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GRAZIE LISA… il film di questa stagione memorabile

“Ancora una volta, meravigliosamente, incredibilmente Lisa Vittozzi”: oggi riprendiamo a modo nostro le esclamazioni di Massimo Marianella per elogiare le prestazioni dell’ivoriano Didier Drogba per festeggiare il successo di Lisa Vittozzi nella classifica generale della Coppa del Mondo di biathlon. La sappadina del CS Carabinieri succede così nell’albo d’oro alla francese Julia Simon, tra le grandi rivali di questa stagione. La sfera di cristallo torna “In Italia 2024” come la canzone di Fabri Fibra, a quattro stagioni di distanza dal doppio successo di Dorothea Wierer.

Una cavalcata non semplice quella della sappadina che ha fatto leva sulla costanza, soprattutto al tiro ma anche nel fondo, per tutta la stagione e ha affondato l’allungo decisivo per la conquista della sfera di cristallo proprio nell’ultima tappa, dimostrando nella trasferta nordamericana di avere più energie e lucidità delle avversarie. Beffata da Wierer nella stagione 2018/2019, ora può sollevare il premio più ambito del circuito del biathlon.

La sua stagione era iniziata nel migliore dei modi, con il successo nell’individuale di Oestersund, battendo per un solo decimo Franziska Preuss. Poi le prime difficoltà: influenzata nel secondo weekend svedese, la sappadina ha fatto valere le proprie doti al tiro per mantenersi nelle posizioni di vertice, gareggiando non nelle migliori condizioni fisiche ma portando a casa punti preziosi. Flirta con il podio a Hochfilzen prima di risalirci a Lenzerheide, sede di una delle gare più complicate per Lisa, che ha chiuso l’inseguimento in 16ma posizione.

Al giro di boa del nuovo anno Tandrevold e Braisaz-Bouchet sembrano avere qualcosa in più della sappadina, così come sta crescendo il livello e la prestazione di Julia Simon sugli sci: ad Oberhof arriva la conferma che ci sarà da lottare fino alla fine con queste atlete.

A Ruhpolding arriva la svolta, chiudendo sul podio la sprint e vincendo l’inseguimento in volata su Tandrevold, che anche allora guidava la classifica generale. Con una fiducia rinnovata Lisa arriva ad Anterselva, carica dalle pressioni ma anche del tifo del pubblico di casa: la short individual nella nebbia registra il peggior risultato stagionale, 16ma con ben tre errori. Dopo la favolosa prestazione nella mista, chiude sesta la mass start, abbonata alla flower ceremony.

Nove Mesto meriterebbe un capitolo a sè: dopo le difficoltà iniziali legate al mal di schiena (in raduno) e ai materiali, è una delle assolute protagoniste con Simon e Braisaz della rassegna iridata, conquistando l’oro nell’individuale e ben tre argenti (inseguimento, mass start e single mixed con Tommaso Giacomel), portando l’Italia in terza posizione nel medagliere. I Mondiali però da due stagioni non assegnano punti per la generale.

Se in Repubblica Ceca Ingrid Tandrevold aveva sofferto praticamente in tutte le gare, rimanendo delusa per le proprie prestazioni, è bravissima la norvegese a riscattarsi ed approfittare della tappa di casa di Oslo Holmenkollen, dove allunga sulla concorrenza grazie al successo nell’individuale e al quarto posto ottenuto nella mass start, tanto che sembra mettere le mani sulla sfera di cristallo, con Lisa che chiude quarta e quinta nelle due gare norvegesi. Un po’ stressata anche per gli impegni che ha dovuto mantenere giustmente dopo i fasti cechi.

Alla viglia della trasferta nordamericana il vantaggio è ampio ma non incolmabile: a Soldier Hollow le francesi alzano il volume e le prestazioni sia sugli sci che al poligono, Tandrevold tiene botta e Lisa non molla, regalandosi un ottimo secondo posto nell’inseguimento, beffata dalla francese Jeanmonnot nel finale.

Un finale però che è ancora da scrivere e a Canmore dimostra che è davvero maturata, che la testa le permette di vincere sulle avversarie e non solo al poligono o sugli sci. Il successo nella sprint con un ultimo giro clamoroso è un indizio pesante, con Tandrevold che sbaglia sia a terra che in piedi. Nell’inseguimento un capolavoro, sia nella gestione delle energie che delle avversarie, concentrandosi solamente sul lavoro e sul poligono. Oggi la ciliegina è arrivata…


Dopo l’oro iridato oggi è arrivata la definitiva consacrazione con la vittoria nella Coppa del Mondo. Ora manca solo per lei la medaglia individuale ai Giochi Olimpici e magari chissà, vista l’opportunità di Milano Cortina 2026, qualcosa di più…Per chiudere l’ennesimo cerchio di un Campionessa con la C maiuscola.


Foto: Manzoni IBU