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Anterselva 2022: doppietta francese nella 15km con Braisaz davanti a Simon. Rimpianto podio per Wierer, quinta

Justine Braisaz-Bouchet vince ad Anterselva la seconda 15km individuale della carriera, a distanza di più di due anni da quella ottenuta ad Oestersund nella stagione 2019/2020. Con questo successo, la transalpina completa il tris di vittorie in Coppa del Mondo di biathlon (oltre alle due individuali, vanta anche una mass-start) e arriva a quota 12 podi. La francese del ’96 fa sua la gara grazie ad un’ottima prova soprattutto al poligono dove un 19/20 (0+0+1+0), con l’unico errore arrivato nella terza serie, la seconda a terra, è stato ininfluente ai termini del risultato, anche comparandolo agli errori più numerosi delle avversarie.

Completano il terzetto delle premiate, a 51”1 la compagna di nazionale Julia Simon (0+0+1+1) e staccata di 1’37”2 la svedese Mona Brorsson (0+0+1+1), entrambe con 2 errori totali. Per la prima si tratta del quarto podio della stagione, tutti e quattro ottenuti con il posto d’onore dietro la vincitrice. Per la gialloblù di Svezia, invece, prova perfetta fino a metà gara con il doppio zero, poi nonostante un errore per sessione, riesce questa volta a non rovinare tutto sul finale, come già successo nella sua carriera, centrando il suo primo podio in Coppa del Mondo di biathlon. La Svezia sale sul podio, dunque, nonostante l’assenza della squadra A, ovvero Elvira e Hanna Oeberg, Stina Nilsson e Linn Persson. Ciò dimostra la loro profondità della “rosa”.

Tantissimi rimpianti per la nostra Dorothea Wierer, che dopo due poligoni e due giri in pista praticamente impeccabili, sbaglia due volte a terra e soprattutto una volta in piedi, quest’ultimo errore che le costa il podio. Nell’ultimo giro, fatica un po’ e non riesce a superare l’americana Clare Egan che, al traguardo le rimane davanti di poco meno di 3 secondi. Clare Egan (0+1+0+1) conclude quarta a 1’55”9 mentre l’azzurra (0+0+2+1) quinta a 1’58”8.

In una gara in cui, come al solito in questo tipo di format ma, ancor di più oggi dove le assenze delle big (sorelle Oeberg, Roeiseland, Chevalier, Herrmann, Reztsova) e le condizioni molto accessibili potevano dare un’ulteriore mano, un 20/20 al poligono poteva permettere, anche alle atlete meno quotate, di centrare posizioni molto appettibili. E invece nessuna delle 96 atlete partenti ha trovato il 100% al poligono; pesca il jolly più importante della giornata la polacca Anna Maka, che con un solo errore su quattro poligoni, arriva dodicesima a 3’10”5 e centra la qualificazione alla mass-start di domenica.  Da sottolineare, anche loro con 19/20 totale, le prestazioni dell’esperta finnica Kinnunen (18esima a 3’48”1) e soprattutto la brittanica Lightfoot (4’03”1).

Decisamente male, invece, le nostre azzurre, fallosissime al tiro: Federica Sanfilippo (0+2+1+1), 43esima a 5’34”5), Samuela Comola (1+2+0+1) a 5’34”5 conclude 45esima, Michela Carrara 68esima con 5 errori totali a 7’34”6. Per Lisa Vittozzi, l’incubo non ha ancora fine: 5 errori al poligono d’apertura e 12 errori totali, 12/20, 40% al tiro. 93esima a 13”10’8.

Nota di merito a Marketa Davidova che vince la coppa di specialità dell’Individuale, grazie alla vittoria nella gara d’esordio della stagione ad Oestersund e al sesto posto di oggi (3 errori), che bastano per battere Hauser (nona) e Alimbekava (settima).

 

RISULTATICLASSIFICHE 

Foto: Federico Angiolini

Alberto Pilone