Clustering nel Biathlon: raggruppando gli atleti in categorie
La stagione 23/34 ha appena preso il via con l’Italia che ha subito lasciato il segno conquistando il podio nella staffetta mista e con la splendida vittoria di Lisa Vittozzi nella prima individuale. Riprendiamo contestualmente anche la nostra rubrica Biathlon Analytics.
In questo articolo cercheremo, grazie ad algoritmi di clustering, di dividere i biathleti in categorie. Individueremo l’elite del settore femminile e maschile e vedremo come si formino gruppi non scontati a priori come quello comprendente le buone fondiste inconsistenti al poligono.
Abbiamo analizzato i dati dello scorso anno considerando solo gli atleti che hanno gareggiato almeno in 8 gare individuali.
Ci siamo limitati a prendere in considerazione solo 3 statistiche:
- Percentuali al tiro.
- Performance sugli sci.
- Range Time.
Non ci siamo spinti oltre soprattutto perchè, per esempio, se avessimo considerato separatamente percentuali a terra ed in piedi avremmo introdotto un bias a favore dei “tiratori”.
Settore Maschile
Non solo Johannes Boe: l’elite maschile
Nella scorsa stagione Johannes Boe non ha avuto rivali e meriterebbe una categoria a parte. Lo annoveriamo invece tra i “comuni mortali” e il nostro algoritmo di clustering lo associa ai 6 biathleti riassunti in Tab 1.
Martin Ponsiluoma |
Sturla Holm Laegreid |
Johannes Thingnes Boe |
Quentin Fillon Maillet |
Emilien Jacquelin |
Tommaso Giacomel |
Endre Stroemsheim |
Tabella 1: Elite maschile
Notiamo che il nostro Tommaso Giacomel viene associato ai “grandi” della disciplina grazie a range time e parte di fondo di assoluto livello. Entra un po’ a sorpresa il norvegese Stromsheim: la sua proverbiale velocità di rilascio colpi contribusice ad un range time fuori dal comune e l’essere associato con biathleti del calibro di Laegreid e Ponsiluoma dimostra le potenzialità dell’atleta.
E Christiansen?
Grandi assenti dalla precedente categoria Christiansen e Samuelsson. Questa può essere considerata una mancanza dell’algoritmo ma lo svedese paga una stagione, escludendo i mondiali, al di sotto delle aspettative. Per quanto riguarda Christiansen invece le percentuali non di eccellenza, soprattutto in piedi, lo relegano in un gruppo in cui troviamo molti ottimi fondisti a cui spesso manca costanza al tiro (Tab. 2).
Sebastian Samuelsson | Andrejs Rastorgujevs | Jesper Nelin |
Vetle Sjaastad Christiansen | Johannes Dale | Michal Krcmar |
Fabien Claude | Antonin Guigonnat | Filip Fjeld Andersen |
Philipp Nawrath | Tarjei Boe | Doll Benedikt |
Johannes Kuehn | Tero Seppala | Perrot Eric |
Tabella 2: Gruppo Samuelsson/Christiansen
Settore Femminile
Vittozzi, Wierer e tutte le altre: l’elite femminile.
In Tab. 3 vediamo elencate le atlete individuate come le più forti considerando le 3 statistiche sopracitate. Le due sorprese sono sicuramente Rebecca Passler e Hanna Kebinger. Per la trentina il discorso è simile a quello fatto con Endre Stromsheim: l’assoluta eccellenza nel range time, sempre più importante nel biathlon moderno, riesce a sostituire (almeno per l’algoritmo) ciò che manca per esempio nel fondo.
Hanna Oeberg | Linn Persson |
Ingrid Landmark Tandrevold | Anais Chevalier-Bouchet |
Lisa Vittozzi | Lisa Theresa Hauser |
Julia Simon | Dorothea Wierer |
Denise Hermann-Wick | Rebecca Passler |
Marketa Davidova | Marte Olsbu Roiseland |
Elvira Oeberg | Hanna Kebinger |
Tabella 3: l’elite femminile
Se trovano la giornata di grazia al tiro…
Come nel caso del settore maschile troviamo un cluster con molte buone e ottime fondiste ma per le quali il tiro può essere una roulette. Qualità queste portate all’estremo dalla slovena Lampic. Presente anche un’altra ex-fondista: Stina Nillsson, che accompagna veterane del circuito come l’ormai ritirata Mari Eder e altre ex-colleghe della finnica come la francese Sophie Chauveau.
Lena Haecki-Gross | Mari Eder | Stina Nilsson | Milena Todorova |
Batovska Fialkova Paulina | Polona Klemencic | Baiba Bendika | Lucie Charvatova |
Sophia Schneider | Chauveau Sophie | Tuuli Tomingas | Ivona Fialkova |
Caroline Colombo | Ida Lien | Ragnhild Femsteinevik | Anamarija Lampic |