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Hannah Auchentaller biathlon

Biathlon, Hannah Auchentaller: “Il confronto con Dorothea e Lisa ti fa capire quanto lavoro bisogna ancora fare”

Continuano le interviste del Biathlon Azzurro e anche oggi abbiamo un’ atleta juniores molto interessante. Dopo Rebecca Passler abbiamo avuto il piacere di intervistare Hannah Auchentaller, a sua volta altoatesina classe 2001 del CS dei Carabinieri. La giovane Hannah è figlia Armin Auchentaller, oggi allenatore della nazionale femminile statunitense di biathlon, dopo aver allenato in passato anche Italia, sempre gli Stati Uniti e la Svizzera. Nel corso di questa stagione Hannah ha fatto anche il suo esordio in Ibu Cup, lottando per salire sul podio, chiudendo la sua stagione a livello individuale con il quarto posto assoluto nella mass start della Val Martello, che le è valso il successo della Coppa Italia per la categoria juniores.

Ciao Hannah. L’obiettivo principale della tua stagione erano i Mondiali Junior di Obertilliach, nei quale sei arrivata senza avere confronti a livello internazionale perché hai gareggiato solamente in Coppa Italia e Alpen Cup, essendo stata annullata la Junior Ibu Cup. Ai Mondiali hai conquistato l’argento nella staffetta con Beatrice Trabucchi, Gaia Brunetto e Rebecca Passler. Che esperienza è stata?

“Sono arrivata al Mondiale austriaco nelle migliori condizioni, ero preparata e sapevo di essere in forma. Ho dato il massimo per poter ottenere i migliori risultati possibili. Nella staffetta sapevamo di poter fare bene ma abbiamo superato le nostre aspettative, è sempre bello poter condividere questo tipo di prestazioni e soddisfazioni con la squadra”.

Obertilliach che ha regalato una gioia anche nell’ultima tappa in Ibu Cup: nella short individual sei arrivata quinta con due errori e tenendo duro nell’ultimo giro hai lottato per il podio, ma è stata comunque una grandissima soddisfazione.

“E’ stata la mia prima gara tra le senior, al cancelletto pensavo solo a rimanere concentrata sulla gara senza pensare al risultato, lavorando bene al poligono. Dopo la quarta serie lo staff mi ha informato del fatto che ero in un’ ottima posizione, ho cercato di tirar fuori tutto nell’ultimo giro come faccio di solito, purtroppo non è bastato per salire sul podio. Sinceramente in quel momento non mi importava, mi tengo la bella prestazione con il quinto posto, anche perchè se me lo avessero detto prima della partenza non ci avrei mai creduto”.

Infine la stagione si è conclusa ai Campionati Italiani dove ti sei potuta confrontare con atlete del calibro di Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer. Due belle gare che ti hanno anche permesso di conquistare la Coppa Italia Fiocchi nella categoria Juniores

“E’ sempre bello gareggiare con atlete di questo livello, Dorothea e Lisa sono tra le prime al mondo e ti fa capire quanto lavoro bisogna ancora fare per poter competere anche in Coppa del Mondo. Abbiamo provato a dare il nostro meglio, non credevo inoltre di poter vincere la Coppa Italia perchè abbiamo saltato diverse gare e Martina Zappa è stata molto brava nelle tappe dove eravamo assenti”.

In inverno abbiamo visto che ti sei allenata con la statunitense Clare Egan che conosciamo bene, per dì più è seguita da tuo papà Armin…

“Papà è sempre via per seguire la squadra americana, qui ad Anterselva io e Rebecca siamo seguiti per lo più da Willy Pallhuber e dal Centro Sportivo Carabinieri, però è capitato di allenarsi anche con Clare e vado molto d’accordo con lei”.

Nel gruppo juniores e giovani, lavorando a contatto con Mirco Romanin e Fabio Cianciana, su quali aspetti pensi di dover lavorare ancora per poter crescere?

“Sicuramente per quanto riguarda il passo sugli sci ho dei margini di miglioramento, anche perchè quando ci siamo confrontati a livello internazionale abbiamo visto quanto lavoro c’è ancora da fare. Sul lato tiro, vorrei diventare più rapida e sicura al tiro per poter competere con le migliori”.

Sarebbe bello poter continuare questo percorso di crescita anche con Rebecca Passler, che di recente ha fatto vedere delle ottime cose. Entrambe fate parte del centro sportivo dei Carabinieri ed è bello e che vi stimolate anche in allenamento a dare sempre il massimo, con Linda Zingerle siete le tre atlete più promettenti del bacino di Anterselva. 

“Cerchiamo per quanto possibile di allenarci sempre insieme, anche perchè è uno stimolo in più. Soprattutto quando una è stanca ci motiviamo e l’allenamento è sempre motivante per dare il massimo, in questo modo ci diamo supporto l’un l’altra”.

Hai un idolo o un riferimento nello sport e hai dei ringraziamenti al termine di questa stagione così positiva?

“Sicuramente i quattro big di casa sono degli ottimi riferimenti, Lukas Hofer, Dominik Windisch, Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi sono dei riferimenti importanti, quest’anno però sono rimasta piacevolmente colpita dai progressi fatti al tiro da Tiril Eckhoff, che è riuscita a diventare una biathleta completa abbinando l’ottimo passo sugli sci con una crescita dal punto di vista mentale soprattutto nella gestione della gara e del poligono. Sicuramente devo ringraziare il CS Carabinieri e la mia famiglia, importanti per me poi sono gli amici e il supporto della squadra juniores-giovani che mi ha sempre sostenuto”. 

Foto: Deubert Ibu