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Anterselva 2024, staffetta mista: gioia Italia con Wierer, Vittozzi, Bionaz e Giacomel! Gli azzurri sono secondi solo a una grande Norvegia

La staffetta mista si conferma fonte di emozioni e di podi per la squadra azzurra di biathlon, che conquista oggi un prezioso secondo posto nella tappa di Coppa del Mondo ad Anterselva. Il posto d’onore odierno centrato da Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Didier Bionaz e Tommaso Giacomel vale tanto perchè giunge al termine di una gara condotta sapientemente da tutti gli atleti schierati, capaci di fare gara di testa nelle frazioni centrali e arrendendosi solamente a una grande Norvegia. I 22.3” di distacco finale rappresentano un grande risultato e una fotografia di una gara autorevole disputata da tutti i frazionisti.

Juni Arnekleiv, Karoline Knotten, Tarjei Boe e Johannes Boe rispettano il pronostico della vigilia, ma c’è bisogno del miglior Johannes Boe in ultima frazione per avere la meglio sul quartetto di casa e centrare il primo successo stagionale in questo format. L’ultimo gradino del podio è occupato dagli svedesi Anna Magnusson, Elvira Oeberg, Jesper Nelin e Martin Ponsiluoma. La squadra scandinava è stata autrice di un’ottima gara, pur perdendo progressivamente terreno dalla testa della corsa nelle frazioni centrali e dovendo quindi rinunciare alla lotta per la vittoria. Al termine infatti il quartetto svedese paga 1’08” dai vincitori.

Podio anterselva 2024 mixed relay

Foto: Elena Facondo

La rientrante Dorothea Wierer è schierata oggi in apertura e sfrutta la sua esperienza fin dall’inizio per rimanere nelle posizioni di testa, facendosi trascinare da atlete con cilindrata e stato di forma naturalmente migliori. In particolare, la francese Jeanmonnot prova un allungo già prima del passaggio a Malga Huber nel primo giro. Nella prima sessione di tiro le biathlete si sdraiano nella piazzola corrispondente al pettorale di partenza e le nazioni di vertice che riescono ad approfittare di un poligono senza errori sono Germania, Svezia, Austria e Italia.

La norvegese Arnekleiv si attarda a causa di due ricariche sfruttate, mentre Jeanmonnot si mantiene tranquillamente davanti. Anche nel corso della seconda tornata la transalpina impone un ritmo sostenuto fino a portare il margine di vantaggio sulle inseguitrici quasi a 10”. Il secondo poligono sorride a Wierer, sontuosa nel centrare tutti i bersagli, ma anche a Magnusson (Svezia) e Jeanmonnot, abile nell’utilizzo di una ricarica.

Al primo cambio troviamo tutte le nazioni più quotate ancora vicine e Dorothea è brava a limitare il distacco. Lisa Vittozzi prende il testimone con 18.9” di ritardo dallla Francia e si lancia subito all’inseguimento del terzetto di testa, in cui troviamo la giovanissima Jeanne Richard, Elvira Oeberg e Karoline Knotten. Quando si giunge in piazzola di tiro, Lisa ha già abbassato il gap a 9” e oggi ritrova un magnifico 5 su 5 a terra che le permette di rialzarsi addirittura per prima, scavalcando in un colpo solo Norvegia, Svezia e Francia, tutte con una ricarica utilizzata.

Nel quinto giro la 28enne sappadina si mantiene in vetta, mostrando una brillante condizione sugli sci. Nella sessione in piedi Vittozzi è costretta ad utilizzare una ricarica, ma il sensazionale range time le permette di rimanere in prima posizione, tenendo a distanza un’impeccabile Knotten e l’elvetica Haecki-Gross, galvanizzata dalla prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo ottenuta ieri. Litigano un po’ al tiro invece la svedese Elvira Oeberg e la francese Richard, costrette a sfruttare ben 3 ricariche.

Al secondo cambio Didier Bionaz accoglie il testimone davanti a tutti, con un vantaggio di 8.4” sulla Svizzera e 10” scarsi sulla corazzata norvegese. Tarjei Boe è certamente l’atleta più solido della terza frazione e non a caso è l’unico ad avvicinarsi progressivamente al valdostano classe 2000, che rimane comunque uno dei più veloci in pista. Nel corso della quinta sessione di tiro, il norvegese incappa in due errori, mentre Bionaz è bravo a chiudere i 5 bersagli con una sola ricarica, dopo l’errore in apertura. Da dietro sfruttano la precisone al poligono per abbassare il distacco dalla testa Jesper Nelin (Svezia), un sorprendente Jonas Marecek (Repubblica Ceca) e Johannes Kuehn (Germania), ma nel giro successivo Bionaz e Tarjei Boe riportano il vantaggio sopra i 10”.

Il sesto poligono si rivela oltremodo selettivo e gli unici ad uscire con una sola ricarica sono proprio i portacolori di Italia e Norvegia. La Germania addirittura è costretta ad un giro di penalità e si allontana pressoché definitivamente dalle posizioni in lotta per la vittoria. Anche la Svezia rimane attardata, riuscendo a evitare per un soffio il giro di penalità.

Quando siamo giunti ormai a tre quarti della gara, si delinea un’entusiasmente sfida in ultima frazione tra il campionissimo Johannes Boe e il nostro Tommaso Giacomel. All’ultimo cambio il trentino classe 2000 è distanziato di soli 5.3” dal pettorale giallo, mentre la Svezia transita in terza posizione con oltre un minuto di ritardo e Repubblica Ceca e Svizzera sono praticamente accodate per giocarsi l’ultimo gradino del podio.  Nella settima sessione di tiro Johannes Boe si sdraia con 15” di margine, ma incappa in un errore, mentre Giacomel trova uno zero rapido e prezioso, ricucendo parzialmente il distacco grazie al miglior range time.

Il minore dei fratelli Boe però dimostra di aver ritrovato la sua dimensione “da extraterrestre” sugli sci stretti e nel corso dell’undicesimo giro si riprende un gap di circa 15” che gli permette di approcciare l’ultimo poligono con sufficiente serenità e consapevolezza di essere ritornato il cannibale del circuito.Lo zero in 20.5” del norvegese è disarmante, ma non deve sminuire una prestazione eccezionale di Giacomel, che sfrutta due ricariche in piedi e va a concludere la gara regalando un prestigioso secondo posto, che rappresenta anche il nono podio stagionale in Coppa del Mondo per la squadra azzurra.

Lo svizzero Stalder e lo svedese Ponsiluoma escono dall’ultimo poligono sostanzialmente insieme, ma lo scandinavo fa valere la maggior cilindrata e negli ultimi chilometri si impone agevolmente nella sfida che vale la terza piazza. La Svizzera può essere comunque soddisfatta per un prezioso quarto posto, mentre la Francia rimane ancora a bocca asciutta, dovendo accontentarsi del sesto posto, dopo aver fallito il podio anche nella single mixed disputata qualche ora prima. Ancor più deludente la prestazione complessiva della Germania, che al traguardo è solamente ottava, complici due giri di penalità e dodici ricariche complessive.

Foto: Elena Facondo

Dopo le emozioni regalate nel corso della single mixed e della staffetta mista, ci aspetta un’ultima grande giornata di gare ad Anterselva. Nelle mass start di domenica partiremo infatti con ambizioni concrete sia in campo femminile che in campo maschile e la speranza è ovviamente di poter raggiungere la doppia cifra di podi stagionali proprio sulle nevi di casa, per proiettarsi con ancor più fiducia verso i mondiali di Nove Mesto, che prenderanno il via il 7 febbraio.

Foto: Elena Facondo

Mirko Chiaradia