fbpx
Ruhpolding 2024 staffetta maschile

Squadra maschile di biathlon: i top e i flop della stagione 2023/2024

Il 2023/2024 di biathlon, per la squadra maschile, è stata veramente soddisfacente e ha regalato grandi risultati: ecco, dunque, i top e i flop della stagione dei ragazzi azzurri. Indubbiamente, il migliore degli italiani è stato Tommaso Giacomel. Il nativo di Imer ha chiuso 8° in Classifica Generale, conquistando anche la graduatoria degli Under-25, davanti a Perrot e a Bionaz. Anche Hofer e Bionaz, poi, si sono ben comportati, chiudendo in Top-30. Male, purtroppo, Braunhofer in Coppa del Mondo e Cappellari in IBU Cup. I due hanno avuto grandi difficoltà al poligono e nel passo sugli sci.

I top della squadra maschile

Tommaso Giacomel: il classe 2000, dopo aver sfiorato la Coppa Under-25 nel 2022/2023, quest’anno è riuscito a conquistarla, con grande merito. Il voto non è superiore all’8,5 perché il ragazzo trentino non ha ancora trovato la vittoria, essendosi piazzato due volte sul podio, al 2° posto (nella sprint di Ruhpolding e in quella di Canmore), oltre ad altri sei podi in staffetta, tra Coppa del Mondo e Mondiali a Nove Mesto. L’annata di Giacomel è stata veramente esaltante e i margini di miglioramento sono davvero tantissimi. Con il 79% totale al tiro (sia in piedi che a terra) e con il rilascio colpi molto veloce, non è impossibile che l’azzurro possa rompere l’egemonia norvegese già a partire dal prossimo novembre.

Didier Bionaz: il valdostano è stato il miglior secondo azzurro in questa stagione 2023/2024. Il piazzamento in classifica generale è stato di tutto rispetto: la 21^ piazza finale ha ripagato tanti degli sforzi fatti in estate e durante la preparazione. Nella graduatoria degli Under-25, Bionaz ha chiuso alle spalle solo di Giacomel e del francese Perrot. Con l’83% nel tiro a terra e il 73% nel tiro in piedi, l’italiano non ha vissuto una grande annata al poligono. Migliorando le percentuali e la meccanica, il classe 2000 potrebbe scalare ancora di più la classifica, arrivando anche a competere per piazzarsi nei migliori quindici del Mondo. Il passo sugli sci è ampiamente migliorato rispetto alla stagione 2022/2023 e questa sua progressione potrebbe continuare anche nel 2025.

Lukas Hofer: il terzo ragazzo inserito nei top e flop della squadra maschile di biathlon è proprio il classe ’89. L’azzurro ha raggiunto la sufficienza in questa rubrica, seppure sia mancato un vero e proprio acuto. Inoltre, tra le tappe di Lenzerheide, Oberhof, Ruhpolding e Anterselva i risultati non sono stati confortanti. Il miglior piazzamento, in questi quattro appuntamenti, è stato un 20° posto ad Anterselva nella Mass Start.

Tuttavia, Hofer ha raggiunto posizioni lontane da quelle che più contano. Il 47° posto nella sprint svizzera, l’80° nella sprint di Ruhpolding e il 65° posto nella Short Individual di Anterselva sono stati i punti più bassi della sua annata. Il 6,5, però, lo conquista grazie ai tre podi in staffetta e al finale di annata in forte crescita, soprattutto in pista. A Canmore ha conquistato due tredicesimi posti e un 10° posto finale; ai Mondiali di Nove Mesto ha strappato un 9° posto nell’inseguimento.

Elia Zeni: il più giovane del contingente azzurro maschile si è ben difeso in questa stagione 2023/2024. In classifica generale ha chiuso con 64 punti, pari merito a Patrick Braunhofer, con ben tre anni in meno di esperienza alle spalle. Due i podi in Coppa del Mondo (due terzi posti) in staffetta a Oberhof e a Ruhpolding. Ottimo anche il 24° posto nella sprint di Canmore, suo miglior risultato in Coppa del Mondo, che fa ben sperare per l’annata 2024/2025. Le percentuali al tiro sono state buone: 84% a terra e 86% in piedi. I presupposti per crescere ancora sono buoni e la sufficienza è stata meritatamente guadagnata.

I flop della squadra azzurra

Patrick Braunhofer: per il primo flop di questa rubrica “top e flop della squadra maschile di biathlon” non abbiamo che potuto scegliere Braunhofer. Il ragazzo della Val Ridanna è stato un buon gregario ed anche un ottimo compagno di squadra, tuttavia il suo livello non è stato abbastanza sufficiente per poter essere competitivo nel contesto della Coppa del Mondo. Il passo sugli sci non gli ha mai permesso di andare oltre a tre trentesimi posti (nell’inseguimento di Lenzerheide, Ruhpolding e Canmore). Braunhofer, poi, ha corso addirittura cinque gare in meno di Zeni in stagione.

La squadra italiana ha scelto di puntare sul classe 2001 per ben cinque volte in staffetta, a differenza del classe ’98, scelto in una sola occasione. Anche questo, di certo, è un motivo che ha fatto propendere per la sua insufficienza. Infine, un altro punto a sfavore del trentino è quello relativo allo shooting time, troppo lento per poter recuperare terreno rispetto ai diretti avversari (già più veloci sugli sci).

Patrick Braunhofer Antholz

Daniele Cappellari: l’ultimo atleta che abbiamo deciso di inserire in questo articolo è un ragazzo che nel 2023/2024 ha gareggiato solo in IBU Cup. Cappellari, infatti, non è mai tornato in Coppa del Mondo in questa annata, nonostante ci siano state diverse porte aperte per un suo rientro nel massimo circuito IBU. La squadra azzurra avrebbe potuto compiere un cambio tra il classe ’97 e Braunhofer, anche per la poca differenza d’età che separa i due.

Tuttavia, il ragazzo friulano non è mai andato oltre il sesto posto, nella Short Individual della Val Martello, e non ha convinto i tecnici italiani. Tanti alti e bassi per il friulano di Forni Avoltri, con anche un 59°, un 43° e un 47° posto tra l’individuale di Kontiolahti, la sprint in Val Martello e la Mass Start 60 di Obertilliach. Con questi risultati, Cappellari ha chiuso al 10° posto in IBU Cup ma ha deluso le aspettative che si erano create attorno a lui.

Oltre ai top e ai flop della squadra maschile di biathlon, noi della redazione di Biathlon Azzurro abbiamo fatto un’analisi anche della stagione femminile 2023/2024: trovate l’articolo dedicato a questo link.

Foto: Manzoni IBU, BA

Carlo Marziali