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Mondiali, Nove Mesto: le dichiarazioni del podio interamente francese

Giornata storica per la Francia che nella sprint femminile dei Mondiali di Nove Mesto ha conquistato un bel poker. Medaglia d’oro a Julia Simon che ha preceduto Justine Braisaz-Bouchet, Lou Jeanmonnot e Sophie Chaveau. Due medaglie d’oro in due gare per la Francia.

Julia Simon: “Ovviamente è incredibile vincere la sprint ai Mondiali, il mio tiro è stato perfetto e poi poter condividere la gioia con le mie compagne sul podio e anche con Sophie che ha chiuso quarta. Pazzesco. Ho sognato che potevamo riuscirci ma farlo davvero e per di più in un Campionato Mondiale è davvero un ricordo che durerà per sempre. Il mio poligono in piedi è stato come quelli in allenamento, non particolarmente veloce, so che Justine è rapidissima sugli sci quindi io devo sparare veloce per compensare. Sono rimasta concentrata fino alla fine ed è uscita la gara perfetta. Ho grande fiducia nel mio tiro. Quando sono arrivata ho dovuto aspettare molto tempo, visto il pettorale 2, ma sapevo di aver fatto bene e vedere le mie compagne fare così bene ha reso piacevole anche l’attesa”.

Justine Braisaz – Bouchet: “Sono naturalmente molto felice del risultato, ho fatto fatica col tiro dopo quando è successo nella staffetta ma la medaglia d’argento significa molto, specialmente in una giornata così grandiosa per il team. Non ero sicura fino alla fine se avrei potuto recuperare sul primo posto, ma resta un giorno veramente unico in una carriera per quanto fatto da tutto il team. Prendo un momento alla volta, in gara, quando sono arrivata al poligono in piedi sapevo che Julia era stata velocissima e non pensavo più al risultato, forse questo mi ha aiutato… Siamo tutte in grande forma, il momento è fantastico ma ogni giorno è differente e dobbiamo tenere alta l’attenzione”.

Lou Jeanmonnot: “Sono così orgogliosa del mio bronzo, specialmente perché l’ho conquistato sugli sci e non al poligono. Una medaglia iridata era il mio obiettivo quest’anno, ma quando il mio ski time è buono ho la sensazione di essere una vera biathleta e sono davvero soddisfatta. La giornata è stata lunghissima, sia prima che dopo la gara. Sophie stava lottando con me per il podio e non è stato facile per me. Ovviamente volevo avere io la medaglia ma allo stesso tempo mi sono messa nei suoi panni e stavo male per lei, che la meritava moltissimo. E’ stato tutto molto emozionante, quando ho sbagliato a terra ho pensato fosse finita ma poi il tempo alla fine era buono e ho cominciato a sperare, non riuscivo più a staccarmi dal telefono per controllare il risultato e scoprire se fosse abbastanza”.

Foto: Arianna Patelli