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Hanna Öberg biathlon

Mondiali, Oberhof: Hanna Oeberg trionfa nella mass start iridata davanti a Tandrevold e Simon, 10ma una splendida Comola

I Campionati Mondiali 2023 di biathlon si sono conclusi questo pomeriggio ad Oberhof (Germania) con la mass start femminile. La seconda partenza in linea di giornata ha regalato un altro oro alla Svezia, reduce dalla doppietta al maschile siglata Samuelsson-Ponsiluoma di questa mattina.

Al termine di una gara avvincente e degna della chiusura di questo splendido Mondiale, Hanna Oeberg riesce a portare a casa l’ennesima medaglia d’oro davanti all’eterna piazzata Ingrid Landmark Tandrevold, argento, e alla fuoriclasse francese Julia Simon, bronzo di giornata.

Dopo un primo poligono poco selettivo (20 atlete su trenta sono uscite con il 5/5), il secondo ha detto male a tante atlete di punta tra cui le azzurre Wierer e Vittozzi. Il terzo poligono ha dunque regalato il 15/15 alla francese Anais Chevalier-Bouchet che è uscita in testa con un vantaggio di quasi otto secondi sulla compagna di squadra Julia Simon, al primo 5/5 di giornata dopo i due errori distribuiti nelle prime due serie. A seguire, la svedese Hanna Oeberg e la norvegese Ingrid Landmark Tandrevold.  Al quarto poligono la coppia transalpina di testa non è riuscita a replicare il poligono precedente e ha ceduto i primi due posti alla svedese Hanna Oeberg e a Ingrid Landmark Tandrevold, in testa all’inizio dell’ultimo giro. Una Julia Simon indiavolata, una volta lasciata sul posto la compagna di squadra, ha provato ad avvicinare le due norderuopee ma a metà dell’ultimo giro si è dovuta arrendere alla prepotenza di Tandrevold. Quest’ultima ha tentato fino all’ultimo di raggiungere la svedese arrendendosi poi nell’ultima parte di gara.

Hanna Oeberg (1+1+0+0) ha tagliato dunque il traguardo in prima posizione con un vantaggio di 4”8 sulla norvegese Tandrevold (0+1+0+0) e di 20”8 sulla francese Simon (1+1+0+1). La transalpina è riuscita comunque ha chiudere la gara con il secondo miglior tempo sugli sci a soli 7 decimi dalla vincitrice odierna nonostante il giro di penalità percorso. Simon, nonostante la bella gara, ha dovuto però lasciare il titolo di MVP del Mondiale alla svedese, forte di due ori e un argento individuali contro l’oro e il bronzo della francese. Quarto posto per l’altra transalpina Anais Chevalier-Bouchet (0+0+0+1) che, a causa dell’errore all’ultimo poligono, si deve accontentare della medaglia di legno a 34’7 dalla testa. Quinto posto per la ceca Marketa Davidova (0+1+1+0) con un ritardo di 51’4.

Per quanto riguarda i colori azzurri, Samuela Comola si è dimostrata sul pezzo. Ha chiuso la prima mass start in carriera con uno splendido 20/20 (unico di giornata). L’estrema precisione al tiro le ha permesso di tagliare il traguardo in top-10, decima a 1’02”04 dalla vincitrice odierna. La stanchezza delle atlete italiane di punta si è fatta invece sentire in questa ultima competizioni iridata. Dorothea Wierer (0+1+1+0), non al top sugli sci, ha concesso due errori totali al tiro che l’hanno retrocessa in 14esima posizione a 1’14”5 dalla testa. Lisa Vittozzi ne ha addirittura commessi cinque (0+1+2+2) e ha chiuso in 22esima posizione. Hannah Auchentaller (1+1+1+3), alla prima mass start in carriera, ha chiuso quindi nelle estreme retrovie una gara molto fallosa al tiro in 29esima posizione.

Il bilancio di questo Mondiale tedesco non può però che essere estremamente positivo per il team Italia. Il medagliere azzurro brilla infatti grazie alle quattro medaglie conquistate: un argento nella staffetta mista (Wierer, Vittozzi, Bionaz, Giacomel), un bronzo nell’individuale femminile (Vittozzi), un bronzo nella single mixed relay (Vittozzi, Giacomel) e lo storico oro nella staffetta femminile (Comola, Wierer, Auchentaller, Vittozzi).

Dall’elenco non si può che dedurre chi possa essere l’MVP italiana della rassegna iridata: ogni medaglia conquistata vede la firma infatti di Lisa Vittozzi. La sappadina, nonostante il malanno occorso tra la sprint e l’inseguimento, si è dimostrata nuovamente la fuoriclasse che da tempo aspettavamo a questi livelli. Su sei gare disputate è riuscita, al pari dei più grandi atleti dello sport azzurro, a portare a casa ben quattro medaglie. Da segnalare comunque la crescita costante e la maturità dimostrata dalle più giovani azzurre Samuela Comola, Hannah Auchentaller e Rebecca Passler. Dorothea Wierer, non nelle migliori condizioni, ha saputo rispondere “presente” quando è stato il momento, permettendosi dunque di archiviare uno splendido oro in staffetta che mancava nella sua collezione iridata. Ci si poteva forse aspettare qualcosa di più dal trentino Tommaso Giacomel ma la giovane età è dalla sua. Sicuramente saprà rifarsi nelle prossime rassegne.

I Campionati Mondiali sono quindi terminati ma la stagione di Coppa del Mondo è ancora lunga. Nove Mesto, Oestersund e Oslo Holmenkollen sono pronte per ospitare le tre tappe conclusive di questa splendida stagione. Il prossimo appuntamento è quindi previsto, dopo una breve pausa post-Mondiale, per il 2 marzo con la sprint maschile della tappa ceca.

 

Elena Facondo