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Östersund 2023, staffetta femminile: la Norvegia torna alla vittoria davanti a Francia e Germania. Italia ai piedi del podio (4^)

Dopo la giornata di riposo, sono riprese oggi ad Östersund (Svezia) le competizioni valide per la penultima tappa della Coppa del Mondo 2022/2023 di biathlon. La staffetta femminile ha visto trionfare la Norvegia (Arnekleiv, Lien, Tandrevold, Roeiseland) che, grazie a una prestazione superlativa di tutte le sue frazioniste, ha avuto la meglio su Francia (Jeanmonnot, Chloe Chevalier, Colombo, Anais Chevalier-Bouchet) e Germania (Hettich-Walz, Kebinger, Voigt, Herrmann-Wick).

L’Italia schierava oggi una formazione rivista rispetto alla trionfale staffetta dei mondiali di Oberhof, con Rebecca Passler al lancio, seguita da Wierer e Comola nelle frazioni centrali e Vittozzi a chiudere. Il quartetto azzurro rimane nelle posizioni di vertice nel corso di tutta la gara e chiude ai piedi del podio in quarta piazza, davanti alla quotata squadra svedese (Persson, Magnusson, E.Oeberg, H.Oeberg).

In prima frazione, come spesso accade, si assiste a un giro iniziale molto controllato e la prima sessione di tiro non crea nessuna selezione. Al secondo poligono assistiamo alla prima scrematura; molte atlete incappano in qualche errore, pur sfruttando in maniera puntuale le ricariche a disposizione. La nostra Rebecca Passler dimostra ancora una volta la sua abilità al tiro, uscendo dalla piazzola per prima con un 5/5 rapidissimo.  La francese Lou Jeanmonnot è brava a coprire tutti i bersagli e nel corso della terza tornata scavalca la giovane altoatesina per andare a consegnare il testimone a Chloe Chevalier in prima posizione.

Nella seconda frazione la Francia prova fin da subito a scavare un margine di sicurezza sulle nazioni che inseguono, ma al terzo poligono Dorothea Wierer sfodera ancora una volta la sua proverbiale velocità nel rilascio dei colpi per ricucire il distacco della testa, sfruttando l’errore della più giovane delle sorelle Chevalier. Dietro al nuovo tandem di testa, perde terreno la svedese Anna Magnusson, che è costretta ad utilizzare tutte le ricariche per evitare il giro di penalità, mentre la tedesca Hanna Kebinger e la norvegese Ida Lien rimangono a pochi metri di distanza.

La quarta sessione di tiro si rivela più selettiva e la Germania è l’unica nazione di testa capace di uscire con lo zero. Wierer gestisce il poligono saggiamente con due ricariche e si rifà sotto sull’atleta di testa per concludere la sua frazione sostanzialmente con lo stesso tempo di Kebinger. A metà gara, la contesa rimane ancora apertissima, dato che Francia e Norvegia chiudono la terza frazione a meno di 10” dalla vetta.

Nel settimo giro troviamo quattro nazioni affiancate e sono quattro tra le cinque squadre più quotate alla vigilia (il team svedese è invece fuori dalla contesa per la vittoria). La quinta sessione di tiro vede arrivare contemporaneamente la norvegese Ingrid Tandrevold, la tedesca Vanessa Voigt, la transalpina Caroline Colombo e la valdostana Samuela Comola. L’unica a non trovare lo zero è la nostra portacolori, che è costretta ad utilizzare due ricariche per rialzarsi dalla piazzola, perdendo così il treno di testa, pur rimanendo a soli 17” di ritardo.

Nel poligono in piedi le rappresentanti del team tedesco e norvegese completano un’altra serie perfetta e si lasciano alle spalle la Francia, che rimane leggermente attardata a causa di due bersagli mancati da Colombo. Anche la 24enne azzurra di Champorcher incappa in due errori e perde ulteriore terreno dalle atlete di testa. “MVP” della terza frazione è senza dubbio Tandrevold, che consegna il testimone a Marte Roeiseland in prima posizione, con 2” di vantaggio sulla Germania.

Per l’Italia la frazione conclusiva è assegnata alla sappadina Lisa Vittozzi, che si ritrova in quarta posizione, con l’obiettivo di agguantare il gradino più basso del podio. Al penultimo poligono Marte Roeiseland è la più rapida a rialzarsi e si costruisce un gap solido sulle inseguitrici. Anais Chevalier-Bouchet e Denise Herrmann riescono a districarsi in una sessione di tiro complicata per entrambe evitando giri di penalità, ma escono dalla piazzola con più di 20” di ritardo dalla testa. Lisa Vittozzi è brava ad avvicinarsi al duo Francia-Germania, pur dovendo utilizzare una ricarica.

Al poligono decisivo Roeiseland non trema e capitalizza il vantaggio e chiudendo la contesa con un rapidissimo 5/5. Chevalier-Bouchet vince la sfida per il piazzamento d’onore e lascia sul posto Herrmann, che sfrutta due ricariche per mettere in ghiaccio la terza posizione, facendo svanire le ultime ambizioni di podio della squadra azzurra. La coppa di specialità va alla Francia, che chiude la stagione a 345 punti, davanti a Norvegia (325 punti) e Svezia (321 punti). La squadra di casa è certamente la più delusa oggi, poichè si vede scavalcare nella classifica di specialità da Francia e Norvegia proprio all’ultimo atto.

Nonostante l’amarezza che può rimanere ai tifosi italiani, è giusto sottolineare come il risultato odierno sia comunque positivo e confermi che pur con delle frazioniste diverse e con ordini di schieramento variati nel corso della stagione, abbiamo una squadra femminile competitiva e sempre in grado di lottare per il podio in ogni tracciato, anche di fronte alle superpotenze del biathlon con le loro migliori atlete.

La giornata dedicata alle staffette si concluderà con la competizione riservati agli uomini, al via alle ore 16.00. Per le donne invece le ultime fatiche sulle nevi di Östersund saranno domani, con la 12,5km mass start prevista alle 13.00.

 

Foto: IBU

 

Mirko Chiaradia