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Coppa del Mondo, Hochfilzen: le dichiarazioni delle azzurre dopo la sprint

Vi riportiamo le dichiarazioni delle azzurre al termine della sprint femminile di Hochfilzen, vinta dalla norvegese Ingrid Tandrevold su Elvira Oeberg e Justine Braisaz-Bouchet. Quinta Lisa Vittozzi, che precede la norvegese Knotten e la francese Julia Simon. 26ma Dorothea Wierer.

Lisa Vittozzi: “Le sensazioni di oggi sono state molto positive rispetto ad Ostersund, dove avevo gareggiato con la bronchite. Quindi sicuramente oggi mi sono sentita molto meglio e sono molto positiva e soddisfatta perché non mi aspettavo di fare una gara del genere oggi visto negli ultimi giorni avevo ancora un principio di ricaduta per quanto riguarda la bronchite, ma mi sono curata bene e ho cercato di riposare, di recuperare per far al meglio queste gare. Ho deciso comunque di partire e sono contenta di come è andata, soprattutto in ottica inseguimento dove sono una posizione molto buona e cercherò di fare il mio come sempre”.

 

Dorothea Wierer: “Non sono stati dei giorni proprio belli quelli di avvicinamento, però ho voluto provare lo stesso. Ho ancora qualche sintomo influenzale, sicuramente i materiali erano più veloci, ma non ho avuto troppi confronti perchè ero quasi sempre da sola. Da valutare la mia condizione per questa notte e poi vedremo domani mattina se prendere il via o meno”.

Samuela Comola: “In generale so che posso fare molto meglio, per cui non sono soddisfatta della mia gara per i due errori commessi nella serie in piedi. Ma fa parte del gioco: la stagione è appena iniziata, continuerò a provarci fino a quando troverò risultati migliori. A forza di provarci arriverà”.

Beatrice Trabucchi: “Sono contenta soprattutto di aver fatto 0-0, il mio obiettivo di oggi era qualificarmi e l’ho centrato. Ho sparato piano, perché dopo Östersund non ero così in fiducia. Ho pagato anche un po’ l’ultimo giro, perché qui le migliori hanno un ritmo altissimo e devo migliorare in questo. Quindi sono contenta per oggi, ma queste gare mi stimolano per migliorare tanto”.

Foto: Elena Facondo