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Tommaso Giacomel alla stagione della maturità, è lui il futuro del biathlon azzurro

Lui è e resta la grande promessa dell’Italia nel biathlon maschile: Tommaso Giacomel.

Il trentino delle Fiamme Gialle ha dimostrato anche in questa stagione di avere tutto per poter lottare con gli atleti di vertice, anche perché è uno dei pochi atleti in grado di tenere testa ai norvegesi sul fondo e a sparare con rapidità al poligono. Con una buona prestazione al tiro, Giacomel è sempre in grado di poter lottare per il podio.

Il 23enne ha ancora ampi margini di miglioramento il termini di costanza. Il ragazzo di Imer è così ambizioso che dopo una gara difficile si mette sempre in discussione: dovrebbe deve avere più fiducia in se stesso e nel suo lavoro, ovviamente il confronto è frequente con gli allenatori Cianciana e Zattoni che lo stanno facendo crescere un passo alla volta.

Foto: Manzoni IBU

A differenza del francese Eric Perrot, che quest’anno ha conquistato la prima vittoria in Coppa del Mondo, Giacomel può essere più pericoloso nella gara secca. Importante il livello raggiunto con l’ottavo posto nella classifica generale e la conquista nell’ultima gara del pettorale blu dedicato agli under 25, premio sfumato nella scorsa stagione a vantaggio dello svizzero Hartweg. Questi tre atleti ad oggi rappresentano le tre candidature più interessanti per poter dar fastidio nel futuro agli atleti norvegesi che hanno dominato nel corso di questa stagione. Gruppo ristretto nel quale speriamo possa rientrare anche Didier Bionaz, reduce a sua volta da una stagione positiva nonostante gli alti e bassi.

Foto: Manzoni IBU

Dopo i due podi individuali conquistati in questa stagione, ha già dichiarato di voler attaccare la top 5 per la prossima stagione. Tra i possibili obiettivi, oltre al primo successo nel circuito maggiore, potrebbe focalizzarsi anche sul conquistare la prima medaglia individuale iridata ai Mondiali di Lenzerheide, dopo due edizioni nelle quali ha comunque ben figurato nelle prove a squadre.

 

 

Il motore, come dice Tarjei Boe, non gli manca ed è stata bellissima la scena della consegna del “pettorale” argento per gli over 33, nella speranza che possa essere un futuro passaggio di consegne.

 

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Foto: Manzoni IBU