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Klaus Höllrigl

Klaus Höllrigl: “I risultati sono positivi, ma dobbiamo rimanere concentrati per restare ad alti livelli”

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il Direttore tecnico Klaus Höllrigl per fare un bilancio alla vigilia della tappa di Anterselva dopo prime due tappe di gennaio, dove sono arrivati ottimi risultati sia a Pokljuka che a Ruhpolding, aumentando il bottino a ben undici podi in Coppa del Mondo. Abbiamo colto l’occasione anche per valutare la condizione attuale degli azzurri impegnati in Ibu Cup e Ibu Junior Cup in vista degli appuntamenti principale delle rispettive stagioni, soprattutto gli Europei di Lenzerheide e i Mondiali Junior in Kazakistan.

Höllrigl, che da questa stagione ha racconto l’eredità di Fabrizio Curtaz, nelle ultime settimane ha partecipato alla tappa di Brezno Osbrlie in Ibu Cup e poi si è spostato a Ruhpolding, per analizzare al meglio tutti gli atleti e prendere le decisioni in merito alle convocazioni in vista di Anterselva ma soprattutto per la rassegna del Mondiale di Oberhof, appuntamento principale della stagione del biathlon.

Buongiorno Höllrigl, siamo reduci da due weekend molto positivi  per quanto riguarda la Coppa del Mondo: a gennaio ci sono stati finora degli ottimi risultati e sono arrivati ben sei podi nelle ultime due settimane, portando il complessivo a undici. Non sono mancati gli alti e bassi, ma il rendimento medio della squadra si è sicuramente alzato rispetto alle prime tappe di dicembre

“Tutti gli atleti hanno fatto bene fino ad ora, non dimentichiamo i tanti piazzamenti nelle prime dieci posizioni e anche delle belle staffette, sebbene tra i maschi non siamo riusciti ancora a salire sul podio se non nella staffetta mista. Hanno fatto vedere delle belle cose fino ad adesso, ovviamente nel biathlon devi stare sempre concentrato e devi mantenere alta l’attenzione, perchè basta poco per scendere di livello e a livello di rendimento poi è più difficile ottenere certi risultati.

Questa settimana è tornata al successo Lisa Vittozzi: la prova di giovedì nell’individuale con lo zero potrebbe averla definitivamente sbloccata, sebbene possano capitare giornate no come in occasione della sprint di Pokljuka. La sappadina sta dimostrando comunque di poter essere costante e ad altissimi livelli, come nella prima parte di stagione.

“Per lei era importante ritrovare il tiro dopo la gara di Pokljuka, ora si vede che è proprio in fiducia. A terra al momento ha trovato il giusto compromesso per le serie, con dei buon appoggi, quindi gli zeri arrivano. In piedi anche negli ultimi due anni ha sempre dimostrato di poter sparare bene, per cui da quel punto di vista è una certezza”.

Può essere un ulteriore stimolo anche per Dorothea Wierer, che è stata protagonista assoluta nel weekend di Pokljuka ma anche nella individuale di Ruhpolding. La due volte vincitrice della sfera di cristallo è comunque ad un livello costante, tanto da valere la quarta posizione nella generale

“Dorothea sugli sci sta bene e si vede che in buona forma, lo dicono anche i tempi: ha fatto una bell’individuale a Ruhpolding e per quell’errore poi non è riuscita a salire sul podio, ma è stata da parte sua un’ottima prova, così come nella sua frazione della staffetta femminile. Ieri ha fatto più fatica al tiro nella mass start, ma sugli sci c’era: la base per far bene c’è e già ad Anterselva la ritroveremo per dei bei piazzamenti”.

Rimanendo sul campo femminile, Samuela Comola e Rebecca Passler si sono rivelate molto solide nella staffetta, ed il fatto che abbiamo conquistato secondo podio stagionale nella staffetta di Ruhpolding valorizza questo discorso: è cambiata la disposizione del quartetto, possiamo aspettarci ulteriori cambiamenti per la prova di Anterselva?

“Valuteremo per la gara di domenica in seguito alle sprint di giovedì: sicuramente sarà importante vedere il discorso relativo alla staffetta a medio-lungo termine e non solo nell’immediato, sebbene stiano arrivando delle belle soddisfazioni. Ovviamente si vuole fare sempre bene nelle prove a squadre e sono sempre importanti per confermare il nostro livello, ma bisogna cercare di valorizzare ogni atleta in base alle proprie caratteristiche e a quelle del circuito. Dobbiamo cercare di capire ogni atleta cosa è capace di fare e in determinate situazioni: ovviamente gli esperimenti non sempre possono riuscire, ma possiamo cercare di rimediare in caso di eventuali scelte sbagliate”.

Passiamo al lato maschile, dal mio punto di vista quella della 20 km è stata la gara della maturità per Tommaso Giacomel, il quale ha fatto un bel passo in avanti nelle ultime settimane ed è vicino al livello degli atleti di punta del circuito. Come già dichiarato da Tommaso, il trentino è a caccia del suo primo podio individuale, ma consapevole di aver davanti dei grandissimi atleti, in particolare i norvegesi, che lasciano poco spazio nella top 3

“Sono d’accordo, nell’individuale ha dato prova di grande maturità: da biathleta non ha mai fatto una gara così bella nella 20 km ed è riuscito a raggiungere anche questo obiettivo. Le aspettative dopo gli ultimi risultati erano piuttosto alte dopo i recenti risultati, per cui non era semplice gestire anche quel quid in più a livello di tensione. Sul discorso del podio non sarà facile, ha avuto un ottimo rendimento in queste gare e non è detto che possa restare sempre ai piani alti o nelle prime 6 posizioni, ma è importante per lui mantenere la concentrazione sul lavoro e se rimane sereno e tranquillo il podio arriverà.

Le basi per ottenerlo ci sono tutte, non deve fare l’errore di voler strafare per volerlo raggiungere, ha tutto il tempo per farlo e non dimentichiamo il fatto che ha soli 22 anni. Deve continuare a fare il suo biathlon e prima o poi potrebbe arrivare, nonostante la concorrenza: Tommaso dal canto suo non ha ancora trovato lo zero, quindi il margine c’è e il potenziale pure. Per me e per tutti è tecnici è importante che faccia vedere il livello dimostrato finora e continui questa striscia di risultati positivi”. 

Si è saputo riprendere in questo inizio 2023 Didier Bionaz. Il valdostano dell’Esercito sta cercando la forma migliore, ma a a Pokljuka e Ruhpolding si sono visti segnali positivi in questo senso

“Sicuramente Didier era deluso durante il mese di dicembre, ha pagato tanto l’influenza di Kontiolahti. Sta sempre meglio e dobbiamo ancora vedere la miglior versione di Bionaz che sa fare un bel biathlon: sono sicuro che già quest’anno saprà fare quel passo in più per poter salire ancora più in alto in classifica”.

Forse è passato un po’ sottotraccia dai media il quinto posto ottenuto dal quartetto maschile nella staffetta, considerando che gli azzurri hanno anche utilizzato diverse ricariche al tiro. Rispetto alla prestazione di Kontiolahti (chiusa al 15mo posto), è sotto gli occhi di tutti il progresso come squadra, al confronto con nazionali che hanno sicuramente più esperienza in questo circuito.

“Un piazzamento di prestigio, già ad Hochfilzen abbiamo chiuso noni ma con una prestazione di livello da parte di tutti. Considerando che non ci sono più Windisch e Bormolini e con l’assenza di Hofer, hanno saputo esprimersi ad un buon livello e potevano comunque fare meglio, per cui un quinto posto ottenuto in queste condizioni ci fa ben sperare per il futuro e in grado di fare sempre bei piazzamenti”.

 

Sono arrivati anche podi e risultati importanti anche da parte dei ragazzi e ragazze impegnate in Ibu Cup. Fauner e Auchentaller hanno ottenuto il primo successo nel circuito, in particolare la sudtirolese classe 2001 ha trovato una buona costanza al poligono: qualche squillo è arrivato anche da parte di Carrara, Zingerle sta cercando la migliore forma e mi ha sorpreso l’exploit di Barale nella short individual. Zeni infine sta salendo di colpo gara dopo gara ed è già tra i migliori prospetti del circuito.

C’è la possibilità di vedere nel prosieguo della stagione questi ragazzi in Coppa del Mondo, oppure è più saggio lasciarli concentrare per gli obiettivi degli Europei di Lenzerheide e i Mondiali Junior in Kazakistan per fare un passo alla volta?

“E’ una bella situazione, valuteremo da caso a caso. Abbiamo raggiunto uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati in questa stagione, ossia di avere un alto livello di prestazioni in Ibu Cup e ora ci sono delle scelte difficili da fare. Sicuramente faremo tre tipi di programma: c’è chi sarà portato in Coppa del Mondo, chi lavorerà per gli Europei di Lenzerheide e infine chi si concentrerà per gli Europei Junior di Madona in Lettonia. Verrà scelto per ogni atleta il circuito che gli possa garantire di poter crescere e non guardare solo ai risultati, bensì più sul lavoro”.

 

Sarà difficile vedere in pista Lukas Hofer ad Anterselva, la notizia positiva è che potrebbe essere della partita a Oberhof

“Ha ripreso ad allenarsi ad Anterselva anche sugli sci. I primi segnali sono positivi, vediamo come prosegue questo tipo di lavoro sulla neve. Non sarà facile, ma speriamo di poterlo recuperare per i Mondiali e faremo di tutto per poterlo vedere in gara”. 

 

Ultima domanda sugli EYOF che si disputeranno a Forni Avoltri la prossima settimana e vedranno tanti giovani aspiranti biathleti partecipare al primo confronto internazionale

“Sarà per molti il primo test internazionale, da giovane gli EYOF rappresentano una piccola olimpiade: sarà per loro un antipasto del vero biathlon e sono sicuro che per tanti farà crescere ancora di più l’entusiasmo verso questo sport”.

Klaus Höllrigl: “Abbiamo atleti di qualità, sta a noi valorizzare al meglio la loro crescita”

Klaus Höllrigl: “Abbiamo il feeling giusto nello staff e si sono visti i primi risultati”

Foto: Pentaphoto