanno fornito materiali di alto livello, tanto che la sappadina oggi ha fatto segnare il terzo tempo sugli sci.

Una predestinata Lisa, a cui madre natura, mamma Nadia e il papà hanno fornito un dono, quello del biathlon. Classe 1995: Alta e forte, da piccola le ha provate tutte da tifosa juventina: calcio, sci alpino, fondo e quindi biathlon. Dopo aver dominato nella categoria giovani, togliendosi grandissime soddisfazioni ai Mondiali Youth di Obertilliach e Presque Isle. A 18 anni proprio a Nove Mesto sale sul podio agli Europei nell’individuale e basta una gara di Ibu Cup per capire che l’atleta della Forestale (ora Carabinieri) dello sci Camosci di Sappada è pronta per la Coppa del Mondo.

Un apprendistato quello del massimo circuito che la vede eccellere come percentuali e nella stagione 2016/2017 raggiunge il primo obiettivo: dopo diversi podi e vittorie in staffetta, conquista a Kontiolahti il primo podio in Coppa del mondo. L’Italia sa che ha tra le mani un talento puro e non tarda a sbocciare, tanto che a PyeongChang 2018 va vicino alla medaglia in diverse occasioni, togliendosi la grande soddisfazione nella staffetta mista. Una stagione costante quella dell’azzurra che la rende consapevole dei suoi mezzi.

Nella stagione 2018/2019 è già tra le favorite per la sfera di cristallo, al pari di Dorothea Wierer, da diverse stagioni nella top 5 del circuito per la classifica generale. Una sfida interna a suon di podi e vittorie, con Lisa che a Oberhof non solo conquista la prima vittoria in carriera con una sprint magnifica, ma resiste anche al ritorno delle avversarie nell’inseguimento. Una doppietta che la porta alle stelle, rendendola una delle favorite per i Mondiali di Oestersund e non solo.

In Svezia però si inceppa qualcosa all’interno della squadra, dopo l’argento conquistato nell’individuale, il primo iridato alle spalle di Hanna Oeberg, Lisa sembra in vantaggio su Wierer nella lotta per la sfera di cristallo, difendendo il pettorale giallo. Wierer non è al meglio in quel mondiale e salta la staffetta per motivi di salute, con lei l’Italia sarebbe stata sicuramente da medaglia con Gontier e Sanfilippo. La finanziera recupera in tempo per la mass start conclusiva e conquista un’oro memorabile, a cui poche ore dopo bisserà un incredibile doppietta per l’Italia con Dominik Windisch.

Lisa non ci sta ed è nervosa, tanto da compromettere le sue chance nella sprint di Oslo dove non si qualifica nell’inseguimento ed anche Kuzmina sembra tornarle sotto nella lotta per la generale, vinta nella gara conclusiva proprio dalla compagna Dorothea Wierer.

Da lì in poi Lisa entra in un tunnel, dove non riesce a esprimersi con continuità al poligono, sebbene riesca in staffetta comunque ad esprimersi al meglio. Tra Anterselva e Pechino nella stagione 2022 il suo punto più basso, con serie nelle quali non riusciva nemmeno a coprire un bersaglio. Il supporto di uno psicologo è stato utile ma non basta, serve serenità.

Nello staff tecnico, con la regia di Klaus Hollrigl e Fabrizio Curtaz c’è prima l’introduzione di Mirco Romanin, promosso al pari di Fabio Cianciana dalle categorie giovanili dove hanno ottenuto ottimi risultati: Mirco è conterraneo di Lisa vivendo a Forni Avoltri, sede del centro biathlon dove si allenano tuttora. Poi la rivoluzione al tiro, con l’introduzione di Jonne Kahkonen, tecnico di valore internazionale con esperienze in Finlandia e negli USA, disposto a tutto, anche a tagliarsi i capelli, per vederla felice. Con il loro ingresso Lisa ritrova la fiducia, il divertimento e la fame per fare biathlon. Il supporto della Fisi e della squadra femminile, composta anche da Edoardo Mezzaro, le permettono di lavorare nel migliore dei modi. Oggi è in grado di emozionare i tifosi e le compagne di squadra, che la ritengono un modello da seguire.

In tutta la sua carriera agonistica, ancora lunga, non le è mai mancato il supporto della famiglia, del centro sportivo e dei tifosi, in particolari sostenitori del Lisa Vittozzi Fan Club, tifosissimi della “Plodar Sniper”, che la seguono nelle tappe italiane e internazionali del massimo circuito.

Un biennio questo che l’ha riportata ad altissimi livelli: lo scorso anno è tornata al successo nell’individuale di Ruhpolding ed è stata grande protagonista ai Mondiali di Oberhof, con tre medaglie di squadra e una individuale proprio nel format che l’ha consacrata oggi. Memorabile la sua prestazione che ha regalato l’oro nella staffetta femminile.

Proprio in questo format Lisa Vittozzi ha conquistato l’argento iridato a Östersund 2019, mentre lo scorso anno a Oberhof fu bronzo. Nell’unica prova sui 15 km in stagione la sappadina si è imposta a Oestersund durante la prima gara stagionale. L’oro individuale mancava all’Italia da Anterselva 2020, dove Dorothea Wierer conquistò la stessa gara iridata, anche allora precedendo un’altra tedesca, Vanessa Hinz.

Conquista l’oro interrompendo la striscia consecutiva di Julia Simon, oggi terza, che potrebbe essere la rivale principale per la sfera di cristallo. In questa stagione l’atleta del Centro Sportivo dei Carabinieri si era fissata due obiettivi: l’oro iridato e la Coppa del Mondo. Il primo oggi l’ha raggiunto e possiamo festeggiare e allo stesso tempo fare un sospiro di sollievo; per il secondo dobbiamo solo incrociare le dita per le prossime tre tappe, ma a quello ci penseremo da lunedì, perchè possiamo toglierci ulteriori soddifazioni…

Per il momento, grazie Lisa…

 

 

Foto: Pentaphoto