fbpx
Fisi FVG

FISI FVG, alla scoperta delle origini del Biathlon in Friuli

Le quattro medaglie vinte da Lisa Vittozzi al Mondiale di Oberhof e tutti i successi che la campionessa sappadina ha portato a casa, sono una boccata d’ossigeno per la sua carriera e un contributo importante alla storia regionale del biathlon. Il Messaggero Veneto e Francesco Mazzolini hanno approfondito le origini del biathlon in Friuli Venezia Giulia e l’evoluzione del movimento FISI FVG in particolare nella Carnia Arena di Forni Avoltri.

Ne sono consapevoli gli amministratori di Forni Avoltri e Regione, vicini ai successi iridati della Leonessa di Plodn e ora certi che aver investito sul Carnia Arena, lo stadio federale di biathlon che sorge nei piani di Luzza, sia stata una scelta lungimirante.

«Trent’anni fa abbiamo iniziato a costruire un sogno – racconta Manuele Ferrari, amministratore fornese, ex atleta e allenatore, uno dei padri fondatori del Carnia Arena assieme al Triestino Flulvio Sluga, presidente dello Sci Cai Trieste –. Il centro è diventato una dei più grandi orgoglio non solo della Regione, ma dell’intera area alpina veneto-friulana ed attira qui i giovani ad allenarsi e crescere agonisticamente».

Un po’ di storia

L’arrivo del biathlon in Fvg, risale alle fine anni ‘60. Il primo atleta che praticò la disciplina fu il paluzzano Luciano Buliano che gareggiava con le fiamme Gialle di Predazzo e nel 1969 vinse il primo storico titolo di campione italiano.

Tra i pionieri che gli succedettero da ricordare Narciso Romanin di Forni Avoltri, Olivo Antoniacomi di Forni di Sopra, Giordano Baritussio e Gianbattista Silverio di Paluzza. Il biathlon prese piede rapidamente in Friuli, aiutato da un ambiente che molto predisponeva alla pratica di questo sport. Già nel 1973 che la SS Fornese, organizzò a Forni di Sopra i campionati mondiali juniores.

Negli anni ‘80 fu determinante per la crescita della pratica in Regione, la figura del triestino Fabio Albrizzio che all’interno del comitato Fisi aveva la delega del biathlon.

Nacque in quel periodo anche la stirpe di atleti allenati da Giordano Baritussio, primi tra loro Manuele Ferrari che entrò nella squadra nazionale B, Giuseppe Piller di Sappada e Piergiacomo Ferarri di Forni Avoltri

Possiamo definire i ‘90, gli anni d’oro del biathlon in Fvg con Enrico Tach vincitore di vari titoli italiani (tra l’altro il primo allenatore di tiro di Lisa Vittozzi) e il campione Renè Cattarinussi, entrambi allenati dallo stesso Manuele Ferrari.

Oltre che a Forni Avoltri la disciplina veniva praticata a Forni di Sotto, Forni di Sopra, Sappada, Timau, Tarvisio e addirittura sul Piancavallo con la polisportiva Libertas Porcia. Fondamentale per la crescita del movimento, fu l’aiuto dell’Asd Monte Coglians.

«Nella sola Forni allenavo 35-40 ragazzi – ricorda Ferrari, anche assessore all’interno della Comunità di Montagna della Carnia – e ricordo con orgoglio e nostalgia quegli anni. Grazie a questo grosso lavoro è cresciuta una generazione di validi atleti».

Quanti talenti

Con il loro meriti atletici, Giancarlo Rupil, Katia Del Fabbro, Katia Cinzia Del Fabbro, Raffaella Ferloni, Ivan Romanin, Gabriel Del Fabbro, Eugenia Del Fabbro, Guglielmina Carrera e Ingrid Borello, diedero a Forni Avoltri la dimostrazione che ci voleva un centro per allenarsi.

«Dopo il mio impegno – conclude Manuele – ho lasciato il testimone a Maurizio Del Fabbro, tutt’ora responsabile del biathlon Fvg che ha poi creato i presupposti per dar via all’epoca di Mirco Romanin e dei suoi collaboratori. Lui e Lisa Vittozzi, giorno dopo giorno, stanno continuando a scrivere la gloriosa storia del biathlon regionale, un racconto di sacrifici, sport e sogni».

Diversi gli atleti nella nazionale italiana di biathlon: oltre a Vittozzi, che vedremo in gara questo weekend nella tappa di Coppa del Mondo a Nove Mesto, in questo momento Daniele Cappellari, Nicola Romanin e Eleonora Fauner sono impegnati a Canmore per il circuito Ibu Cup. In questa stagione anche Daniele Fauner ha esordito in Coppa del Mondo. Da domani al via i Mondiali Junior in Kazakistan con Sara Scattolo, Astrid Ploesh, Alex Perissutti, Cesare Lozza e Fabio Piller Cottrer.