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Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller, Lisa Vittozzi, Samuela Comola

Il pagellone azzurro dei Mondiali di Oberhof 2023

Terminato da pochi giorni l’entusiasmante mondiale di Oberhof 2023, è tempo di redigere il pagellone azzurro per i partecipanti che hanno tenuto in alto il tricolore della bandiera italiana nella rassegna iridata svoltasi in Turingia. Il bottino complessivo per gli atleti italiani è stato di 4 medaglie. Oro storico e meraviglioso nella staffetta femminile (Comola, Wierer, Auchentaller, Vittozzi), argento nell’inaugurale staffetta mista (Vittozzi, Wierer, Bionaz, Giacomel). Due, infine, le medaglie di bronzo nella single mixed (Vittozzi, Giacomel) e nell’individuale femminile sempre con Lisa Vittozzi.

Andiamo ora ad analizzare più nel dettaglio il rendimento di ciascun atleta azzurro.

Le donne azzurre

Lisa Vittozzi 9,5:

Lisa è stata protagonista di un mondiale eccezionale in linea con la bella stagione fin qui disputata anche in Coppa del Mondo. Rispetto alla scorsa stagione il voto è sicuramente 10+. Lisa è un’atleta trasformata quest’anno, grazie anche a cambiamenti avvenuti in estate, capaci di mettere la firma su ognuna delle quattro medaglie azzurre. Tuttavia, il voto non è 10 a causa di tre ragioni specifiche: il malanno che le ha pregiudicato la presenza nell’inseguimento, l’ultimo colpo dell’individuale che le ha fatto perdere la medaglia d’oro e la mass start dove partiva tra le favorite ed ha chiuso in 22a posizione.

 

Dorothea Wierer 7:

Doro è stata protagonista di una rassegna in chiaroscuro, capace di andare molto bene nelle due staffette a cui ha preso parte. Da 8,5 le sue prestazioni nelle gare a squadre, con ottime frazioni che hanno contribuito a far vincere due medaglie all’Italia (argento nella staffetta mista, oro in quella femminile). Nelle gare individuali purtroppo non è mai arrivato l’acuto, complici difficoltà sugli sci e condizioni complesse al poligono, che l’hanno sempre relegata distante dalle posizioni del podio. Il miglior piazzamento individuale per la biatleta classe ’90 è arrivato nell’inseguimento, dove dopo la 19a piazza della sprint è risalita fino all’11a posizione finale. Comunque la valutazione complessiva è più che sufficiente avendo portato a casa due medaglie, avendo scritto ancora la storia azzurra del Biathlon a 10 anni dalla staffetta di Nove Mesto, dove le azzurre presero la prima medaglia mondiale femminile in staffetta con il bronzo.

 

Samuela Comola 9:

Sammy, come affettuosamente chiamata dalle compagne, disputa un’ottima rassegna iridata ad Oberhof. L’inizio è un po’ faticoso, difatti nelle prime due gare non entra mai nelle prime 40 posizioni, chiudendo la sprint in 46a piazza e l’inseguimento in 42a. Da qui in avanti il suo mondiale si trasforma e diventa epico al poligono e nel palmares della giovane azzurra. Nell’individuale fa registrare il miglior risultato della carriera, con una quarta posizione e un magico 20/20 al tiro che non fruttano la medaglia veramente per poco. La medaglia di legno ottenuta chiudendo in 4a posizione, tuttavia, la galvanizza.

Sammy chiude con un “doppio zero” in staffetta avviando l’ Italia femminile con un’ ottima prima frazione alla conquista di una meravigliosa medaglia d’oro. I bersagli consecutivi colpiti da Comola diventano 50/50 considerando anche il 20/20 ottenuto nella mass start finale. Mass chiusa in 10a posizione, con Sammy arrivata come migliore delle quattro azzurre al via, e miglior risultato in carriera nel format. Una delle maggiori sorprese e rivelazioni dei Mondiali. Continua così Sammy!

 

Hannah Auchentaller 8,5:

Hannah disputa un’ottimo mondiale, nelle prove individuali è sempre “a punti”, con risultati in crescendo di gara in gara, dalla 33a posizione della sprint, alla 32a dell’ inseguimento, alla 22a nell’ individuale. Risultati che le valgono grazie al forfait di Dzhima la presenza alla prima Mass Start della carriera, al primo mondiale disputato in carriera, chiusa con una 29a posizione finale. Tutta esperienza per il futuro che si preannuncia ottimo per la giovanissima azzurra.

Tuttavia, Hannah compie un vero capolavoro nella staffetta femminile, quando al cambio Dorothea Wierer le consegna la prima posizione e lei, con la pressione anche della staffetta difficile ad Anterselva, gestisce alla perfezione il ritmo sugli sci e i poligoni difficili per le condizioni meteo, consegnando a sua volta l’Italia in prima posizione a Lisa 4a frazionista, dando il suo contributo decisivo per l’oro. Il momento chiave è quando, nella serie a terra, dopo aver coperto il primo bersaglio, aggiusta qualcosa sulla carabina dando tacche e coprendo poi i restanti bersagli. Lì si è potuta ammirare la stoffa della campionessa.

 

Rebecca Passler 6,5:

Rebecca disputa un mondiale in linea con le sue possibilità, termina “a punti” due gare individuali disputate su tre svolte e mette un grande bagaglio di esperienza per il futuro. Dimostra rapidità al poligono, una buona precisione e anche sugli sci rispetto alle difficoltà della passata stagione è un’altra musica. Nella sprint trova una buona 34a posizione finale, purtroppo non confermata nell’inseguimento dove cala in 45a posizione finale. Il risultato migliore per lei arriva nell’ individuale dove termina 28a, protagonista di una buona gara chiusa con un ottimo 18/20.

Gli uomini azzurri

Tommaso Giacomel 7:

Per Tommaso il voto complessivo è un 7 pieno, frutto delle prime due medaglie mondiali per lui, date da ottime prove in staffetta. Nella mista inaugurale si gioca l’oro con Johannes Boe, dovendosi inchinare solo allo strapotere del norvegese sugli sci. Nella single mixed di San Valentino, invece, arrivato al poligono finale con Boe e Komatz, spara rapido per cercare la vittoria, ma rischia di far fermare il cuore a vari appassionati italiani sul doppio giro di penalità conclusivo. La fortuna però aiuta gli audaci e, dietro, anche le nazionali inseguitrici sbagliano, consegnando all’Italia un meritato bronzo. Da premiare la mentalità di un ragazzo che punta sempre alla vittoria. Buona la sua prova anche nella staffetta maschile chiusa in 7a posizione.

Nelle gare individuali invece Tommy purtroppo non riesce a replicare gli ottimi risultati ottenuti in Coppa del Mondo in stagione. Litiga troppo spesso col poligono di Oberhof e i migliori piazzamenti sono due volte la 17^ posizione finale ottenute nella sprint e nell’individuale.

 

Didier Bionaz 6:

Per il giovane azzurro da segnalare l’argento, prima medaglia mondiale in carriera, ottenuta grazie alla splendida seconda posizione nella staffetta mista inaugurale. Da quel momento in poi purtroppo il mondiale di Bionaz non decolla, anzi. Il valdostano ha problemi col poligono fin dalla sprint che gli preclude la possibilità di correre nell’ inseguimento. I risultati più incoraggianti sono arrivati nell’individuale dove ha trovato un buon 19/20, ma un passo sugli sci poco competitivo. Malino anche nella sua frazione di staffetta maschile. C’è tempo per crescere, ma le aspettative erano un minimo più alte.

 

Lukas Hofer 6+:

Lukas ha avuto una stagione tribolata fisicamente, con infiammazioni e varie altre problematiche a limitarne in maniera pressoché totale i risultati, con tantissime gare saltate. La convocazione al Mondiale strappata in extremis con una condizione ancora lontanissima lo portano a fare gare altalenanti. La migliore prestazione arriva nella sprint iniziale, da lì in avanti con gare da più km si palesa la sua mancanza di ritmo. Chiude senza disputare la Mass Start ai mondiali dopo tanto, e questo fa uno strano effetto, segno del tempo inesorabile che passa. Malino anche nella staffetta maschile anche se in palio c’era giusto il piazzamento finale. Speriamo che questa nuova pausa presa da Lukas lo possa far guarire nel modo giusto per trainare insieme a Giacomel il plotone azzurro nella prossima stagione.

 

Patrick Braunhofer 6:

Al primo mondiale in carriera, per Patrick arrivano tutto sommato piazzamenti in linea con le aspettative. Buona la prima gara, poiché con la sprint chiusa in 50a posizione si è garantito l’ accesso all’ inseguimento, dove ha anche migliorato il piazzamento arrivando a una buona 46a posizione finale. Oggettivamente risultati più importanti erano impronosticabili per lui, che può dirsi soddisfatto del suo Mondiale. Mondiale dunque sufficiente per Patrick in attesa di progressi che speriamo lo possano portare spesso nei primi 40.

 

Elia Zeni 6+:

Elia prende parte a tutte le gare individuali maschili, si posiziona 2 volte in 53a posizione finale, nella sprint, e nell’inseguimento. Fa leggermente meglio nell’individuale, dove si piazza in 48a posizione finale. Prende inoltre parte anche alla staffetta maschile, pur senza disputare una frazione memorabile, forse anche stanco per tutti i km accumulati nella precedenti prove.

 

Riccardo Pascucci